E’ finito 1-1 il posticipo della domenica sera tra Roma e Atalanta: vanno avanti i bergamaschi dopo soli 7 minuti con un colpo di testa di Koopmeiners al primo tiro in porta della partita, ma la Roma non demorde e sul finire del primo tempo pareggia su rigore con Dybala. Nella ripresa la squadra di Mourinho continua a spingere alla ricerca del goal-vittoria, ma alla fine tra giallorossi e nerazzurri si chiude così, ed a beneficiarne è la Lazio, che sorpassa i ”cugini” ed aggancia al 6° posto proprio la Dea.

Per la gara dell’Olimpico Mourinho schiera il suo 3-5-2 di emergenza con Kristensen arretrato nei tre di difesa, mentre sulle fasce ci sono Karsdorp a destra e Zalewski a sinistra. In mezzo al campo poi c’è Pellegrini (con Bove e Cristante a fare legna), mentre davanti si va sul sicuro con la coppia Lukaku-Dybala. Panchina dunque per Paredes e, per la prima volta in stagione, a fare compagnia all’argentino tra gli altri c’è anche il giovane olandese Huijsen, appena prelevato dalla Juventus. Per quanto riguarda invece i bergamaschi, il Gasp schiera un 3-4-3 con davanti Koopmeiners e Miranchuk ad agire ai lati di De Ketelaere. Solo panchina invece per il romano e romanista Scamacca.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Aureliano e che per la Roma non sarà una serata semplice lo si intuisce subito, con Pellegrini che già dopo due minuti rimane a terra dolorante. Per fortuna nulla di serio pero’ per il capitano, che può rientrare in campo. Al 6′ si accende la premiata ditta Lukaku-Dybala: i due duettano in area e Carnesecchi è costretto ad uscire basso per fermare il belga. Quando invece decide di iniziare a giocare anche l’Atalanta, per la Roma sono dolori: all’8′ Miranchuk va via sulla destra, la crossa in mezzo per Koopmeiners e per l’ex Az Alkmaar è un gioco da ragazzi infilare in rete il vantaggio degli ospiti con un preciso colpo di testa. La Roma allora prova subito a reagire con Pellegrini e Lukaku, ma in entrambe le occasioni la pericolosità sfuma sul più bello. Al 19′ poi inizia a mettersi in (cattiva…) luce anche il direttore di gara: Zalewski riceve una bruttissima entrata fallosa da parte di Holm: ci starebbe anche il ”giallo”, ma per Aureliano non è neanche fallo… Trascorrono due minuti  e la Roma prova a innescare la sua arma più pericolosa, ma per Lukaku stasera non è cosa, infatti il suo tiro da buona posizione viene respinto da Carnesecchi, che si rifugia in angolo. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina poi lo stesso ex Cremonese vola anche su una involontaria deviazione di Ederson, che stava creando serissimi problemi alla Dea. La partita in questa fase è molto aperta, rapida e vibrante, così sull’immediato ribaltamento di gioco è De Ketelaere ad andare vicino al raddoppio, ma l’ex Milan si fa respingere il tiro da un ottimo intervento di Rui Patricio. Trascorrono sei minuti ed i nerazzurri tornano poi a bussare in avanti, questa volta su palla ferma: Miranchuk  pennella per la testa di Ederson, pallone alto. La risposta della Roma arriva al 33′ su una combinazione tra Dybala e Pellegrini, con i difensori atalantini che vanno in tilt e per poco non ci scappa un’autogoal, ma Carnesecchi ancora una volta dà sicurezza ai suoi. Il portiere dell’Under 21 azzurra conferma poi tutta la sua bravura un minuto dopo, quando esce basso su Bove e salva ancora la propria porta. Un minuto dopo tuttavia anche Carnesecchi deve arrendersi, perchè il portiere anticipa sì Lukaku e riesce anche a smanacciare su un pallonetto velenoso di Zalewski, ma poi sulla ribattuta nasce l’episodio del rigore della Roma: Karsdorp arriva di gran carriera per il tap-in e Djimsiti sulla linea riesce a sventare il tiro dell’olandese, solo che in contemporanea Ruggeri sta invece entrando col piede a martello proprio su Rick… Il rigore è solare, ma Aureliano non è ugualmente convinto e chiede l’ausilio del Var, che non può che confermare la massima punizione. Dagli 11 metri Dybala spiazza Carnesecchi e fa 1-1. La Roma a questo punto sale ancora di intensità e nei 6 minuti di recupero chiude all’attacco: al 51′ Lukaku manda al tiro Dybala, ma la difesa atalantina alza il muro; un minuto dopo poi lo stesso Dybala viene steso malamente al limite dell’area e Aureliano, anzichè andare a sanzionare l’intervento, attraversa mezzo campo per andare ad ammonire Mourinho, che chiedeva una punizione evidente. Si va così all’intervallo in parità.

SECONDO TEMPO – Mou si gioca i secondi 45′ con l’esordio di Huijsen, fuori Llorente. Cambia anche Gasperini, che lascia negli spogliatoi De Ketelaere, dentro l’ex Scamacca. Tra i due ingressi, quello che ruba subito l’occhio è quello del giovane Dean: il ragazzo entra con grande personalità e mostra subito un ottimo senso dell’anticipo. La prima palla goal della ripresa la crea pero’ l’Atalanta al 52′ con un altro difensore: Scalvini conclude alto dopo un batti e ribatti in area. Tre minuti dopo invece è il turno della Roma, Pellegrini calcia una punizione dalla trequarti proprio per Huijsen, che colpisce sotto misura, Holm la devìa e Carnesecchi deve superarsi con una respinta d’istinto in calcio d’angolo, per evitare la capitolazione. Sugli sviluppi del corner poi Dybala ci prova con una rovesciata da fuori area, ma la palla è fuori. La gara è infiammata più che mai ed al 57′ gli ospiti spaventano l’Olimpico con un colpo di testa vincente di Scamacca, ma l’arbitro annulla correttamente il tutto per una spinta iniziale dello stesso attaccante su Zalewski. La squadra bergamasca tuttavia non demorde e ci riprova anche con Ederson, ma l’ex Salernitana conclude alto. Cambio di campo repentino e Dybala calcia in porta dalla sinistra, ma Carnesecchi alza il solito muro e si rifugia in angolo. Si apre ora il tourbillon dei cambi: nell’Atalanta entrano l’ex Roma Zappacosta e Pasalic, mentre Mou cambia le fasce e sceglie Çelik e l’ex atalantino Spinazzola al posto di Karsdorp e Zalewski. Gli avvicendamenti tuttavia cambiano pelle al match, che cala ora di ritmo. Lo Special One prova allora ad inserire anche Paredes per cercare di fare maggiori idee in mezzo al campo, ed in effetti con l’argentino ora i giallorossi fanno più possesso, senza tuttavia creare insidie. Gli ospiti dal canto loro sembrano ora appagati dal pareggio e Gasperini si limita a fare un cambio conservativo, con l’ingresso di Palomino per Kolasinac. Lo stallo sembra pero’ scuotersi a 10′ dalla fine: Bove serve una grandissima palla filtrante a Spinazzola, che a sua volta trova Lukaku al centro, ma il belga stasera è Little Rom e calcia malamente altissimo. Lukaku prova a rifarsi subito dopo su invito di Dybala, ma l’Atalanta si salva ancora. Nel finale entrano El Shaarawy e Hien, e questo dà già l’idea della situazione, con la Roma che spinge fortissimo sulla sua fascia sinistra grazie al Faraone ed a Spina. Ormai però si entra negli ultimi 5′ di recupero, la Roma spinge, ma senza trovare la quadra. All’ennesimo fischio mancato di Aureliano, Mou perde la pazienza ed il direttore di gara è ben contento di mostrargli il ”rosso” al 94′. L’ultima fiammata della gara arriva al 96′ con Spinazzola che crossa e Bove che fa da torre, ma la difesa bergamasca si salva. Non c’è più tempo, finisce con un punto per parte ed a godere è la Lazio. E mercoledì c’è proprio il derby…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.