Foto IPP/Roberto Ramaccia

La Roma di Mourinho perde per 3-2 il derby di andata ed incappa così nella sua seconda sconfitta in 3 partite. Tuttavia, al di là del k.o. contro i cugini della Lazio (che comunque brucia…), stavolta non riusciamo ad essere duri con i giallorossi: la squadra di Mou, dopo lo sbandamento iniziale con il doppio svantaggio nei primi 20 minuti, ha saputo infatti rientrare in partita più e più volte, recuperando anche dal secondo contraccolpo del momentaneo 3-1 e sfiorando a più riprese anche il goal del possibile 3-3. Insomma, se questa è una squadra in difficoltà, avercene di problemi così… C’è poi da rimarcare anche la prestazione non esattamente all’altezza dell’arbitro Guida, che al 19′ nega un rigore netto alla Roma, peccato per lui che sulll’immediata ripartenza della Lazio arrivi anche il goal del raddoppio biancoceleste ad ingigantire oltremodo la sua svista ed a far infuriare i romanisti… Per cui, al netto degli episodi di gioco, è sì giusto dare onore e merito alla squadra di Sarri, capace di mettere in difficoltà i giallorossi e di vincere il suo primo derby, ma bisogna poi anche levarsi il cappello davanti alla squadra di Josè, che sta assumendo sempre più il carattere del suo condottiero.
Per il 150° derby nella storia della serie A, Mourinho deve rinunciare a capitan Pellegrini, fermato dal giudice sportivo: ecco dunque spazio sulla trequarti ad El Shaarawy, mentre l’altra novità di giornata è data dal ritorno in campo di Viña sulla fascia sinistra. Nella Lazio Maurizio Sarri schiera invece il suo 4-3-3 con Marusic sulla corsia di destra, mentre in avanti il trio è composto da Felipe Anderson, Immobile e Pedro, ex al veleno in questo suo strano primo derby a maglia invertita.

PRIMO TEMPO – La stracittadina della Capitale prende il via su ritmi sostenutissimi ed è la Lazio ”padrona di casa” a impostare il suo giro palla. Al primo vero affondo la squadra di Sarri passa subito in vantaggio: al 10′ Felipe Anderson crossa dalla destra per la testa perentoria di Milinkovic-Savic, col centrocampista bravo a svettare ed a bruciare sul tempo tanto gli svagati centrali della Roma, quanto Rui Patricio, che prova ad uscire alla disperata su di lui, ma senza risultati. Uno a zero e palla al centro, la Roma non batte ciglio e prova a rispondere subito, mostrando i denti all’avversaria: al quarto d’ora Cristante su angolo manda alto. Trascorrono quattro minuti e la compagine giallorossa torna a farsi vedere in avanti, Zaniolo finisce giù in area di rigore, travolto da dietro da Hysaj, per Guida però incredibilmente non c’è nulla di irregolare e la Lazio allora ne approfitta per prendere in controtempo la Roma e per ribaltare immediatamente il fronte, Immobile punta la trequarti avversaria e scarica poi a destra per il colpevolmente liberissimo Pedro, tiro immediato dello spagnolo ex giallorosso e palla nell’angolino per il raddoppio biancoceleste. La Roma a questo punto va su tutte le furie, Mourinho in primis, ma si gioca senza che il Var smentisca l’operato del direttore di gara. La Roma prova allora a reagire anche dopo questo secondo schiaffo ed al 26′ Abraham manda al tiro Veretout, gran botta del transalpino e Reina si salva in calcio d’angolo. Dal corner sbuca poi Zaniolo e colpisce il palo, prima che Reina intervenga nuovamente per tenere a galla i suoi. La Lazio, forte del doppio vantaggio, può dalla sua giocarsi la carta del contropiede ed Immobile prova a partire, ma la sua conclusione finisce fuori (37′). Un minuto dopo è invece El Shaarawy a sprecare tutto nell’altra area. Nel finire del tempo sale intanto l’intensità della spinta romanista ed al 41′ è Acerbi a metterci una pezza, deviando in angolo un tiro velenoso di Mkhitaryan. Dalla bandierina va Veretout e stavolta sbuca la testa di Ibañez, bravissimo a colpire in diagonale sul 2° palo per il 2-1 che rimette in carreggiata la Roma.

SECONDO TEMPO – Ci si attende a questo punto una partenza a spron battuto della Roma, ed invece la prima grossa palla-goal è biancoceleste: Milinkovic-Savic fa una bella sponda di testa per Immobile e la Scarpa d’Oro 2020 da ottima posizione fallisce però incredibilmente, tirando fuori. La Roma prova allora a rispondere ancora da calcio piazzato, dalla bandierina va Zaniolo ed il ricercato numero 1 è ancora una volta Ibañez, ma il brasiliano stavolta non inquadra la porta. Calano intanto inevitabilmente i ritmi di gioco, dopo quasi un’ora di grande intensità da ambo le parti. Ci pensa allora la squadra di Sarri a suonare la fine della ricreazione al 63′: in azione di contropiede, Immobile serve in profondità Felipe Anderson, che si beve in dribbling Mancini e Rui Patricio e firma così il 3-1. A questo punto della sfida servono energie fresche: ecco allora dentro Shomurodov ed Akpa-Akpro, che va a rilevare uno scontento e polemico Luis Alberto. Proprio l’ivoriano appena entrato si rende subito protagonista, seppur in negativo per i suoi: Zaniolo è in area e si prepara a calciare verso la porta, ma viene toccato sul ginocchio proprio da Akpa-Akpro e Guida assegna il penalty alla squadra di Mourinho, tra le proteste vibranti di Immobile. Dal dischetto va lo specialista Veretout, che fa 3-2 al 69′. A questo punto mancano una ventina di minuti alla fine e la Roma vede la possibilità di raggiungere almeno il pari: Mkhitaryan ci prova in azione personale, ma il suo tiro finisce a lato (71′); quindi si accende Zaniolo, che ottiene l’uno-due da Abraham e poi da posizione defilata calcia in porta sul 2° palo, trovando però sulla sua strada un grandissimo Reina, che vola e salva la Lazio. Ma non è finita, perchè tre minuti dopo ancora Zaniolo dà il là all’azione con la cooperazione di Abraham e Mkhitaryan, ma il tiro dell’armeno non è dei migliori. La Lazio inizia a sentire odore di bruciato, così al 79′ prova a chiudere definitivamente la partita con Immobile, ma Rui Patricio respinge. Si entra intanto negli ultimi 10 minuti con la Roma alla ricerca del goal: Carles Perez (entrato al posto dell’acciaccato Zaniolo) serve una grandissima palla per l’accorrente Shomurodov, ma Reina respinge il tiro dell’uzbeko. Ai -7 dal 90′ è invece la Lazio ad avere una ghiottissima occasione per chiudere anticipatamente tutti i giochi, ma Immobile è davvero affamato e ”si divora” il goal del possibile 4-2, dopo un bel tocco di Felipe Anderson. Si accendono poi nel finale anche gli animi in campo e di gioco vero e proprio negli ultimissimi minuti se ne vede poco, fatta salva una combinazione tra Milinkovic-Savic ed Akpa-Akpro, sventata senza troppi problemi da Rui Patricio. Il derby della Capitale finisce 3-2, al termine di una gara vibrante ed incerta. Una cosa invece è certa: quest’anno nella lotta per i posti che contano ci saranno anche le romane…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.