Ennesima sconfitta della Roma in uno scontro diretto: stavolta a banchettare è il Milan, con la squadra di Pioli che espugna l’Olimpico per 2-1 e si rilancia nella corsa-scudetto, a 4 punti dall’Inter capolista. La Roma subisce fin da subito i veloci fraseggi dei rossoneri e nei primi 20 minuti rischia tantissimo, riuscendo però a reggere, anche con un pò di fortuna. Poi, sul finire del primo tempo, un rigore assegnato al Var consente al Milan di andare in vantaggio con Kessie. I giallorossi non si sono comunque persi d’animo e Veretout in apertura di ripresa ha rimesso momentaneamente le cose a posto, prima del bel goal-vittoria di Rebic che rilancia i rossoneri e fa invece scendere al 5° posto la Roma, momentaneamente fuori dalla zona-Champions.
Per la sfida dell’Olimpico Fonseca rilancia il suo 3-4-2-1 con Fazio tra i 3 di difesa, mentre Karsdorp torna a fare l’esterno di centrocampo, con Spinazzola dall’altra parte. e la coppia Villar-Veretout in mezzo. Sulla trequarti poi ci sono i soliti Pellegrini e Mkhitaryan, alle spalle di Borja Mayoral. Nei rossoneri, Pioli nel suo 4-2-3-1 punta su Tomori in difesa, al fianco dell’ex romanista Kjaer. Per quanto riguarda invece l’attacco, ci sono Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic alle spalle di Ibrahimovic.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Guida, con le due squadre che partono fortissimo: già nel primo minuto di gioco ci sono subito due possibili palle-goal, una per parte. Poi al 3′ Ibrahimovic calcia in porta e Pau Lopez alza in angolo. Dal corner, lo stesso portiere giallorosso esce ad anticipare Tomori ed il pallone arriva sui piedi di Ibra, che calcia, trovando il salvataggio sulla linea di Mancini, la palla arriva sui piedi di Tomori che la infila in rete, ma il difensore di proprietà del Chelsea è in palese offside e Guida annulla. Non contenta di questa partenza thrilling, la Roma ci mette anche del suo, con Pau Lopez che controlla male un retropassaggio di Fazio e si fa così soffiare palla da Ibrahimovic, appostato in agguato, il tiro dello svedese viene poi respinto in un primo momento da Pau, mentre sul secondo tentativo di tacco il tiro dell’attaccante esce di un soffio a lato. La squadra di Fonseca patisce la foga agonistica del Milan e finisce spesso per prendere l’infilata: al 9′ Villar perde palla in fase di impostazione, Kessie serve subito in profondità Rebic, che la tocca poi per Ibra e lo svedese infila in rete, ma Guida annulla ancora il vantaggio rossonero, sempre per offside, questa volta dello stesso Ibrahimovic. Il forcing spinto degli ospiti porta poi Theo Hernandez a penetrare minaccioso ed a puntare l’area avversaria, prima dell’intervento di Veretout che sparacchia via il pallone. Non è però ancora il momento di rilassarsi per la Roma, con la squadra di Pioli che continua a martellare alla ricerca spasmodica del goal: al 14′ ci provano sia Ibrahimovic, che Kessie, ma la difesa romanista, seppure in evidente affanno, riesce a sfangarla. Trascorrono poi tre minuti ed è Rebic a mettere alla prova le coronarie dei tifosi romanisti: l’ex viola calcia da fuori e Pau Lopez in tuffo si salva, mandando in calcio d’angolo. Dal corner sbuca poi la testa di Ibra, ma la palla finisce alta e la Roma può finalmente respirare. Dopo i primi 20 minuti vissuti assai pericolosamente, inizia quindi lentamente ad uscire anche la squadra capitolina: Mayoral fa da sponda per Veretout ed il francese chiama all’intervento Donnarumma. E’ però una piccola fiammella che si accende in mezzo al diluvio di azioni rossonere. Il Milan torna poi ad un passo dal goal al 27′ con Kjaer, che su angolo va vicinissimo al proverbiale goal dell’ex, se non fosse che il colpo di testa del danese va invece a sbattere contro la traversa, graziando così la Roma. Nel turbine di continue occasioni di goal, un minuto dopo è invece la Roma ad andare vicinissima alla rete dell’1-0: su azione d’angolo, Mancini di testa serve Mkhitaryan, che sempre di testa la infila in rete alle spalle di Donnarumma, ma l’arbitro interviene ed annulla tutto perchè Mancini, nella sua elevazione, ha commesso fallo su Kjaer. Si resta dunque sullo 0-0 di partenza, un risultato quanto mai menzognero, visto quanto avvenuto in campo, ma tant’è. A rendere poi il punteggio a reti bianche quasi paradossale ci pensa anche Rebic: il croato fa partire una gran botta col suo sinistro e Pau Lopez risponde da campione, con una bella respinta d’istinto in calcio d’angolo. Lo spagnolo deve però tenere ancora viva l’attenzione, perchè due minuti dopo è chiamato nuovamente ad un altro intervento, questa volta su Saelemaekers. Sull’altro fronte tocca invece a Tomori e Tonali fare gli straordinari ed arginare Pellegrini, servito molto bene in area da Mkhitaryan e murato al tiro dai due avversari, che per l’occasione si sostituiscono a Donnarumma. Al 38′ poi ancora Roma all’attacco, Karsdorp serve molto bene Mkhitaryan e l’armeno tenta con un colpo sotto di ”uccellare” Donnarumma, ma il numero 77 colpisce male e manca così la porta, sprecando una ghiotta occasione per segnare. Ci si può dire a questo punto ampiamente soddisfatti per quanto visto nel primo tempo tra goal annullati, una traversa e numerose palle-goal, ed invece al 42′ ecco la prima svolta del match: Fazio tocca Calabria in prossimità della linea dell’area di rigore e Guida inizialmente decide di far giocare, salvo poi tornare sui suoi passi su sollecitazione del Var ed assegnare il penalty al Milan, tra le proteste vibranti di Fazio e di Fonseca, ammoniti dallo stesso direttore di gara. Dal dischetto va Kessie e di precisione firma il vantaggio rossonero. Il primo tempo si chiude con un tentativo di Karsdorp, fermato in calcio d’angolo.

SECONDO TEMPO – Pioli decide di giocarsi la ripresa con Diaz al posto di Calhanoglu. La seconda frazione di gioco dà subito l’impressione di non voler essere assolutamente da meno rispetto alla prima. Ed ecco allora già la prima penetrazione di Theo Hernandez, col francese che entra tra le linee giallorosse come un coltello nel burro caldo, prima di calciare fuori il suo sinistro. Al 50′ poi la partita gira ancora: Spinazzola serve Veretout ed il francese sfondera un grandissimo tiro, col pallone che va ad infilarsi imparabile per l’1-1 della Roma. Lo stesso tuttofare giallorosso quattro minuti dopo potrebbe poi essere addirittura letale per il Milan con un 1-2 micidiale, stavolta nel cuore dell’area avversaria, ma l’ex viola anzichè tirare preferisce cercare un assist per Mayoral, assist che però non riesce, permettendo di fatto un recupero provvidenziale ed insperato ai difensori rossoneri. Negli ospiti intanto esce Ibrahimovic, al suo posto Leao. Per trovare la via del goal al Milan comunque serve anche molto meno, visto che la Roma stasera è in veste di regali: al 58′ Pau Lopez sbaglia il rinvio, Calabria intercetta il pallone ed innesca subito Saelemaekers, che a sua volta serve Rebic, movimento dell’attaccante ad eludere la marcatura di Mancini e tiro ad incrociare sul 2° palo col sinistro, imparabile per Pau. Milan dunque di nuovo avanti, Fonseca a questo punto toglie Fazio ed inserisce Bruno Peres. nel tentativo di dare maggiore spinta ai suoi. I maggiori pericoli tuttavia continuano ad arrivare dalle parti di Pau Lopez, costretto ad intervenire in uscita bassa su uno scatenato Rebic. Nella Roma ci prova invece Mkhitaryan, ma stasera l’ex Dortmund ha le polveri bagnate. Nè va meglio a Pellegrini, che ci prova di testa su cross di Peres, ma senza dare pericolosità. Ci sono poi dei problemi fisici per Rebic e Pioli lo sostituisce con Krunic. Al di là degli interpreti, è comunque sempre la squadra meneghina a dettare i tempi di gioco e ad accendere il match. Al 69′ Leao se ne va via con un numero e calcia col destro, chiamando Pau Lopez all’intervento. Sull’altro fronte, Mayoral prova a dare un senso alla sua serata, fatta di attesa di palloni giocabili ma, al di là di finire in fuorigioco, l’attaccante non riesce a fare molto. Per i 20 minuti finali Fonseca allora inserisce anche l’ex milanista El Shaarawy, nel tentativo di pareggiare. L’occasione più grande capita a Mkhitaryan due minuti dopo, con l’armeno che si gira bene, ma poi col sinistro calcia alto. Ci prova quindi anche Bruno Peres di testa, ma Donnarumma para. Se c’è però una squadra che in questa fase va davvero ad un passo dal goal, quella è ancora il Milan: su calcio di punizione, Hernandez pennella per Tomori e Pau Lopez tiene a galla la Roma con un bell’intervento in tuffo. Si entra così negli ultimi 10 minuti di gara e Fonseca per il forcing finale vuole giocatori freschi: ecco allora anche Pedro e Diawara per Mayoral e Veretout. Mkhitaryan finisce giù in area dopo un contatto da corpo a corpo con Theo Hernandez, l’arbitro fischia una punizione per il Milan, tra le proteste animate dell’armeno, che invocava il rigore. Sull’altro fronte Krunic vede poi Pau lontano dai pali e prova a beffarlo con una conclusione da centrocampo, ma l’ex Betis evita la figuraccia e si salva in angolo. Per le barricate finali entrano nel Milan Castillejo e Meitè. Ma ormai la partita ha già scritto i suoi verdetti e l’ultima emozione se la riserva per il 94′, con gli ultimi assalti all’arma bianca della Roma: Pedro viene però murato dalla difesa, mentre sul tiro di Mkhitaryan ci pensa Donnarumma a scrivere la parola ”Fine”. E Fonseca si augura ora che il cartello ”The End” non scenda ora anche sulle ambizioni d’alta classifica della sua Roma…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.