FOTO ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il derby della Capitale si colora di giallorosso: la Roma di Mourinho annienta la Lazio con un perentorio 3-0 messo a segno nei primi 39 minuti. Di Tammy Abraham le prime due reti che hanno subito indirizzato il match in favore della Roma, poi in chiusura del primo tempo una autentica gemma su punizione di Pellegrini ha messo il sigillo finale sulla vittoria della squadra di Mou. Nella ripresa la Lazio ha provato a mettere in campo determinazione e voglia di rivalsa, ma i giallorossi hanno tenuto alta la guardia, difendendosi con attenzione, non rischiando granchè dietro ed andando anche vicinissimi al goal del poker ancora con Abraham. Vince dunque meritatamente la Roma, con la squadra di Josè Mourinho che scavalca proprio i ”cugini” biancocelesti e balza al 5° posto in classifica, in coabitazione con l’Atalanta, a -8 dal quarto posto Champions.

Per il derby Mourinho schiera un sorpendente 3-5-1-1, con Ibañez preferito a Kumbulla nei tre di difesa, mentre sugli esterni di centrocampo ci sono conferme per Karsdorp e Zalewski. Al centro cerniera di muscoli e tecnica con Cristante, Oliveira e Mkhitaryan, mentre in avanti Zaniolo rimane in panchina, con in campo Pellegrini a supporto dell’unica punta Abraham. Per quanto riguarda invece i biancocelesti, Sarri si affida al suo immutabile 4-3-3, con davanti il trio composto da Felipe Anderson, Immobile e l’ex Pedro.

PRIMO TEMPO – La partenza della Roma è fulminea: al fischio d’inizio di Irrati, Pellegrini va subito in slalom dentro l’area avversaria e Mkhitaryan viene poi chiuso in angolo dopo soli 30 secondi dal via. Ne nasce dunque un corner e dalla bandierina Pellegrini calcia ad effetto e colpisce una clamorosa traversa, il pallone finisce quindi sulla gamba di Abraham, lestissimo nel tap-in che vale già il vantaggio-flash dei ragazzi di Mou. La Lazio accusa il colpo ed appare stordita da questa partenza a razzo dei giallorossi, che tornano a farsi pericolosi anche al 10′: stavolta Tammy prova a restituire il favore a Pellegrini e gli serve un passaggio filtrante in verticale dentro l’area, Lorenzo calcia col sinistro e Strakosha respinge. A questo punto Sarri capisce che deve quanto meno provare a prendere in mano il gioco, se vuole evitare di diventare carne da macello: la Lazio inizia dunque ad impostare il suo giro-palla ed al 15′ la pressione degli ”ospiti” induce all’errore Zalewski: Milinkovic-Savic prova allora ad approfittarne, va sul fondo e la crossa in mezzo, ma l’attenta difesa della Roma allontana la minaccia. Trascorrono tre minuti e tocca ad Immobile servire in velocità Pedro, ma Cristante capisce tutto e chiude sull’ex compagno di squadra. Il possesso palla dei biancocelesti inevitabilmente presta il fianco alle pronte ripartenze della Roma ed al 22′, su uno di questi ribaltamenti, la Roma va ancora in goal: Karsdorp si ricorda che ogni tanto può anche correre in avanti e crossare, così si fa dare palla in velocità e scodella un pallone in area per Abraham, che tutto libero appostato sul 2° palo è poi prontissimo ad infilare al volo per il 2-0 della Roma. E’ già il quindicesimo centro in serie A per Tammy Abraham, decisamente non male per un ragazzo di 24 anni alla prima stagione in Italia… La Roma è su di giri, mentre la squadra di Sarri sta ancora a scervellarsi su quale alchimia tattica non abbia funzionato. Si arriva così al 27′ con la Roma ancora una volta pericolosissima in contropiede: Mkhitaryan dà il ”la” all’azione e serve poi Zalewski che calcia, ma Strakosha respinge ancora e tiene in vita la Lazio. In campo però c’è solo la Roma, con Abraham e Pellegrini particolarmente ispirati e determinati nel fare male all’avversario, ma la Lazio stringe i denti e resiste. Chi invece sembra farsi male sul serio è proprio Pellegrini, dopo un’entrata rude di Acerbi: per fortuna però Lorenzo si rialza e riprende a giocare. Al 38′ poi c’è una nuova apparizione della Lazio: Milinkovic-Savic manda al tiro Luis Alberto dal limite dell’area e Rui Patricio para a terra. Il primo tempo sembra a questo punto avere già detto tutto, ed invece un minuto dopo ecco arrivare il tris giallorosso: Lorenzo Pellegrini su punizione dal limite fa partire una parabola splendida, col pallone che scavalca la barriera e va ad infilarsi sotto il ”sette”, imparabile per Strakosha. E’ il 3-0 della Roma dopo soli 39 minuti dal via. Ma non è finita qui per le coronarie della Lazio, perchè al 42′ Mkhitaryan colpisce anche una clamorosa traversa, grazie anche alla decisiva deviazione di un difensore biancoceleste. Il primo tempo si chiude con un tentativo timido di Immobile, Rui Patricio para senza problemi. Si va dunque all’intervallo con la Roma avanti di 3 reti, strameritatamente.

SECONDO TEMPO – Quando si riparte gli uomini in campo sono gli stessi dei primi 45′: evidentemente Sarri si attende un riscatto dai suoi fedelissimi, ed in effetti al nuovo pronti-via Pedro calcia subito a giro, palla alta. Ora in campo si vede una Lazio più aggressiva e dentro la partita, con la Roma che adesso invece controlla e contiene l’avversaria con ordine. Al 50′ Immobile arriva al tiro in area, ma Ibañez alza il muro ed il pallone finisce in angolo. Il forcing della Lazio a questo punto inizia ad intensificarsi ed allora, per avere maggiore sprint sulla fascia, Sarri inserisce Lazzari per Hysaj. In campo intanto si accende un capannello con un accenno di rissa tra Mancini e Marusic, Irrati interviene ed ammonisce però solo il romanista. Per cercare di salvare il salvabile in un derby complicato per i laziali, Sarri butta poi nella mischia anche Cataldi e Romero: bocciature dunque per Leiva e Felipe Anderson. Sull’altro fronte invece c’è ben altro clima, con la Roma che gioca sul velluto e che al 67′ va anche vicinissima a calare il poker: Cristante fa partire una sventagliata in profondità e pesca Abraham, l’attaccante si invola verso Strakosha e poi però sul più bello sbaglia clamorosamente, mandando fuori a tu per tu col portiere in uscita e divorandosi così la sua prima tripletta romanista. Al 74′ arriva poi il primo cambio anche nei giallorossi, fuori un ottimo Zalewski e dentro Viña. Sul piano del gioco invece ora in campo non si vede molto, con i biancocelesti a fare uno sterile possesso palla e con la Roma attenta a controllare il tutto. Bisogna dunque arrivare a 10′ dalla fine per vedere un tentativo a rete: ci prova Cataldi su punizione ma, anche se la porta è la stessa, i piedi non sono quelli di Pellegrini sul finire del primo tempo e l’esito infatti è ben diverso, col pallone che finisce altissimo. Nella Roma entra ora anche Veretout, mentre la Lazio prova a pungere su una combinazione Lazzari-Immobile, ma Rui Patricio para, ed in ogni caso arriva un fischio dell’arbitro a vanificare tutto. Cataldi continua poi la sua ricerca della mira giusta, ma il pallone finisce sempre lontanissimo dalla porta. Nel finale, con la Roma ormai ampiamente tranquilla, Mou regala una manciata di minuti anche a Bove, che va a rilevare Pellegrini: un gruppo forte si costruisce anche da queste piccole cose… La partita ormai non ha più storia, ma l’arbitro assegna comunque 4 minuti di recupero finali e l’ultimo ”brivido” di una partita dal risultato ormai acquisito lo porta Pedro, con una discesa dalla destra conclusa da una parata di Rui Patricio. L’orgoglio della Lazio è tutto qui, la Roma può dunque festeggiare la vittoria del derby, frutto di un primo tempo proficuo e prolifero e di una seconda frazione attenta difensivamente. Dopo il Vitesse serviva ben altra Roma: eccola…

Articolo precedenteRoma ai quarti di Conference, la decide Abraham al 90′
Articolo successivoRoma avanti a Genova con Mkhitaryan, giallorossi al 5° posto
Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.