Finisce malissimo per la Roma la stracittadina numero 153 nella storia della serie A: vince la Lazio nettamente con un 3-0 finale che va fin troppo stretto ai biancocelesti, assoluti dominatori sul piano del gioco e delle occasioni da goal. Decisamente assente invece la squadra di Fonseca, capace di confezionare solo tre tiri in porta in tutti i 90 minuti. La squadra giallorossa è apparsa spaesata fin dalle primissime battute del match, con Ibañez assoluto protagonista negativo della serata: due clamorosi scivoloni tecnici (ed anche fisici…) del difensore tra il 14′ ed il 23′ costano infatti carissimi alla Roma, incapace di risalire la china dopo il 2-0 iniziale firmato Immobile-Luis Alberto. Ma nel complesso, e con la sola eccezione di Pau Lopez, è l’intera compagine romanista ad apparire totalmente frastornata ed in confusione mentale, incapace di reggere all’onda d’urto ed alla grande grinta messa invece in mostra dai ”cugini” biancocelesti per tutta la partita. Nella ripresa il tris al 67′ di Luis Alberto ha chiuso poi definitivamente la questione, se mai qualcuno avesse conservato ancora un briciolo di speranza. Non c’è niente da fare, quando per la Roma non è serata, non c’è modo di limitare i danni, anzi: sembra quasi che i giallorossi abbiano un gusto perverso nel farsi sbeffeggiare ed umiliare. Dopo le batoste di Napoli e Bergamo tuttavia, la squadra di Fonseca è sempre riuscita a risollevarsi, vedremo se questo avverrà anche stavolta… Per il derby Fonseca conferma Pau Lopez tra i pali, a guida della difesa titolare. A centrocampo viene confermata la squadra anti-Inter, con Spinazzola e Karsdorp sulle fasce e Villar-Veretout al centro, mentre davanti il compito di rendere complicata la vita alla Lazio è affidata al solito trio Pellegrini, Mkhitaryan e Dzeko, col bosniaco terminale offensivo. I biancocelesti se la giocano invece col loro 3-5-2 con Reina in porta e davanti il duo composto da Immobile e Caicedo.
PRIMO TEMPO – Che la squadra più determinata questa sera sia quella di Inzaghi lo si intuisce già dopo soli 5′, quando Smalling deve già intervenire in chiusura su Caicedo, pronto a calciare nel cuore dell’area. Tre minuti dopo ancora Lazio: Immobile entra in area e calcia, facile per Pau Lopez. La Roma tenta timidamente di uscire dal proprio guscio al 9′ con Dzeko che serve in verticale Mkhitaryan, ma Luiz Felipe chiude tutto. Al 14′ poi la Roma usufruisce di un calcio d’angolo e Reina si ritrova praticamente il pallone in mano su un tiro in mischia di Dzeko: niente di trascendentale, se non fosse che questo rimarrà l’unico tiro in porta della Roma per tutta la prima frazione… E’ invece decisamente più pericolosa la Lazio sull’immediato ribaltamento dell’azione, anche se a dargli una bella mano in questo caso è il romanista Ibañez: il brasiliano va in chiusura in nettissimo anticipo su Lazzari, ma nel disfarsi del pallone si ”addormenta” completamente e sbaglia tutto, facendosi intercettare il passaggio proprio dall’ex Spal, col pallone che schizza quindi sui piedi di Immobile, rapace nell’infilare in rete l’1-0 al 14′. La ”vaccata” di Ibañez è di quelle che ti lasciano strascichi addosso, ed infatti 9 minuti dopo il difensore si fa ancora una volta beffare in velocità da un indiavolato Lazzari: i due finiscono giù in area, ma l’esterno laziale è più lesto nel rialzarsi (anche perchè Ibañez nella circostanza riesce anche a scivolare nuovamente da solo e da fermo…) e nell’alleggerire verso Luis Alberto, bravo poi a trovare l’angolino per il raddoppio biancoceleste. Sull’azione c’è da segnalare anche la posizione di offside di Caicedo, che disturba la visuale di Pau Lopez, ma il Var non è dello stesso avviso ed a Orsato non resta allora che convalidare il 2-0. Sono passati poco più di 20 minuti dall’inizio ed il derby si è già ampiamente colorato di biancoceleste…
La compagine romanista è sotto shock, stordita dalla velocità e dall’intensità degli avversari, alla loro miglior prova stagionale. Al 34′ però i giallorossi provano comunque la sortita offensiva, Dzeko fa la sponda per Mkhitaryan, ma il tiro dell’armeno finisce ampiamente a lato. E’ decisamente più incisivo invece Immobile quando entra in possesso di palla: la Scarpa d’oro si fa vedere pericolosamente in area, ma poi si perde il pallone al momento del tiro, anche se arriva poi una segnalazione di offside a far passare in secondo piano l’occasione sprecata. La Roma sembra accendersi finalmente nel finale del tempo, con Dzeko che va via di forza ed elude l’intervento sia di Acerbi, che di Luiz Felipe, peccato però che la punizione faticosamente conquistata da Edin venga poi sprecata banalmente dai compagni…

SECONDO TEMPO – 
Nel tentativo di rianimare una Roma totalmente evanescente, Fonseca si gioca la ripresa con Pedro al posto di Veretout. Non cambiano tuttavia le dinamiche tattiche di questa gara, con Lazzari che continua a ridicolizzare Ibañez ogni volta che entra in possesso del pallone. Se la Roma fa una fatica enorme anche solo nel fare 3 passaggi consecutivi, stasera gira invece alla grande alla squadra di Inzaghi: Immobile al 57′ ci prova da fuori, ma Pau Lopez para a terra. L’assalto incontrastrato dei biancocelesti porta quindi Milinkovic-Savic a cercare gloria, ma Pau risponde ancora presente e respinge. Scatta intanto l’ora di gioco e Fonseca prova a pescare in panchina quella fisicità e quell’intensità di cui i suoi ragazzi quest’oggi sono totalmente incapaci: entra dunque Cristante per Villar. Le occasioni da goal continuano tuttavia ad essere sempre e solo di parte laziale, con Caicedo che cerca il tris al termine di un’azione arrembante di squadra, ma Pau Lopez para ancora. Trascorre appena un minuto e lo spagnolo viene poi sollecitato nuovamente da Immobile, ma la Roma si salva ancora. Per dare ulteriore corsa e freschezza ad una squadra già ampiamente in salute, Inzaghi al 65′ toglie poi Caicedo e Leiva, dentro Akpa-Akpro ed Escalante. Proprio l’ex salernitano appena entrato serve palla a Luis Alberto e lo spagnolo da fuori area ha tutto il tempo di prendere la mira, sistemarsi il pallone e calciare: 3-0 e notte fonda per la Roma al 67′. Negli ultimi venti minuti entrano anche Borja Mayoral e Bruno Peres per la Roma, mentre nella Lazio c’è gloria per Patric, Muriqi ed Hoedt. Sul piano del gioco invece non si vede ormai più granchè, con l’unica eccezione del secondo tiro in porta della Roma all’85’: Karsdorp crossa dalla destra e Dzeko, appostato sul 2° palo, da due passi calcia addosso a Reina, che si salva in angolo. Orsato assegna intanto 6 minuti di recupero, assolutamente inutili visto lo squilibrio che c’è in campo. Al 91′ Pedro prova ad inventarsi da solo una palla goal e si alza il pallone sulla propria testa, prima di colpire però troppo facile tra le mani di Reina. E’ il terzo ed ultimo tiro in porta della Roma. In una gara però stradominata per tutto il tempo dai biancocelesti, la giustizia del calcio vuole che anche l’ultimo tiro sia della squadra di Inzaghi, ed infatti al 93′ Luis Alberto cerca ancora gloria, non pago della doppietta realizzata, ma Pau Lopez para. Finisce 3-0 per la Lazio ed in casa-Roma è una sconfitta che fa male. Ora però urge una prontissima inversione di tendenza…
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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.