La Roma da qualche partita ha cominciato a prendere un po’ le sembianze del suo allenatore sul piano del carattere ed anche questa sera ad Arnhem, in casa del Vitesse, se n’è avuta la conferma: 1-0 per i giallorossi con goal-partita di Sergio Oliveira, senza rischiare troppo e mostrando i muscoli e la determinazione che piacciono tanto a Mou. Su un campo ai limiti della praticabilità di gioco, la Roma ha dunque messo una seria ipoteca sul passaggio ai quarti di finale di Conference League, con la gara di giovedì prossimo che a questo punto spaventa meno, avendo i capitolini due risultati su tre a favore. Per la gara del Gelredome Josè Mourinho ridisegna un po’ la sua Roma, lasciando inizialmente a riposo Pellegrini, Cristante, Smalling e Karsdorp. Nel 3-4-1-2 di partenza ecco allora il ritorno di Ibañez in difesa, mentre sugli esterni si rivedono Maitland-Niles a destra e Viña a sinistra, con Oliveira-Veretout cerniera di centrocampo. Davanti, Mkhitaryan sulla trequarti a lanciare il tandem Abraham-Zaniolo. Per quanto riguarda invece i gialloneri, Letsch disegna un 4-3-3 con davanti il trio formato da Grbic, Openda e Bero.

PRIMO TEMPO – Al fischio di Raczkowski è la squadra di casa a prendere in mano le redini: gli olandesi, certamente più abituati al ”campo di patate” su cui si gioca, provano col loro possesso palla a costringere sulla difensiva la Roma, ed in effetti le condizioni precarie del terreno mettono in grande difficoltà l’equilibrio dei giallorossi molto più dei movimenti degli avversari… All’8′ poi arriva anche la prima palla-goal per i ragazzi di Letsch, con Rui Patricio che vola a respingere in angolo un tiro insidioso di Openda. Poco prima del quarto d’ora poi ecco un nuovo brivido per Mou: Grbic la mette in rete su lancio di Vittek, ma è in offside e la Roma si salva. Nei primi 20 minuti la Roma fatica anche solo a camminarci sul terreno infido del Gelredome, così ai capitolini non resta che tentare i lanci lunghi e cercare così di arginare il Vitesse al meglio che si può. Al 21′ però la squadra giallorossa torna a rischiare grosso: Domjoni riceve da Dasa e si inserisce minaccioso in area, ma Rui Patricio ancora una volta risponde alla grande, con un’uscita provvidenziale che salva nuovamente la Roma. Il forcing del Vitesse è però continuo e dall’altra parte i giocatori della Roma sono invece fin troppo impegnati a non scivolare, per poter rispondere colpo su colpo ai padroni di casa. Al 32′ Openda va via in slalom, Ibañez (per l’appunto…) scivola e la Roma nella circostanza deve ringraziare l’imprecisione dell’attaccante avversario, che spreca a lato il possibile vantaggio. Il culmine del ringraziamento dei giallorossi a Openda arriva però due minuti dopo: Rui Patricio, fino a quel momento perfetto, prova invece ad emulare Donnarumma nella sua precedente nottata sciagurata di Champions e sbaglia completamente il rinvìo, innescando Grbic, che poi pesca al centro Openda, il quale però non è Benzema e la conseguenza è che stavolta il pallone finisce alto, per grazia ricevuta dai giallorossi. Quando ormai il primo tempo sembra volgere al termine e ci si aspetta nell’intervallo una bella ”lavata di capa” da parte di Mourinho, ecco che invece negli ultimi minuti la Roma inizia a giocare: al 42′ Abraham si gira e calcia, trovando una prodigiosa respinta di Houwen, che evita una sicura rete; poi, al 46′, nell’unico minuto di recupero concesso dall’arbitro, sugli sviluppi di un angolo Viña la ricalcia dentro, Zaniolo la controlla ed arriva impetuoso Oliveira, pronto a battere a rete per l’1-0 della Roma. Quello del portoghese è un goal pesantissimo, che permette ai giallorossi di affrontare ora un secondo tempo di sereno contenimento, costringendo al contempo il Vitesse ad una ripresa all’attacco.

SECONDO TEMPO – Mou si gioca i secondi 45′ con un centrocampo praticamente nuovo di zecca: sulle fasce ecco ora El Shaarawy a sinistra e Karsdorp a destra, mentre in mezzo l’unico sopravvissuto è Oliveira, che viene ora affiancato da Cristante. Le mosse tattiche di JM in effetti funzionano, col Faraone e con Bryan particolarmente ispirati e capaci di tenere su la squadra. Ed infatti per i primi 20 minuti della ripresa il Vitesse si limita praticamente ad un palleggio stantìo e infruttuoso. Al 64′ poi Openda prova a mandare al tiro Doekhi, ma la conclusione del capitano è centrale e Rui Patricio para facile. L’occasione del Vitesse fa tuttavia entrare più nel vivo il secondo tempo ed infatti un minuto dopo è Abraham che sfrutta un errore marchiano di Rasmussen e cerca la conclusione, ma Houwen salva i suoi. Al 66′ scatta poi l’ora di Pellegrini ed il capitano giallorosso si rende subito protagonista di una bella giocata sulla sinistra, con cross delizioso per Mancini, ma il colpo di testa del difensore finisce alto. La Roma a questo punto sembra tutto sommato pienamente padrona del proprio destino, ed allora al 78′ ci pensa Oliveira a ravvivare il finale del film: il portoghese prende il suo secondo giallo e la Roma si trova dunque in inferiorità numerica per gli ultimi 12 minuti di gara, col Vitesse che naturalmente prende coraggio. Letsch ne cambia 3 per cercare di pareggiare ed inserisce Frederiksen, Bazoer e Buitik, ma l’unico vera occasione il Vitesse la costruisce all’83’ con Grbic che colpisce di testa, facile per Rui Patricio. Nel finale Mourinho si cautela anche con l’ingresso di Smalling. La Roma ormai comunque sente in tasca la vittoria e non molla di un centimetro, per cui il Vitesse ha gioco difficile nel permeare l’impermeabile muro difensivo dei capitolini. Finisce 1-0 per la squadra di Mou, ed i quarti ora sono davvero ad un passo…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.