Finisce 1-0 per i giallorossi il primo round della semifinale di Europa League contro i tedeschi del Bayer Leverkusen: decisivo Edoardo Bove, classe 2002 ed ennesimo talento sbocciato dall’infinita ”cantera” romanista. E’ infatti proprio del ”bambino che doveva andare a giocare alla Triestina” il goal che ha deciso di misura la gara in favore della squadra di Mou. La Roma incerottata e decimata dagli infortuni, quella che fa storcere il naso agli esteti ed ai narcisisti del pallone nostrano, la Roma Dybala-dipendente, la Roma che sarebbe capace di segnare solo su palla da fermo, sì, proprio questa Roma qui, così bistrattata sui social e da certi media, è ad un passo dalla sua seconda finale Europea consecutiva, dopo il successo di Tirana dello scorso 25 maggio. Ed allora anche i più duri di comprendonio dovrebbero riflettere sui giudizi troppo affrettati dati su questo gruppo di ragazzi e soprattutto sul loro mentore, quel Mourinho che, dovunque vada, tramuta tutto in oro, un po’ come una versione 2.0 del Re Mida. Anche Bove, la cui maturazione europea è ormai sotto gli occhi di tutti, non è che solo uno dei tanti talenti fatti fruttare dal Profeta di Setubal, lì dove la vulgata di cui sopra recita invece che Mou otterrebbe risultati solo grazie ai suoi campioni celebrati e plurimilionari. Meditare, gente…

Per la gara dell’Olimpico Mourinho deve fare i conti con le solite assenze e disegna un 3-5-2 con Cristante ancora arretrato in difesa, mentre sulle fasce ci sono Çelik e Spinazzola, con al centro il trio Bove-Matic-Pellegrini. Davanti, a cercare di pungere ecco poi il tandem Abraham-Belotti. La squadra delle Aspirine risponde invece col 3-4-3 con davanti il trio composto da Diaby, Hlozek e Wirtz. Manca l’ex della gara, Patrick Schick, mentre invece sugli spalti se la gode Rudi Voeller, doppio grande ex di Roma e Bayer.

PRIMO TEMPO – La partita prende il via al fischio di Oliver e dopo soli 43 secondi arriva già la prima palla-goal: Andrich riceve a centro area e calcia in porta, Rui Patricio però è molto reattivo e para in tuffo, evitando alla Roma una scomodissima partenza in salita. La squadra di Xabi Alonso tuttavia non demorde ed al 7′ torna a pungere: Wirtz va all’uno-due in area e poi calcia col destro, mandando fuori di pochissimo il pallone del vantaggio tedesco. Passata indenne anche questa seconda folata, la squadra di Mou inizia poi ad organizzarsi meglio e la gara entra in una fase di grande equilibrio. Poi al 18′ Abraham guadagna una punizione dal limite ed è la Roma a mettere il naso fuori: Pellegrini batte per la testa di Ibañez ed il colpo del brasiliano è perentorio, ma sulla sua strada c’è un ottimo Hradecky, bravissimo nel rispondere d’istinto e nel respingere il tiro dell’ex atalantino, poi Cristante prova il tap-in, ma senza risultati. Ora è la Roma a spingere alla ricerca del goal: i capitolini attaccano a pieno organico, ma il Bayer riesce a salvarsi. Al 29′ la gara sembra ad un’altra possibile svolta quando Belotti viene toccato in area e finisce giù, ma Oliver fa giocare. Si fa intanto male negli ospiti Kossounou e Xabi Alonso deve già ricorrere al primo cambio forzato al 35′, dentro Bakker. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo non si gioca molto tra un intervento rude e l’altro, il Bayer Leverkusen però prova ad imbastire a centrocampo il suo giro-palla organizzato e continuo, con la Roma che dal canto suo resta molto concentrata ed attenta a non concedere praticamente nulla agli avversari. Si va dunque all’intervallo fermi sullo 0-0.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre subito con un brivido per i tifosi giallorossi: Bakker la crossa in mezzo e Rui Patricio pasticcia pero’ col pallone, rimediando poi solo con un secondo intervento ravvicinato, buon per lui che non c’era nessuno in agguato… La Roma arriva poi al tiro al terzo giro di lancette: Spinazzola va via con una grandissima azione sulla sinistra, l’azione viene poi perfezionata da Bove ed Abraham, con l’inglese che manda al tiro Çelik, ma la conclusione del turco è da dimenticare e si spegne abbondantemente a lato. Trascorrono tre minuti e la squadra di Mou ci riprova: Pellegrini su punizione cerca Ibañez, ma Tapsoba lo anticipa all’ultimo e si rifugia in corner. I tedeschi tentano invece la sortita offensiva con Palacios, il cui tiro dalla lunga distanza esce pero’ abbondantemente. Si accende poi un’improvvisa rissa in campo in seguito ad un’ammonizione comminata a Diaby, con Tah che arriva come un fulmine a spintonare i romanisti e con Mancini che lo rimette al suo posto, il tutto mentre Pellegrini rimane dolorante a terra: Oliver se la cava con un ”giallo” per tutti i ”protagonisti”. La gara entra intanto nella sua ultima mezz’ora di gioco col Bayer Leverkusen che prova col suo palleggio a stanare un’attentissima Roma, senza peraltro riuscire ad ottenere nulla. E’ invece decisamente più incisiva la squadra di Mourinho in avanti, soprattutto perchè inizia il Bove-Show: Abraham la gioca di sponda all’indietro per il centrocampista dell’Under 21, che a sua volta la restituisce a Tammy, tiro dell’inglese, Hradecky respinge come può e Bove è lì, pronto a calciare col sinistro la pronta ribattuta che vale l’1-0 della Roma al 62′. Ma non è finita qui, perchè cinque minuti dopo Pellegrini manda al tiro Belotti, Hradecky respinge ancora ed ”il bambino” è nuovamente lì, prontissimo a calciare al volo un possibile uno-due micidiale e fantascientifico, che non si realizza solo perchè il pallone finisce alto. Peccato, sarebbe venuto giù tutto lo stadio… Le fiammate giallorosse e lo svantaggio subìto hanno intanto spento gli entusiasmi e la prosopopea dei ragazzi di Xabi Alonso, fatto sta che a 20′ dalla fine è ancora la Roma a spingere: Abraham ruba palla sulla trequarti, punta la porta e tira, ma la sua botta viene smorzata dalla difesa e Hradecky stavolta può intervenire comodo. Le Aspirine a questo punto ne cambiano due: dentro il ”pupillo” di Mourinho Azmoun e Adli, mentre la Roma risponde anch’essa con un doppio ingresso, con i ”pezzi da 90” Dybala e Wijnaldum per Belotti e Bove, eroe del match. La squadra capitolina prova nell’ultimo quarto d’ora ad addormentare il match ed in effetti il risultato viene raggiunto quasi per intero, se non fosse per il finale che vede ancora Rui Patricio protagonista, stavolta pero’ con la decisiva partecipazione di un ”professionista del brivido”, vale a dire Ibañez: Roger va ad ostacolare Rui su un comodissimo traversone alto, col risultato che il pallone sfugge dalle mani del portiere e finisce sui piedi di Frimpong, che non se lo fa ripetere due volte, ma sulla sua strada c’è san Cristante da San Vito al Tagliamento, tempestivo e reattivo nel respingere con il petto quasi sulla linea e salvare così la vittoria romanista. Negli ultimi quattro minuti di recupero Adli tenta con un destro a giro da fuori a pescare il proverbiale jolly della serata, ma il pallone si spegne a lato: evidentemente  Bove  quando è uscito si è portato via anche tutto il mazzo di carte… Finisce con la vittoria di misura della Roma: ora la squadra di Mourinho è distante solo 90 minuti da un sogno chiamato Finale. E con Mou sognare è possibile…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.