Dalle stelle alle stalle nel giro di tre giorni: la Roma di Fonseca, dopo aver volato alto giovedì sera in Coppa contro lo Shakhtar, si schianta ora malamente a terra, perdendo per due reti a zero contro il modesto Parma, pieno di assenze e penultimo nel nostro campionato. A distanza dunque di soli tre giorni, la Roma mostra un volto radicalmente diverso da quello europeo, palesando difficoltà tattiche e limiti caratteriali che mal si conciliano invece con la Roma sicura del fatto suo e padrona della situazione che abbiamo visto all’opera contro gli ucraini.
Per la gara del Tardini Fonseca cambia ben cinque undicesimi dell’11 titolare: davanti a Pau Lopez, riecco Ibañez a guidare una difesa giovanissima, con Kumbulla e Mancini ai lati. Sulla fascia destra la spunta poi Bruno Peres, con l’insostituibile Spinazzola dall’altra parte e la coppia Villar-Pellegrini in mezzo. Solo panchina dunque per Diawara e Cristante, con Veretout ovviamente ancora out. In avanti poi ci sono Pedro ed El Shaarawy a supporto del rientrante Edin Dzeko. Parte dunque dalla panchina Borja Mayoral, mentre Mkhitaryan è squalificato. Per quanto riguarda il Parma, i crociati devono fare a meno di diversi giocatori importanti: con un attacco privo di Inglese, Cornelius e dell’ex Gervinho e con la squalifica pesante di Kucka, il vice tecnico dei ducali Tarozzi (D’Aversa è squalificato…) schiera un 4-3-3 molto rimaneggiato, con Brugman in mezzo al campo ed un attacco inedito guidato dall’esperto Pellè, alla prima da titolare, coadiuvato ai lati dai due ragazzi rumeni, il ventiduenne Man a destra ed il ventunenne Mihaila a sinistra.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Piccinini ed è la Roma a prendere subito in mano le redini dell’incontro: Mancini già al 2° giro di lancette serve subito in profondità Dzeko, che però non trova la palla, facilitando così l’intervento di Sepe. Al 4′ poi la partita potrebbe già svoltare in favore dei giallorossi: Pellegrini va al triangolo in area con Spinazzola e conclude alto, ostacolato però fallosamente da Hernani, che interviene in scivolata sulla caviglia del romanista. Ci sarebbero gli estremi per il calcio di rigore, ma Piccinini decide di sorvolare ed il Var se ne lava anch’esso le mani, negando il penalty ai giallorossi. La squadra di Fonseca non si perde però d’animo ed insiste ad attaccare. Poi, dal nulla, arriva improvvisa la prima fiammata gialloblù, ed è una botta letale: al 9′ Man va via sulla destra, Kumbulla se lo lascia scappare ed il cross al centro del numero 98 è poi perfetto per l’arrivo di Mihaila, bravo a centro area a battere col sinistro di controbalzo ed a sorprendere Pau Lopez per l’1-0 dei padroni di casa. La Roma accusa un po’ il colpo, anche perchè è arrivato in modo del tutto inaspettato, e ci mette allora qualche minuto per riorganizzare un giro palla che non sia lento e compassato. Al 19′ Dzeko riceve al limite dell’area, si gira e calcia una gran botta, ma la mira non è delle migliori ed il pallone finisce abbondantemente alto. Sale intanto il forcing giallorosso, alla ricerca del goal del pari: al 21′ Bruno Peres lancia per Dzeko, ma il bosniaco è ancora un po’ fuori fase e si vede, infatti il suo colpo di testa diventa facile preda per Sepe. Trascorrono 3 minuti e la Roma pero’ ci riprova, stavolta con una bella azione in velocità: da Villar a Pedro, palla per Dzeko, tiro murato dell’attaccante e ribattuta finale di El Shaarawy, col pallone che finisce tra le braccia del portiere parmense. La squadra dei crociati sembra ormai alle corde e Pellegrini cerca allora di segnare anche su calcio di punizione, ma Sepe è reattivo nel respingere il tiro del numero 7. Ci prova quindi anche El Shaarawy con una bella azione personale insistita: l’ex genoano va via in verticale alla sua maniera, ma poi conclude alto. I minuti intanto trascorrono e la Roma continua, nonostante le buone intenzioni, a stare sotto nel punteggio, con la conseguenza che a questo punto della gara anche il Parma inizia a credere alla possibilità di riabbracciare quella vittoria che le manca da dicembre. Ecco allora che al 34′ Hernani serve Pellè in area, ma l’ex nazionale non trova la porta. Due minuti dopo ancora Hernani a dirigere le operazioni per i suoi, stavolta il brasiliano manda Pezzella al cross, con la difesa della Roma che si salva ed allontana il pallone. Sul ribaltamento di fronte che ne nasce poi è El Shaarawy a non trovare la porta ed a mancare l’1-1. Ciò che balza all’occhio in questo pomeriggio è proprio l’imprecisione dei romanisti in zona-tiro e la conferma la si ha anche nel finale del tempo, con lo stesso Faraone romanista e con Mancini che non riescono a trovare la porta in due occasioni. Si scende dunque negli spogliatoi col Parma avanti di un goal.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre col Parma in avanti, Pezzella va alla sortita offensiva e serve Pellè, cross al centro per Man ed il rumeno calcia addosso al corpo di Pau Lopez, bravo ad uscire tempestivamente sull’attaccante avversario ed a salvare così la propria porta. La squadra di Fonseca risponde due minuti dopo, Spinazzola va via con un bel dribbling e la crossa dall’altra parte, dove c’è Bruno Peres, il tiro-cross del brasiliano finisce poi sulla traiettoria di Pedro, che la prende col tacco, ma non riesce ovviamente ad imprimere la forza necessaria per dare pericolosità al pallone e Sepe può così intervenire. Poi ancora Roma: la squadra giallorossa ruba palla sulla trequarti avversaria e Dzeko, anzichè tirare, preferisce servire El Shaarawy, il cui tiro velenoso esce pero’ di un soffio, con la determinante deviazione di un difensore gialloblu. La squadra capitolina sembra ora sul punto di cingere d’assedio gli avversari, ed invece ancora dal nulla arriva l’epidodio sfavorevole che chiude la partita: Pellè va via ai difensori e punta l’area in velocità, Ibañez è in ritardo e con grande ingenuità lo manda giù in area, per Piccinini è rigore ed Hernani dal dischetto spiazza Pau Lopez per il 2-0 dei ducali al 54′. A questo punto Fonseca tenta il tutto per tutto ed inserisce Cristante, Carles Perez e Reynolds (all’esordio assoluto in maglia giallorossa) per Kumbulla, Pedro e Bruno Peres. Tarozzi risponde con l’ingresso di Zurkzee per Pellè, che esce tra gli applausi dei presenti. Il più combattivo e pericoloso tra i giallorossi è però il ”solito” Mancini, difensore di sostanza e goleador per passione: al 62′ un suo colpo di testa su angolo finisce di poco alto. La Roma prende coraggio e prova a sfondare le robuste linee difensive degli emiliani, ma questo doppio vantaggio è una manna insperata per i ducali, che hanno bisogno come il pane di una vittoria, e di conseguenza non cedono di un millimetro. Al 74′ ci prova Spinazzola a scardinare le barricate con un bello spunto sulla sinistra e conseguente cross per Dzeko, ma la difesa parmense fa ancora buona guardia, facilitata anche dalla giornata-no dell’attaccante. Visto che il gioco corale giallorosso quest’oggi non decolla, al 77′ tocca a Carles Perez mettersi in proprio: lo spagnolo va via con una grande azione e calcia poi insidioso sul 2° palo, ma Sepe respinge in tuffo, concedendo l’ennesimo sterile angolo alla Roma. La gara si accende poi anche nell’altra area: Mihaila va via in percussione e semina il panico tra i difensori romanisti, prima di calciare in porta, ma Pau Lopez para. Per gli ultimi 10 minuti di gara Fonseca si gioca altri due cambi: ecco dentro Diawara e Mayoral, con lo spagnolo che va ad affiancare Dzeko, entrando al posto di Pellegrini. La Roma spinge con il cuore ma senza lucidità e concretezza, e così facendo facilita il lavoro difensivo del Parma, mai veramente alle corde. L’imprecisione e l’inconcludenza romanista creano di fatto un gran frastuono nella trequarti avversaria, che però alla luce dei fatti si rivela del tutto improduttivo. L’unica vera palla-goal del finale arriva infatti al 92′, in pieno recupero, con l’indomabile Spinazzola che si libera bene da suo lato e crossa in mezzo per Dzeko, ma Edin spreca ancora, colpendo malissimo e mandando alto l’ennesimo pallone buttato di una partita buttata via…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.