Non si ferma più la Roma di Fonseca: la squadra giallorossa continua ad essere imbattuta anche in Europa ed in terra rumena rifila un secco 2-0 al Cluj, grazie a due giocate di Veretout, che ha propiziato la prima autorete rumena ed ha poi chiuso la gara su rigore. La Roma raggiunge così la matematica qualificazione ai sedicesimi di Europa League, con ben 2 turni di anticipo. Nel prossimo turno basterà poi non perdere in casa contro lo Young Boys per avere anche la certezza del primo posto nel girone. Insomma, nonostante le tante assenze ed il largo turnover a cui è stata costretta, la Roma non finisce di stupire in positivo.
Per la gara in terra di Dracula Fonseca deve fare a meno praticamente dell’intero reparto difensivo, con Ibañez e Mancini malconci, Fazio e Kumbulla bloccati dal covid e Smalling ancora fuori. In pratica, l’unico difensore disponibile è Juan Jesus, ed allora ecco che davanti a Pau Lopez Fonseca si inventa Spinazzola centrale di destra, con Cristante ormai quasi veterano nel ruolo di stopper e Juan Jesus a dare le giuste ”dritte” ai neofiti del ruolo. A centrocampo poi sulle fasce ci sono Bruno Peres ed il diciottenne Calafiori, all’esordio europeo, con Villar-Diawara centrali, mentre in attacco c’è spazio per Pellegrini e Carles Perez, alle spalle di Borja Mayoral. Sull’altro fronte Petrescu schiera i suoi col 4-2-3-1, con Rondon, Paun e Pereira ad agire a supporto di Debeljuh.

PRIMO TEMPO – Dopo il minuto di silenzio fatto osservare dall’arbitro Lechner per ricordare il grande Maradona, la gara prende il via dentro una fitta nebbia. Sarà per l’umidità o sarà per i molti ricambi nelle file della Roma, o forse per gli scarsi stimoli del Cluj, fatto sta che nei primi dieci minuti di gara l’unico ”brio” arriva da un cross basso di Bruno Peres e dal tacco a liberarsi di Pellegrini, ma la difesa rumena libera senza problemi. Poi, dopo un’altra decina di minuti di nulla assoluto, è il Cluj ad andare confusamente all’attacco, ma Spinazzola anticipa bene Paun e di testa alleggerisce verso Pau Lopez. La partita sembra in realtà quasi un allenamento, vista la totale mancanza di mordente e di agonismo. Bisogna attendere il 26′ per assistere al primo tiro: il capitano del Cluj Camora crossa dalla sinistra e Debeljuh di testa manda a lato. Non è molto, ma almeno si inizia a prendere coscienza che sia una partita di calcio ufficiale… Poi al 32′ arriva anche la risposta della Roma, Borja Mayoral si libera molto bene sulla destra e calcia sul primo palo, ma Balgradean respinge. Poi sette minuti dopo ancora l’attaccante spagnolo aggancia molto bene al volo in area, ma non viene assistito da nessuno e l’occasione sfuma. Sul finire del primo tempo la Roma inizia poi finalmente ad imprimere un minimo di ritmo ai propri fraseggi, ma di tiri non se ne vedono e l’arbitro al 45′ esatto manda subito tutti negli spogliatoi: evidentemente neanche lui ne poteva più di questo strazio…

SECONDO TEMPO – Fonseca si gioca la seconda frazione con Veretout al posto di Pellegrini: cambia tutto sommato poco sul piano tecnico, ma cambia moltissimo invece sul piano della determinazione nell’approcciare il match: ora finalmente la Roma gioca da Roma ed i risultati si vedono fin dalle prime battute: già al 2° giro di lancette Bruno Peres chiude un triangolo con Carles Perez e va al tiro, ma Balgradean para; poi al 49′ il più fresco di tutti, Veretout, calcia una punizione dalla trequarti sinistra, il pallone passa in mezzo a tante teste e tante gambe, prima di trovare la fortuita deviazione di Debeljuh verso la propria porta, con la palla che va ad infilarsi alle spalle di Balgradean per il vantaggio della Roma. A questo punto Petrescu si gioca la carta Chipciu per pareggiare, fuori Itu. Al 51′ Debeljuh, nel tentativo di riscattarsi dall’autorete, calcia di destro da fuori, ma il suo tiro è debole e Pau Lopez para senza problemi. Ora la partita è finalmente viva, con Paun che ci prova per il Cluj con una girata improvvisa, ma la difesa della Roma si salva, mentre al 62′ è Borja Mayoral a girarsi ed a sparare in porta, ma Balgradean gli respinge il tiro. Fonseca a questo punto decide di blindare la vittoria ed inserisce Mkhitaryan e Dzeko per Spinazzola e Mayoral: in difesa ora arretra Calafiori, con Veretout libero di svariare a sinistra. Neanche il tempo di provare il nuovo assetto tattico, che la Roma raddoppia: Mkhitaryan ruba palla ai macchinosi difensori rumeni e con un pallonetto prova a beffare Balgradean in uscita, il portiere respinge il tiro dell’armeno, ma finisce poi inevitabilmente per travolgere col corpo lo stesso ”Miki” e per l’arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto va l’implacabile Veretout ed implacabilmente spiazza Balgradean per il 2-0 della Roma. Sotto di due reti, Petrescu tenta allora il tutto per tutto ed inserisce Carnat e Vojtus per Paun e Debeljuh. Fonseca ne approfitta invece per concedere altri minuti a Milanese, dopo l’esordio proprio contro il Cluj all’andata. Poi all’80’ si sveglia (alla buonora…) anche Carles Perez: lo spagnolo va via alla sua maniera e serve Milanese, il cui bell’assist per Bruno Peres viene tuttavia vanificato dall’erroraccio finale del brasiliano, che spara malamente in curva il pallone. Tocca poi sul fronte opposto a Pereira a dare un senso alla sua serata: il francese calcia da fuori di destro e Pau Lopez para a terra. Siamo ormai negli ultimi minuti della gara ed allora, con la vittoria ormai in cassaforte, scatta anche l’ora di Filippo Tripi, classe ’92, all’esordio assoluto con la Roma dei ”grandi”: sicuramente una grande emozione per lui, romano e romanista, cresciuto nelle giovanili giallorosse. Con i cambi ormai finiti, all’88’ Cristante è costretto a rimanere in campo, nonostante zoppichi vistosamente per una brutta entrata subita. Ma ormai manca davvero nulla o quasi al fischio finale, con la partita che si chiude ufficialmente al 94′ su un tiro di Chipciu, parato da Pau Lopez. La Roma può così esultare per il passaggio del turno in Europa League e per la consapevolezza che questo gruppo sta crescendo bene e farà strada. Ed ora, testa al Napoli ed alla trasferta in quello che presto sarà lo stadio Armando Maradona…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.