Foto Alfredo Falcone / LaPresse

La Roma continua nella sua striscia positiva e supera l’Atalanta di misura, grazie ad un lampo di Abraham al 31′. Grazie a questo importantissimo successo, i giallorossi agganciano in classifica proprio i bergamaschi (che hanno però una gara da recuperare) e si rilanciano a pieno titolo nella corsa al 4° posto, occupato attualmente dalla Juventus.
Anche questa settimana non c’era Mourinho in panchina a causa della squalifica, eppure la sua determinazione si è vista tutta nei ragazzi che sono scesi in campo: dobbiamo riconoscerlo, ogni volta che i capitolini vedono la squadra del Gasp, questo gli crea stimoli particolari e finalmente in campo si vede la vera Roma. Per la gara dell’Olimpico il vice di Mou, Foti, conferma il 3-4-2-1 di La Spezia, con Zalewski confermatissimo a sinistra a centrocampo, mentre sulla destra a spuntarla è Karsdorp. Spazio poi alla fantasia sulla trequarti con Pellegrini e Zaniolo, mentre a fare da riferimento offensivo c’è il solito Abraham. Nell’Atalanta Gasperini deve fare a meno di Toloi e Zapata ed opta per un 4-2-3-1, con davanti Pessina, Koopmeiners e Pasalic ad ispirare Miranchuk.

PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Massa è la Roma a prendere subito in mano le redini del gioco ed a creare subito una chiara palla-goal: Mancini colpisce di testa e Musso è subito chiamato ad un difficile salvataggio d’istinto. Colpita nell’orgoglio e sorpresa dalla partenza a spron battuto dei padroni di casa, la Dea prova poi col suo collaudato giro palla a mettere soggezione ai giallorossi, ma al 18′ è ancora la Roma a ruggire, questa volta in contropiede: Zalewski va via sulla fascia e verticalizza poi molto bene per Zaniolo, tiro secco del numero 22 romanista e parata a terra di Musso. Comiciano poi i problemi per l’Atalanta: Zappacosta deve già alzare bandiera bianca dopo neanche 21 minuti dal via, al suo posto entra Pezzella. Rischia invece moltissimo due minuti dopo la Roma, con un pallone innocuo in area su cui la difesa dorme, Demiral prova ad approfittarne, ma Karsdorp allontana la minaccia. Prova poi ad accendersi Zaniolo: il fantasista va via molto bene dentro l’area sulla destra, ma poi crossa troppo lungo e l’occasione sfuma. Sull’altro fronte a tentare la conclusione è invece Freuler al 26′, ma Rui Patricio para facile. Non va meglio al tiro neanche a Zaniolo, particolarmente attivo quest’oggi: alla mezz’ora Nick si accentra e calcia però debolmente, facendo un regalo a Musso. Un minuto dopo però la Roma è decisamente più letale: al 31′ Pasalic sbaglia un passaggio e fa ripartire Karsdorp, lungo lancio dell’olandese a pescare Zaniolo, che la mette giù molto bene e serve poi nello spazio Abraham, che si butta dentro, resiste al ritorno del difensore ed infila in rete alle spalle di Musso il goal del vantaggio della Roma. E’ il tredicesimo centro in campionato per Tammy, alla prima stagione in Italia: decisamente non male per un ragazzo di 24 anni… L’Atalanta accusa un po’ il colpo e non abbozza nessuna risposta, così in chiusura di primo tempo è ancora la squadra di Mou ad avere un’altra possibile palla-goal su punizione dal limite, ma il tiro di Pellegrini viene deviato e il pallone finisce alto. Si va dunque all’intervallo con la Roma avanti di un goal, senza che i capitolini abbiano peraltro dovuto penare troppo.

SECONDO TEMPO – Gasperini si gioca la ripresa con un nuovo ingresso: dentro Muriel per potenziare l’attacco, fuori un Pasalic non in giornata. Il primo affondo pero’ è della Roma: Mkhitaryan serve un bel pallone in profondità per Zaniolo, ma Musso capisce tutto ed in uscita anticipa il talento giallorosso. Al 50′ pero’ Nick ci riprova, si invola in solitudine ed infila in rete alle spalle di Musso, ma il giocatore è in evidente offside ed infatti Massa correttamente annulla. L’episodio sveglia comunque l’Atalanta dal suo torpore ed un minuto dopo Freuler si costruisce una bella occasione in area, ma Rui Patricio esce tempestivamente e con un grande intervento salva la Roma. Visto che la situazione in campo continua a sorridere alla Roma, allo scoccare dell’ora di gioco Gasperini ordina altri cambi: dentro Malinovskyi e Boga, fuori Pessina e Koopmeiners. Foti risponde allora con la freschezza di Viña al posto di uno Zalewski esausto. Proprio uno dei nuovi entrati, Malinovskyi, prova a lasciare subito il segno sul match con una conclusione da fuori, ma Rui Patricio para senza particolari apprensioni. Dall’altra parte, la Roma prova invece a pungere su calcio da fermo con Mancini che, sugli sviluppi di un angolo, calcia però altissimo. La Dea rischia ancora su un affondo di Zaniolo, ma Palomino all’ultimo lo chiude. La squadra giallorossa, forte del vantaggio accumulato, può permettersi a questo punto di lasciare l’iniziativa agli avversari, e per resistere meglio ecco allora che entra un gladiatore come Veretout, quando manca ormai solo un quarto d’ora alla fine. All’80’ poi i giallorossi hanno anche la palla per chiudere il match: Palomino perde palla a beneficio di Pellegrini, che crossa per Veretout, ma il francese ”cicca” il pallone e Abraham prova allora a colpire lui, ma calcia altissimo. Si entra così negli ultimi 10 minuti di gara con i due tecnici che danno il là alla girandola dei cambi: nell’Atalanta Gasperini inserisce Djimsiti, mentre Foti (o se preferite, Mou…) ne cambia tre: dentro Ibañez, Afena-Gyan ed Oliveira per Karsdorp, Abraham e Pellegrini. La Roma rischia al minuto 90, con Demiral che colpisce di testa, ma Rui Patricio si fa trovare pronto. Il direttore di gara assegna ben 5 lunghi minuti di recupero per le speranze di rimonta dell’Atalanta e per la sofferenza della Roma, che invece non vede l’ora di udire il fischio finale. La partita tuttavia ormai non ha più niente da dire sul piano delle occasioni, ed allora gli ultimi minuti servono solo a mettere un po’ di pepe, con le espulsioni al 94′ ed al 96′ di De Roon per gli ospiti e di Mkhitaryan per la Roma, fuori per doppio giallo. Finisce con la vittoria della Roma, che grazie a questo successo balza a quota 47, a -3 dalla Juventus. Ora possiamo dirlo: sì, c’è anche la Roma nella corsa-Champions. A patto di non tornare ”rometta”…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.