La Roma vince 2-1 in rimonta sull’Inter ed espugna San Siro grazie ai goal di Dybala e di Smalling, dopo l’iniziale vantaggio nerazzurro firmato Dimarco. I giallorossi, molto attenti sul piano difensivo, hanno sviluppato una gara di carattere ed assai incisiva sul piano offensivo, tanto che alla fine hanno ottenuto una vittoria importante in chiave europea. Paradossalmente, la squalifica dello Special One ha permesso ai capitolini di vivere la gara con la giusta serenità, senza troppi condizionamenti esterni, ed il risultato infatti parla chiaro: sembra lontanissima la brutta gara dello scorso anno, con la Roma mai in partita… Grazie invece a questo successo, la squadra di Josè Mourinho balza momentaneamente al terzo posto in classifica, in coabitazione con l’Udinese ed in attese delle altre gare del week end.

Per la gara di San Siro Foti schiera il 3-4-2-1 consueto di Mou, ma in attacco c’è una novità inattesa ed è l’assenza di Abraham, con Zaniolo, Dybala e Pellegrini ad alternarsi nel ruolo di ”falso nove”. Per quanto riguarda invece l’Inter, Inzaghi disegna il suo 3-5-2 con l’ex laziale Acerbi in difesa al posto di De Vrij, mentre a centrocampo, con Brozovic fuori, c’è Asllani dal primo minuto, con Mkhitaryan ancora in panchina. Davanti poi c’è la conferma del tandem Dzeko-Lautaro.

PRIMO TEMPO – Al fischio di Massa la gara prende il via ed è l’Inter a partire fortissima: la squadra di Inzaghi punta ad aggredire l’avversario ed a metterlo subito in soggezione all’interno della propria area. Al 4′ arriva anche il primo tiro di Lautaro, colpo di testa parato da Rui Patricio. La Roma prova poi ad uscire dal proprio guscio, ma all’11’ il fortino sembra già venire giù: Dzeko si ritrova in area un pallone invitante, dopo una serie infinita di rimpalli fortuiti, Edin la scaraventa in rete per il più classico dei goal dell’ex, ma per fortuna della Roma arriva la segnalazione del Var ad annullare il tutto per un fuorigioco dello stesso attaccante sull’ultimo tocco di Calhanoglu, offside che peraltro c’è. La Roma tira dunque un bel sospiro di sollievo ed al 13′ Dybala prova anche il suo sinistro da posizione defilata, palla alta. Il ritmo, dopo l’avvio di fuoco, cala inevitabilmente un po’ ed allora a risvegliare tutti arriva Calhanoglu al 21′ con una bordata dalla distanza, pallone a lato. I padroni di casa si prendono l’incombenza del giro-palla, con la Roma che dal canto suo si difende con ordine, senza rischiare nulla. Con la Roma in atteggiamento compatto, l’unica per i nerazzurri è tentare la giocata personale: ci prova Asllani praticamente da casa sua, ma il suo tentativo è debole e non impensierisce di certo Rui Patricio. Il discorso cambia però radicalmente al 30′: Barella va via in azione personale e verticalizza per Dimarco, che a sua volta calcia di prima intenzione col destro, il tiro è tanto angolato quanto debole, ma Rui Patricio non fa assolutamente del suo meglio ed il pallone va ad infilarsi incredibilmente in porta, dopo un tentativo maldestro dello stesso portiere di evitare la rete. Inter dunque in vantaggio. Sulle ali dell’entusiasmo, ancora Barella ci riprova tre minuti dopo a rimettere in mezzo un bel pallone, ma stavolta ci pensa Smalling a chiudere tutto. La Roma prova poi a reagire al 35′ con l’asse Pellegrini-Zaniolo, ma l’inter alza il muro. Poi al 38′ sbuca Spinazzola in area, Handanovic respinge sull’azzurro e poi il portiere salva anche sulla ribattuta di Dybala, prima che Massa intervenga a fermare il gioco per uno scarpino di Dumfries sparso per il campo. Ormai però, scarpino o no, la squadra capitolina crede alla possibilità del pari, che infatti puntuale arriva un minuto dopo: ancora ”Spina” protagonista, stavolta però come assistman per Dybala, che calcia al volo ad incrociare sul delizioso invito del compagno, Handanovic tocca ma non non può fare nulla per evitare l’1-1 al 39′. Il primo tempo si chiude con la Roma all’attacco e con Cristante che ci prova da lontanissimo, pallone alto.

SECONDO TEMPO – La ripresa del gioco vede la Roma in pressione nei primissimi minuti. La prima occasione tuttavia è dell’Inter ed arriva con Lautaro, che la gira alta col destro. In campo sul piano fisico-muscolare intanto non si risparmia nessuno dei 22 presenti, ed ecco che allora Lautaro e Dybala vanno ad un contrasto duro e la Joya ne riporta i danni maggiori, tanto che al 58′ è costretto ad uscire, al suo posto Abraham. Allo scoccare dell’ora di gara potenziale occasione per l’Inter, con Dimarco che la raccoglie al volo e la rimette in mezzo all’area, ma non c’è nessuno pronto a sfruttare il lavoro dell’ex Verona. Poi al 63′ l’occasione più clamorosa dell’Inter per vincere la partita: Calhanoglu calcia una punizione dal limite e la palla va ad incocciare contro la traversa, a portiere battuto. La Roma in questo frangente della partita appare invece nervosa e rimedia diverse ammonizioni. L’Inter cerca il goal del vantaggio anche con Asllani, che ci prova dal limite, ma il pallone esce di un soffio, facendo la proverbiale barba al palo (67′). Quando la squadra di Inzaghi sembra ormai aver irretito l’avversario e sembra sul punto di ottenere il bottino pieno, ecco che dal nulla Abraham, con una magia, riesce a trovare la porta ed a calciare, sfruttando una verticalizzazione di Celik: Handanovic para senza problemi, ma l’episodio ha l’effetto di suonare la carica in casa romanista, ed infatti nel giro di quattro minuti i capitolini vanno addirittura in vantaggio: Pellegrini calcia una punizione dalla trequarti e trova la testa di Smalling, tiro a schiacciare e 2-1 della Roma al 75′. Per l’ultimo intenso quarto d’ora di gara i due tecnici ricorrono allora alle panchine: nell’Inter Inzaghi ne cambia addirittura quattro, facendo prima entrare l’ex romanista Mkhitaryan e l’ex laziale Correa e poi completando l’opera con Bellanova e Gosens. Per quanto riguarda invece la Roma, l’unico innesto è l’ingresso di Camara per Pellegrini. Ai -5 dal 90′ proprio Camara per un soffio non arriva su un bell’invito di Celik in area. Per gli ultimi scampoli di gara entrano poi anche Belotti nella Roma e Carboni nell’Inter. Abraham all’89’ in contropiede ha la possibilità di chiudere definitivamente la pratica nerazzurra, ma il pallone esce a lato. Si entra così negli ultimi 5 minuti di recupero e Camara prova a mettersi in luce su punizione, con una staffilata che finisce alta di poco. Lo stesso guineano poco dopo rimane dolorante a terra nella propria area, vittima di uno scontro fortuito con Abraham: peccato che da quelle parti si trovi poi a passare Barella, letteralmente imbestialito con Massa per l’interruzione del gioco, peraltro inevitabile. Lo stesso Camara dimostra pochi minuti dopo di essersi ristabilito con una corsa offensiva e palla alta che fa infuriare i tifosi interisti. Si gioca fino al 97′ e Gosens di testa va vicinissimo al goal del pari, se non fosse per l’onnipresente Smalling, tempestivo e provvidenziale per i giallorossi. La frustrazione dell’Inter si palesa poi definitivamente al 97′ con Handanovic che, partito dall’altra area, va a fare fallo in attacco su Ibañez. Finisce con la vittoria della Roma, un successo ottenuto con un po’ di fortuna, ma anche con tanta determinazione e soprattutto il giusto grado di cinismo. Per la Champions serve anche questo…

 

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.