La Roma perde 1-0 il derby di Coppa Italia in gara secca con un goal su rigore di Zaccagni al 51′ ed esce così dalla seconda competizione nazionale. Al di là dell’episodio sfavorevole che ha deciso la gara (fallo ingenuo di Huijsen su Castellanos) a creare rammarico nei romanisti è il fatto di aver visto i giallorossi venire fuori solo nell’ultimo quarto d’ora, dopo invece oltre 70 minuti di tatticismo esasperato e di prudenza eccessiva. Discorso un po’ diverso invece per la Lazio che, pur non giocando certamente una gran partita, già nel primo tempo aveva provato qualcosina, per poi ripartire ”a cannone” ad inizio ripresa, fino a trovare il rigore che le ha fatto vincere la stracittadina. La reazione romanista non è arrivata poi neanche una volta in svantaggio, con la squadra di Sarri che ha invece cercato di legittimare il successo. Poi nel finale la squadra di Mou ci ha messo il cuore, ma a quel punto non è bastato: in semifinale ci va la Lazio.

Per questa gara da dentro o fuori Sarri sceglie un 4-3-3 di copertura e sostanza, con davanti Castellanos a sostituire Immobile, mentre ai lati ci sono Felipe Anderson e Zaccagni. La grande novità pero’ è tra i pali, dove c’è l’esordio assoluto di Mandas, al posto dell’infortunato Provedel. Per quanto riguarda la Roma, Mourinho disegna il suo 3-5-2 con Kristensen nei tre di difesa, insieme al sempre presente Mancini ed al giovane Huijsen, alla seconda presenza dopo l’esordio contro l’Atalanta. Sulle fasce poi ci sono Karsdorp e Zalewski, con Bove, Cristante e Paredes a dare sostanza in mezzo. Davanti poi c’è la consolidata coppia Dybala-Lukaku.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Orsato e si accende al 10′ per un errore grossolano di Kristensen in importazione, che innesca la prontissima ripartenza di Castellanos, ma Mancini alza il muro sul tiro dell’argentino e la Roma si salva. Le due squadre provano poi a palleggiare in mezzo al campo, ma nessuna delle due riesce a predominare ed i ritmi blandi imposti finiscono solo per far prevalere le due difese. Per svegliarsi dal torpore generale ci vuole un guizzo e ci pensa Lazzari al 24′: l’ex Spal ne drilla due sulla destra e poi calcia in porta, ma Mancini si oppone col corpo ed evita ancora brutti guai alla Roma. Un primo tempo avidissimo di emozioni si chiude al secondo minuto di recupero con Lazzari che crossa per Guendouzi, ma il solito immancabile Mancini si sacrifica ancora e salva in calcio d’angolo.

SECONDO TEMPO – Nel finale del primo tempo Dybala accusa un problema muscolare, Mourinho allora si gioca la ripresa con Pellegrini al posto della Joya. Nessun cambio invece per Sarri, con la Lazio che parte a spron battuto in questo secondo tempo: al 48′ Felipe Anderson crossa morbido per Vecino e l’ex Inter colpisce di testa a centro area, ma Rui Patricio vola e salva il risultato. I biancocelesti ora pero’ giocano con una determinazione ben diversa e dopo due minuti ecco l’episodio che cercavano: al 50′ Huijsen entra ingenuamente su Castellanos in area e, con l’aiuto del Var, Orsato assegna correttamente il penalty alla Lazio. Dagli 11 metri Zaccagni spiazza Rui Patricio per l’1-0 dei biancocelesti. La Roma non reagisce e rimane in balìa degli eventi, mentre la squadra di Sarri spinge ulteriormente sull’acceleratore ed al 57′ e va vicinissima al raddoppio: Felipe Anderson va via in serpentina e penetra in area con Vecino a rimorchio, tiro dell’uruguagio e Rui Patricio respinge ancora. Ma non è finita, perchè il tiro di Vecino viene poi cercato anche da Lazzari, ma stavolta l’ex Empoli manda a lato. Siamo ormai quasi allo scoccare dell’ora ed i due tecnici cominciano a muovere le loro pedine: Mourinho cambia gli esterni ed inserisce Spinazzola ed Azmoun per Zalewski e Karsdorp, mentre Sarri ne cambia tre e sceglie Rovella e gli ex romanisti Luca Pellegrini e Pedro al posto di Cataldi, Lazzari e Zaccagni. Al 72′ arriva poi finalmente il primo tentativo di squillo da parte della Roma nel corso della ripresa: Lukaku e Bove dialogano in area, con il tiro di Big Rom che sbatte pero’ su Guendouzi. Mourinho vuole una maggiore scossa dai suoi ed allora leva anche il generosissimo Bove, dentro El Shaarawy. Lo stesso Bove al momento del cambio viene colpito alla testa da una bottiglia lanciata dalla tribuna: scena di ordinaria follia… Si entra intanto negli ultimi dieci minuti con altri due cambi, in vista del gran finale: nella Lazio entra Isaksen, mentre Mourinho inserisce anche Belotti per cercare di spingere in avanti i suoi. All’82’ tuttavia è la Lazio ad attaccare: Isaksen serve Pedro, il cui tiro è facile preda di Rui Patricio. La partita ormai si è accesa emotivamente in campo ed anche sulle panchine, tanto che Orsato si fa tutto il campo per andare ad espellere un collaboratore dello Special One. Ora è la Roma a spingere compattamente in avanti, nel tentativo di trovare il goal del pari: all’87’ Azmoun manda al tiro Belotti, ma il Gallo si fa respingere la conclusione da Mandas, quindi Pellegrini prova a fiondarsi sul pallone, ma commette fallo sul portiere e la Lazio respira. Si alza intanto il cartello luminoso del recupero: sono 7 i minuti assegnati, anche se poi tra perdite di tempo varie se ne giocheranno 10 abbondanti. Al 91′ Lukaku la crossa al centro, ma non c’è nessuno ad assisterlo e l’occasione sfuma. La Roma ora attacca a testa bassa, mentre la Lazio prova a metterla sul piano dei nervi, ed al 96′ in effetti i freni saltano: Paredes provoca Pedro, che reagisce imbufalito, e devono fermarlo in due per evitare che la rissa degeneri. Orsato se la cava con un ”rosso” a Pedro ed un ”giallo” all’argentino. Ormai la partita volge verso il termine, ma Lukaku non ci sta a perdere ed al 98′ si inventa una rovesciata su assist di El Shaarawy, la palla pero’ è fuori. Il derby di Azmoun finisce pochi istanti prima per una manata a Rovella che costa il ”rosso” all’iraniano al 100′. Può bastare così…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.