Finisce con una sconfitta di misura per i giallorossi la trasferta in terra milanese della Roma, con i capitolini che all’81’ si sono dovuti arrendere al goal-vittoria di Thuram. La rete dell’interista ha di fatto venire giù tutto il castello difensivo costruito con sapienza tattica da Mourinho nell’arco degli 80 minuti precedenti: il trappolone orchestrato dallo Special One stava infatti per riuscire nel suo intento, in vista poi del gran finale, magari da giocarsi all’attacco, sperando nel classico colpo gobbo, tuttavia lo Special One nell’assemblare gli ingranaggi non ha considerato la variabile-Llorente, con lo spagnolo che ha invece colpevolmente lasciato troppo spazio in area a Thuram, ed a quel punto per l’ex attaccante del Monchengladbach è stato un gioco da ragazzi mettere dentro e far saltare il banco.

Per la gara del Meazza Mourinho schiera un 3-5-2 puro, con Kristensen e Zalewski sulle fasce, mentre in mezzo a fare da argine ci sono Cristante, Paredes e Bove. Infine, davanti il peso ricade tutto sulla coppia composta dall’ex Milan El Shaarawy e dal grande ex della gara, quel Lukaku che stasera torna per la prima volta a San Siro da avversario, contro i suoi ex compagni. Per quanto riguarda invece i nerazzurri, Inzaghi sceglie anch’egli il 3-5-2 con l’ex giallorosso Mkhitaryan a centrocampo, mentre davanti ci sono Lautaro Martinez e Thuram. Solo panchina invece per Frattesi, prodotto del vivaio romanista ed a lungo cercato in estate proprio dai giallorossi, prima di virare invece su Milano.

PRIMO TEMPO – Al fischio di Maresca è la Roma a far girare palla. Al 6′ però il baricentro del gioco si sposta già sull’altro fronte, ed in modo impetuoso anche: Chalanoglu da fuori area fa partire un tiro improvviso che colpisce la traversa a portiere battuto, poi Thuram sulla ribattuta prova con una rovesciata a ribadire in rete, ma ne esce un tiro agevole per Rui Patricio, che para. Questa azione basta ed avanza per indirizzare chiaramente la partita nel suo svolgimento, con l’Inter ad attaccare in modo organico e compatto, mentre la Roma non si preoccupa di superare la propria metà campo, tutta dedita a ricamare un’attenta e scrupolosa rete difensiva davanti a Rui Patricio. Al quarto d’ora di gara tuttavia il forcing nerazzurro sembra arrivare sul punto di spezzare l’equilibrio del match: Dumfries crossa e Thuram a centro area calcia a botta sicura da due passi, ma Rui Patricio è bravissimo a respingere col piede il tentativo del francese. Il tambureggiare insistito degli interisti porta poi Dimarco a calciare con l’esterno sinistro, ma la palla esce di un soffio sul 2° palo (16′). Trascorrono quindi solo tre minuti ed è Lautaro che si fa vedere di testa, ma il suo tentativo viene rintuzzato da una deviazione decisiva di Llorente, sempre di testa. A questo punto la Roma capisce che non può continuare a stare nel tritacarne avversario e prova a gestire lei la palla in mezzo al campo, riuscendo con grande abilità ad addormentare completamente la gara, giocando molto col cronometro e costringendo anche l’Inter a giocare una partita compassata e completamente sotto tono. Il risultato? Zero pericoli per Rui Patricio e partita noiosissima che per 20 minuti non ha nulla da dire a nessuno. L’incantesimo Mourinhiano si allenta solo un pò negli ultimi minuti del primo tempo: al 38′ con Pavard che non trova la porta su un cross di Dumfries ed in pieno recupero con Barella che al volo cerca di goal da cineteca, ma manda alto. Per il resto, proprio null’altro da segnalare, se non il lento, compassato e stancante possesso palla dei giallorossi.

SECONDO TEMPO – Inzaghi questa partita la vuole vincere a tutti i costi e così ad inizio ripresa si gioca già il primo cambio, con Darmian che rileva Pavard. Nessun cambio invece per la Roma: la tela difensiva tiene bene su, meglio non toccarla. La ripresa si apre ancora con l’Inter all’attacco: Thuram si fa vedere di testa sugli sviluppi di una punizione, ma il suo tiro finisce alto di poco. Ora la gara è più ”cattiva” in mezzo al campo, complice anche una brutta entrata di Chalanoglu su Bove, che segue di pochissimo un altro contrasto duro tra Thuram e Paredes. Si torna poi a parlare di pallone allo scoccare dell’ora di gioco con Lautaro Martinez, il cui tentativo è pero’ facile preda di Rui Patricio. Al 64′ arriva poi finalmente il primo flebile segnale offensivo dei giallorossi: El Shaarawy va via con un guizzo e Bastoni è costretto al giallo al limite dell’area per fermarlo. Sulla punizione poi lo stesso Faraone tenta la conclusione, ma colpisce in pieno la barriera. La Roma prende coraggio e due minuti dopo i giallorossi vanno vicinissimi al sorprendente goal del vantaggio con Cristante, che svetta imperioso di testa a centro area, ma Sommer vola e salva la propria porta con un grande intervento. La partita ormai ha rotto ogni argine ed al 68′ è l’Inter a cercare il goal: Chalanoglu calcia da fuori e Mancini gli devìa la traiettoria, mettendo completamente fuori causa Rui Patricio, ma per fortuna della Roma la palla esce. Quindi si fa vedere anche Dimarco con un cross velenosissimo, su cui però non arrivano a tempo gli attaccanti nerazzurri. Si entra così nell’ultimo quarto d’ora del match ed i due tecnici si giocano i cambi: Foti su indicazione di Mou inserisce Çelik per Zalewski, mentre Inzaghi richiama Mkhitaryan e Chalanoglu, dentro Frattesi ed Asllani. Proprio l’ex Empoli cerca di mettersi subito in mostra con un tiro pero’ molto debole, che sfila a lato. E’ invece decisamente molto più incisivo sul match Thuram: siamo al fatidico minuto 81′, Dimarco riceve un lancio dalle retrovie e la mette bene in mezzo all’area rasoterra per Thuram, che approfitta di una non-chiusura timida e manchevole di Llorente per bruciare tutti sul tempo e infilare da due passi Rui Patricio per il vantaggio dell’Inter. Il castello di carte romanista a questo punto è saltato e Foti fa entrare Belotti ed Aouar per tentare un salvataggio in extremis della partita, ma Inzaghi non sta di certo a guardare e chiama Carlos Augusto e De Vrij a protezione del risultato. La Roma ora prova a costruire qualcosina, ma dopo una partita col freno tirato è difficile poi accelerare di botto senza prima metabolizzare un po’ le cose. Entra anche Azmoun all’89’, ma l’occasione per segnare la trova invece sull’altro fronte Carlos Augusto, che fa partire un gran tiro dalla distanza, che però si stampa sulla traversa. Si resta dunque sull’1-0 e si gioca fino al 95′, ma di fatto l’unico tentativo dei giallorossi per acchiappare il pari in extremis arriva al 94′ con una botta da fuori di Cristante, col pallone che termina abbondantemente alto. Finisce con la vittoria interista, per la Roma invece solo il rammarico di un’impresa difensiva rimasta incompiuta…

 

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.