Con la vittoria di stasera sul Genoa il campionato della Roma è praticamente finito: i giallorossi sono matematicamente sesti ed ormai non possono nè essere raggiunti dalla Lazio, nè d’altronde ambire a riprendere l’Atalanta, in virtù degli scontri diretti che in quest’ultimo caso premiano i nerazzurri. Sul destino europeo dei giallorossi poi la giudice della situazione sarà proprio la Dea dell’odiato Gasperini, ma al di là di tutto è chiaro che il sesto posto finale non può essere di certo soddisfacente per De Rossi, chiamato dai Friedkin proprio con l’obiettivo di centrare il 4° posto Champions. Queste le parole di DDR nella conferenza del postgara: ”Non sono contento di essere arrivato sesto, ma penso di essermi dimostrato quanto meno all’altezza: sono contento di aver vissuto le serate europee ed anche in campionato che mi hanno dato una botta di vita incredibile! Mi sono ”riappropriato” del mio posto e della mia casa, che finchè non sono rientrato non mi rendevo conto di quanto mi mancasse… Calcisticamente possiamo e posso fare di meglio, pero’ penso che abbiamo fatto un percorso interessante. Siamo arrivati a tirare il collo ai ragazzi fino alla fine e, grazie alle nostre buone cose fatte in europa, abbiamo avuto un calendario ad un certo punto con tante partite difficili ed avremmo potuto finire anche un po’ più su… Scherzando con un mio amico, che diceva che se avessimo avuto un’altra partita saremmo potuti arrivare quarti, io gli ho detto invece che se ce n’erano altre 4-5 partite arrivavamo decimi, perchè siamo abbastanza cotti… Questa è una stagione che anche mentalmente ha chiesto tanto ai giocatori, anche prima che arrivassi io… Il cambio di allenatore poi non è mai facile… Sono soddisfatto per tante cose, volevo di più e pensavo di poterlo raggiungere, pero’ la realtà ci ha mess davanti due square come Atalanta e Bologna che sono state più brave di noi, idem il Leverkusen: sono tre squadre forti… Non so se questo sesto posto venga percepito meglio rispetto agli ultimi due… C’è stato un periodo in cui abbiamo vinto tante partite e forse l’ottimismo dell’ambiente viene dal ricordo di quello che è stato fatto nei primi due mesi e mezzo… Poi c’è anche invece il discorso un po’ provinciale del fatto che siamo arrivati sopra alla Lazio dopo qualche anno che cio’ non accadeva: onestamente io sono ottimista per il futuro, pero’ che facciamo le feste per essere arrivati sesti, perchè ad un certo punto avevamo preso uno slancio tale che sembrava quasi di poter arrivare decisamente più su… Se non avessimo fatto quella bella cavalcata in Europa (che non rinnego assolutamente), forse preparando le partite con 7 giorni piuttosto che con uno e mezzo, avremmo  giocato in campionato con qualche energia in più…”.

Sull’immediato futuro, queste le parole di Daniele: ”Tutti i ”progetti”, quando costruisci qualcosa, quando fai un contratto di tre anni ad un allenatore, quando ti siedi e parli di obiettivi comuni che sono sempre molto in s di intonia, la cosa più importante non è quanto spendi e chi compri, ma è il tempo, che è il ”giocatore” più forte che vogliono tutti gli allenatori… Ma il tempo te lo devi guadagnare e non si potrà fare una squadra di soli diciottenni, perchè sennò poi il tempo forse non ce l’avrò… L’idea è di costruire qualcosa e magari qualche allenatore futuro godrà di più di un paio di giocatori che possono essere un asset della società, un valore che magari verrà fuori col tempo: parlo di giocatori che magari a giugno sono forti e tra tre anni saranno fortissimi… Cercando anche di valorizzare quelli che già abbiamo, perchè abbiamo una squadra forte. E cercando anche di essere attenti al nostro settore giovanile, perchè abbiamo perso Frattesi e Calafiori e a me questa cosa proprio non mi va giù… Va anche detto pero’ che il nostro Calafiori non era quello di oggi, non era sbocciato ed anche tatticamente era diverso, anche se io gli ho sempre detto tanti anni fa che avrebbe dovuto fare il centrale…Idem per Frattesi. Nomi di giocatori in rampa di lancio non ne faccio, appena arrivai feci il nome di Pisilli e sbagliai. Non si fanno i nomi dei ragazzi giovani, perchè gli si creano troppi scombussolamenti, anche se poi Pisilli per esempio non li ha avuti, perchè è un ragazzo fantastico, è molto forte. Noi comunque abbiamo un settore giovanile incredibile: oggi per esempio mi sono visto gli under 15, ma questo non vuol dire che me ne portero’ qualcuno in prima squadra… Mi incuriosisce pero’ vedere quello che fanno i nostri allenatori, che sono all’avanguardia. Dovremo tenere gli occhi sui nostri giocatori, cercando nei limiti del possibile di non perderli”

Sull’andamento della partita: ”Il primo tempo è stato brutto: abbiamo tenuto la palla in maniera buona ed abbiamo avuto un po’ più di solidità rispetto alle ultime partite, in cui invece subivamo tanti contropiedi, quindi avevo chiesto più densità al centro. I tiri sparati in curva sono comunque tiri fatti verso la porta: a volte si ha la lucidità di fare goal ed a volte si spara alto, ma bisogna provare a tirare forte contro questi portieri e queste difese… Abbiamo fatto 21 tiri in porta, la squadra non ha fatto una prestazione memorabile, ma comunque solida: io preferisco una prestazione così ad una dove magari giochi in maniera più offensiva, ma poi concedi tanto, come invece avevamo fatto nelle ultime partite

Capitolo-Dybala: ha un po’ sorpreso la sua sostituzione, ma DDR tranquillizza sulle condizioni della Joya: Sapevo che Paulo poteva giocare una mezz’oretta, il dottore aveva detto così: non si era praticamente mai allenato. L’idea era di arrivare a quella mezz’oretta e poi, mettendo ancora più qualità in campo, magari la risolviamo… Per quanto riguarda la sua voglia, in questi mesi Paulo è stato perfetto: non si è mai fermato, quando aveva qualche problemino è rimasto qui a curarsi, ha giocato partite da 110 minuti o da 80-90 minuti di seguito, alzando il livello delle sue prestazioni fisiche. Ha avuto questo intoppo negli ultimi 15 giorni, ma la fame la si esprime in tanti modi, è la voglia di essere decisivi, e la fame per me è Dybala che fa tre goal e che dà il massimo che ha per la squadra. E’ la mentalità e lui ce l’ha al 100%”.

La Roma la settimana prossima sarà decisiva per le sorti di Empoli, Udinese e Frosinone, in bilico per un posto in A: ”Ho un bel rapporto con Davide Nicola e soprattutto Simone Barone è un mio amico, mi spiace dover andare a rovinare la domenica a loro, ma quello che ha fatto oggi il Genoa mi è piaciuto. In Italia siamo cresciuti da questo punto di vista, una volta le ultime partite già sapevi tutti i risultati, adesso invece c’è più pathos ed è giusto così. Il Genoa ha fatto la sua partita onesta e noi andremo a fare la nostra ad Empoli. Purtroppo avro’ di fronte persone che stimo, ma stimo anche Cannavaro e Pinzi dell’Udinese e Di Francesco del Frosinone… Il calcio è questo”.

La chiusura è con alcuni paletti per il futuro da parte di Capitan Futuro: ”Per arrivare all’Inter mancano una quarantina di punti ed i punti si fanno adesso, costruendo una squadra forte e lavorando tutti nella stessa direzione. Arriverà anche un direttore sportivo che sicuramente ci illuminerà con tanti altri nomi, perchè la mia conoscenza dei giocatori è abbastanza elevata, ma rispetto alla sua è sicuramente limitata. Dobbiamo costruire una squadra forte e questo è un momento importante per dare tante qualità diverse all’interno della stessa rosa. E’ sbagliato dire che la Roma può permettersi giocatori da 15 partite, perchè ad oggi non è così, a parte gli infortuni lunghi che abbiamo avuto, che possono pero’ succedere a chiunque. La Roma ha dei campioni e questi campioni di minuti ne hanno fatti tanti. I campioni vanno aiutati, stimolati, punzecchiati, vanno accarezzati ed ogni tanto bastonati, come tutti gli altri, perchè comunque parliamo sempre di ragazzi”

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.