Finisce con uno spumeggiante pari per 2 a 2 tra Roma ed Inter. La squadra di Fonseca parte forte e trova il goal con Pellegrini al 17′, poi però i giallorossi subiscono il ritorno prepotente dell’Inter, con Skriniar ed Hakimi bravi a ribaltare il risultato. La Roma a questo punto incassa il colpo e rischia di scivolare nel baratro come a Bergamo, ma la squadra di Conte non ne approfitta e così i giallorossi riescono a ritornare su ed a pareggiare a 4 minuti dal 90′ con Mancini, prima di tentare poi nel finale anche il colpo del k.o. Alla fine il pari è un risultato abbastanza onesto, che non può naturalmente fare felici i padroni di casa per il mancato aggancio, ma che al contempo dona ai capitolini anche la consapevolezza di meritarsi appieno un posto tra le grandi del campionato. Per la sfida dell’Olimpico Fonseca conferma interamente il reparto difensivo, con Pau Lopez davanti al trio Mancini-Smalling-Ibañez. A centrocampo tornano invece titolari Spinazzola e Veretout, con Villar e Karsdorp a completare la linea mediana. Davanti si va invece sul sicuro, con Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Dzeko. Conte se la gioca invece col suo 3-5-2 con davanti il temibile attacco Lu-La, composto da Lukaku e Lautaro Martinez. Solo panchina invece per il grande ex Kolarov.

 

PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Di Bello è l’Inter a prendere le redini della gara, con i nerazzurri che impongono il loro giro-palla nei primi 8 minuti. Poi al 9′ Karsdorp prova ad accendere la Roma: l’olandese parte sul filo del fuorigioco e da posizione defilata fa partire un tiro-cross in scivolata, che costringe Handanovic ad un intervento in tuffo. La Roma inizia ora ad essere più manovriera a centocampo, nel tentativo di trovare la giusta imbucata. Chi si imbuca bene dentro l’area avversaria è però Lautaro: al 13′ l’argentino si inserisce in verticale e calcia però sull’esterno della rete. La squadra di Conte sale di tono ed un minuto dopo torna pericolosa in avanti: ancora Lautaro, stavolta come uomo-assist per Lukaku, il cui colpo di testa ravvicinato viene sventato da due passi con una grandissima respinta d’istinto di Pau Lopez, bravo e provvidenziale nel salvare in angolo. Lo stesso Lukaku ci riprova poi sul corner sempre di testa, ma non trova la porta, e quando invece il belga tenta di sfondare palla al piede, trova davanti puntuale il muro alzato da Smalling. La squadra di Fonseca esce dalla pressione avversaria nel migliore dei modi, trovando addirittura il goal del vantaggio al 17′: Veretout sradica correttamente il pallone dai piedi di Barella ed innesta immediato il contropiede, Mkhitaryan manda subito al tiro Pellegrini ed il numero 7 giallorosso calcia dal limite, infilando in rete all’angolino il pallone dell’1-0, con l’involontaria partecipazione di Bastoni, che tocca il pallone quel tanto che basta ad angolare maggiormente il tiro ed a battere Handanovic. Il vantaggio fa gonfiare il petto ai romanisti ed al 23′ Handanovic deve metterci del suo per volare e respingere la gran botta da fuori di Veretout. E’ il miglior momento della Roma, Mkhitaryan cerca anche lui il raddoppio dalla distanza, ma l’ex portiere dell’Udinese para ancora. Un minuto dopo il portiere nerazzurro è poi molto reattivo anche su Dzeko, col bosniaco servito tra le linee da Mkhitaryan, ma nella circostanza si alza la bandierina del fuorigioco a vanificare il tutto. Ad interrompere il predominio incontrastato della Roma ci pensa poi Vidal al 27′: il cileno calcia a lato dopo una buona combinazione in velocità con Hakimi. Si fa intanto male Darmian ed al 34′ Conte è costretto a sostituirlo, dentro Young. La gara torna poi ad accendersi a 6 minuti dall’intervallo con Lautaro, che infila in rete il pallone del possibile 1-1, prima dell’intervento di Di Bello, che annulla per l’offside del ”toro”, effettivamente più avanti di tutti sul tocco di Lukaku. Il primo tempo si chiude con la squadra di Conte all’attacco, alla ricerca del pari: Vidal prova con un traversone a trovare la testa di Lukaku, ma la mira dell’attaccante non è delle migliori e la Roma può così scendere negli spogliatoi avanti di una rete.

SECONDO TEMPO – Non cambia il copione della gara, coi nerazzurri all’attacco alla ricerca del pari. Lautaro ci prova in avvio di testa sul primo palo, ma manda fuori di poco. Non va meglio neanche a Brozovic, che conclude fuori un’azione arrembante dell’Inter. Sale fortissimo ora il forcing degli ospiti, che devono a tutti i costi accorciare le distanze dal Milan capolista. Al 52′ Lukaku va via di potenza alla sua maniera e serve poi al centro un bel pallone per Lautaro, sul cui tiro è però bravissimo Pau Lopez, reattivo nella risposta di piede che salva la Roma e manda il pallone in calcio d’angolo. I problemi per i padroni di casa non sono però affatto finiti, perchè dal corner Skriniar si fa trovare prontissimo e di testa infila in rete indisturbato il pallone dell’1-1 al 57′. Ora in campo ci sono solo i ragazzi di Conte, con la Roma che rimane un pò in standby, in attesa degli eventi. Peccato per lei però che questi eventi ora le siano fortemente sfavorevoli: prima Hakimi viene fermato da una respinta in angolo di Pau Lopez, poi, a completare definitivamente la riscossa dell’Inter, al 63′ l’ex Borussia trova invece la via del goal, con un sinistro mortifero che colpisce la parte bassa della traversa e va quindi ad infilarsi alle spalle di Pau Lopez per l’1-2 nerazzurro. Il doppio colpo nel giro di 6 minuti manda completamente nel pallone la Roma, che rivede ora nitidamente i fantasmi di Napoli e di Bergamo. Stavolta però i nerazzurri di Milano sono decisamente meno cinici dei corregionali di Gasperini e la conferma di ciò la si ha al 72′, quando Vidal da buona posizione ”cicca” malamente il pallone, mandando su tutte le furie Conte. Fonseca lo prende come un segno del destino e per dare forza al nuovo corso delle cose inserisce Bruno Peres al posto di Spinazzola. La sorte dei giallorossi potrebbe in effetti mutare presto, se solo Di Bello valutasse da rigore l’entrata scomposta di Hakimi su Mkhitaryan in area, ma l’arbitro preferisce invece far giocare. Siccome però ormai l’inerzia del gioco è tornata a colorarsi di giallo e di rosso, Conte cerca di ravvivare l’attacco ed inserisce Perisic per Lautaro. Ormai però è troppo tardi, perchè la macchina romanista si è già rimessa in carreggiata: al 78′ Bruno Peres pennella molto bene per Karsdorp, ma l’ex Feyenoord non riesce ad impensierire seriamente Handanovic. Per intensificare quindi la pressione offensiva, Fonseca inserisce anche Cristante al posto di Veretout, mentre tra i nerazzurri si fa male Vidal e Conte si gioca allora il doppio cambio: fuori l’ex Juve ed Hakimi e dentro Gagliardini e l’ex giallorosso Kolarov. La spinta romanista intanto continua ed all’83’ Dzeko gioca bene di sponda per Cristante, il cui diagonale chiama Handanovic alla parata a terra. Il finale di gara si gioca ormai ad una porta e Fonseca spinge in attacco anche Mancini. Proprio l’ex atalantino all’86’ in un inserimento in area costringe Handanovic alla respinta in angolo. Il Mancini-time tuttavia non si esaurisce qui, perchè sugli sviluppi del corner poi il pallone giunge a Villar, che lo crossa in mezzo proprio per il difensore ed il numero 23 giallorosso è poi bravissimo nel battere di testa e nel mandarla sul 2° palo per il 2-2 romanista. Esplode l’esultanza di gruppo della Roma e Di Bello assegna intanto 5 minuti di recupero per il tutto per tutto finale. Fonseca butta nella mischia anche Borja Mayoral, ma le difese nerazzurre tengono ed il cronometro corre ormai troppo rapido per le speranze capitoline. Finisce con un punto per parte ed a sorridere è soprattutto il Milan, che allunga su entrambe e tenta così una mini fuga. La Roma però oggi sa di potersela giocare anche con le grandi, e non è poco…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.