La Roma perde in casa con un nettissimo 3-0 contro l’Inter di Inzaghi ed incassa così la sua settima sconfitta in 16 partite di campionato, non esattamente un bilancio esaltante, stando alle attese dei tifosi. Tuttavia non era certo stasera che la squadra di Mou doveva riscattarsi, alle prese com’era con tantissime assenze. Diciamoci la verità: alla luce del divario attuale tra i Campioni d’Italia ed i giallorossi rattoppati di stasera, il massimo che si poteva sperare in casa giallorossa era probabilmente un pareggio, oppure una vittoria fortunosa e dovuta più a qualche episodio favorevole, che non ad un piano tattico collaudato. Niente di tutto questo è invece avvenuto, con l’Inter che ha maramaldeggiato dal primo all’ultimo minuto sul prato dell’Olimpico, con due goal nei primi 24 minuti di gioco firmati da Calhanoglu e dal grande ex Edin Dzeko, e col goal del tris finale messo a segno da Dumfries al 39′. Al di là dei molti meriti degli ospiti, va poi detto che la Roma ci ha messo anche del suo per rendersi vulnerabile, non rispondendo praticamente mai colpo su colpo agli attacchi dei rivali, e portando un solo vero tiro verso la porta di Handanovic per tutti i 90 minuti.
Per la gara contro la sua ex squadra, Mou deve fare i conti con moltissime assenze e manda in campo un 3-5-2 di vera emergenza, con Smalling a guidare una difesa a 3 con Mancini e Kumbulla, mentre  sulle fasce di centrocampo ci sono Viña a sinistra ed Ibañez a destra. In mezzo la cerniera è composta invece da Mkhitaryan, Cristante e Veretout, con davanti la coppia Zaniolo-Shomurodov. Stesso modulo speculare anche per la squadra di Inzaghi, con Dumfries e Perisic a presidiare le fasce laterali, mentre davanti ci sono l’ex romanista Dzeko e l’ex laziale Correa, con Lautaro che rimane invece seduto in panchina.

PRIMO TEMPO – Fin dal fischio d’inizio di Di Bello è l’Inter a prendere in mano il match. Al primo vero affondo i nerazzurri trovano subito il goal, grazie ad una evidente ”papera” di Rui Patricio: è il quarto d’ora di gara, Calhanoglu dalla bandierina del corner fa partire un tiro-cross insidioso sul primo palo, il pallone passa in mezzo a varie maglie ed è indirizzato al portiere della Roma, che pero’ interviene in modo goffo, facendoselo passare tra le gambe e regalando così ai nerazzurri un insperato vantaggio. La squadra di Mourinho non accenna repliche, ed allora è ancora l’Inter a spingere sull’acceleratore con Edin Dzeko, la cui conclusione termina però larga. Il centrocampo della Roma sostanzialmente è come se non ci fosse, ed allora per i nerazzurri è un gioco da ragazzi imporre il proprio dominio. Ed infatti, puntuale, al 24′ ecco arrivare già il goal del raddoppio: stavolta la manovra si sviluppa in modo organico tra i componenti nerazzurri, con Calhanoglu che capitalizza il tutto servendo un bel pallone a centro area per Edin e l’ex bomber romanista è prontissimo nel battere a rete per lo 0-2. C’è solo la squadra meneghina in campo, con i giallorossi che riescono solo a limitare parzialmente le folate avversarie. Poco prima della mezz’ora nuovo corner per i nerazzurri e nuova palla insidiosa direttamente verso Rui Patricio, ma stavolta il portoghese respinge ed allontana la minaccia. Trascorre quindi un solo minuto di gioco ed i milanesi vanno già vicinissimi anche alla terza rete: Correa si accende e serve una bella palla in verticale per Dzeko, che calcia in diagonale, ma Rui Patricio para in due tempi e tiene in partita la Roma. Edin ci riprova poi anche di testa, ma manda fuori di pochissimo. Al 32′ poi una improvvisa fiammata della Roma: Mkhitaryan conclude col destro una bella azione di squadra, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner sbuca poi Zaniolo, ma Handanovic para con disarmante facilità. Nonostante non si possa parlare di un vero e proprio forcing, questo resta il miglior momento della Roma di tutto il primo tempo: al 37′ Mancini va sul fondo e la mette in mezzo, la difesa gli sporca il cross, Viña la raccoglie e calcia, ma Dumfries fa muro e salva i suoi. Occasione mancata da una parte, occasione concretizzata dall’altra: al 39′ Bastoni fa partire un traversone dalla sinistra, Dumfries sbuca dall’altra parte e ci arriva di testa, palla in rete e 3-0 dell’Inter all’Olimpico in neanche 40 minuti di gioco. La Roma a questo punto prova a reagire con Zaniolo nel cuore dell’area, ma la difesa fa muro e Perisic chiude tutto. Il primo tempo si chiude su una frizione tra Calhanoglu e Cristante, Di Bello calma gli animi.

SECONDO TEMPO – Non cambia assolutamente l’inerzia dl match nei secondi 45′, con l’Inter a farla da padrona in mezzo al campo. Allo scoccare dell’ora di gioco poi Inzaghi punta sull’effetto-Cile per blindare il risultato: dentro Vidal e Sanchez per Barella e Correa. Mou, quasi a sottolineare la differenza tra i due organici, toglie Kumbulla ed inserisce Bove. E siccome i guai non vengono mai da soli, con la Roma sotto di 3 reti, Mancini trova il modo di farsi ammonire e salterà la prossima gara contro lo Spezia. Al 66′ Dzeko prova a mandare in porta Vidal, ma l’ex Juve non riesce a calciare. Scena simile nell’altra area 6 minuti dopo: Shomurodov gioca bene di sponda per l’accorrente Mkhitaryan, ma l’armeno calcia malissimo ed il pallone si perde tra le stelle. Con l’Inter in completo dominio della situazione, nell’ultimo quarto d’ora scatta poi l’ora di Vecino: gli lascia il posto Dzeko, che esce tra i fischi dell’Olimpico. La gara sembra destinata a questo punto ad un lento ed inesorabile declino, ma a svegliare tutti ci pensa Zaniolo: all’82’ il golden boy del calcio italiano dà a tutto lo stadio l’illusione del goal, con un tiro secco e potente che va a smuovere la rete della porta, ma purtroppo per lui solo dal suo lato esterno… E’ di fatto l’unico vero guizzo romanista in una partita nata male e proseguita anche peggio. Prima del fischio finale di Di Bello c’è però ancora il tempo di vedere un colpo di testa fuori di Perisic su invito di Dumfries, e per assistere al debutto in A di Volpato, che al 91′ va a rilevare uno stanco Veretout. Finisce col tris dell’Inter ai danni di una Roma troppo rinunciataria e dalla scarsa personalità. Il lavoro di JM è ancora lungo…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.