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Dopo la sconfitta col Milan, la Roma cade ancora, stavolta per 3-2 sotto i colpi dell’ottimo Venezia di Zanetti. E’ stata una Roma dai due volti quella del Penzo: i giallorossi hanno infatti messo in bella evidenza tanto i loro punti di forza, quanto i loro limiti difensivi. Ne è uscita fuori una gara vibrante, con 5 reti, un palo, una traversa e due rigori, il primo dei quali, in favore della Roma, rigore lapalissiano e con Veretout già pronto sul dischetto, è stato poi annullato, dopo una grande riflessione dal Var, che è andata a rivedere a ritroso tutta l’azione, mentre il secondo, che ha di fatto spianato la strada alla vittoria del Venezia, è stato invece convalidato in tutta fretta quando invece sarebbe sì stata necessaria un bel po’ di cautela in più. Ma andiamo con ordine…

Per la gara in laguna Mourinho cambia l’assetto tattico della sua Roma e passa al 3-4-1-2, con l’inserimento di Kumbulla al centro della difesa e con Karsdorp che sale a centrocampo, mentre dall’altra parte a sinistra c’è El Shaarawy. in avanti spazio poi al rientro di Pellegrini, a supporto del tandem offensivo Abraham-Shomurodov. Gli arancioneroverdi se la giocano invece col 4-3-2-1, con Aramu e Kiyine a supporto di Okereke.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Aureliano (a proposito: arbitraggio assolutamente non da serie A…) ed al primissimo affondo la Roma è già sotto: Aramu calcia una punizione dalla trequarti sinistra ed in mezzo sbuca Caldara, bravo e tempestivo nell’anticipare i difensori della Roma e nell’infilare sul primo palo la rete dell’1-0 al 3° minuto. La squadra di Mou reagisce subito ed al 7′ Abraham finisce giù in area travolto da Haps: sembra a tutti gli effetti un calcio di rigore per i giallorossi, ma Aureliano, dopo aver già fatto posizionare la palla sul dischetto per l’esecuzione di Veretout, quando ormai sembra tutto pronto per il penalty, torna invece sui suoi passi su segnalazione del Var ed annulla il tutto per un fuorigioco millimetrico di Pellegrini accaduto assai ben prima del contatto finito sotto la lente del Var. Si rimane dunque sull’1-0 per il Venezia. L’episodio fortunato dà nuova linfa ai padroni di casa, che tornano all’attacco con Okereke, destro fuori al termine di un’azione di contropiede. La Roma intanto inizia a cingere d’assedio l’area avversaria, al 18′ bel triangolo tra Abraham ed El Shaarawy, con Ceccaroni che all’ultimo devìa in angolo la conclusione dell’inglese. Un minuto dopo tocca poi a Shomurodov sfiorare il pari, con un sinistro a fior di palo che esce di un soffio. Al 27′ nuovo attacco arrembante dei capitolini, Abraham colpisce l’ennesimo palo della sua stagione sfortunata, El Shaarawy vede la sua ribattuta respinta dal muro difensivo e Veretout conclude l’azione sparando alto. Un minuto dopo ancora El Shaarawy nel vivo del gioco, il Faraone stavolta finisce giù in area, ma Aureliano fa giocare. El Shaarawy e Pellegrini continuano poi ad assaltare la porta di Romero, ma l’ex portiere della Samp fa buona guardia. Se in fase offensiva la squadra di Mourinho sa il fatto suo, non si può invece dire la stessa cosa sul piano difensivo: ogni volta che è il Venezia ad attaccare, sono dolori. Al 36′ Okereke supera Kumbulla in velocità e calcia col destro, col pallone che esce fuori di pochissimo. Un minuto dopo ancora lagunari pericolosi, Kiyine conclude una bellissima azione di squadra, ma il suo tiro finisce comodo tra le braccia di Rui Patricio. Per non correre ulteriori rischi, nel finale la Roma decide allora di giocare ad una porta. E dopo l’ennesima decisione dubbia di Aureliano, che sorvola su un atterramento in area di Abraham da parte di Ceccaroni, al minuto 43 la Roma trova il meritato pari: El Shaarawy crossa dalla sinistra, Abraham svetta di testa, Romero respinge come puo’ e Shomurodov è lì, pronto al tap-in che vale l’1-1. La squadra giallorossa si gasa e. nell’ultimo dei due minuti di recupero concessi dall’arbitro, trova anche il goal del sorpasso: stavolta i ruoli si invertono, con Shomurodov a crossare e Tammy a segnare di fisico e di tecnica, con Abraham che riceve a centro area, stoppa di petto, resiste fisicamente al ritorno di Ceccaroni e mette in rete per l’1-2.

SECONDO TEMPO – Paolo Zanetti si gioca la ripresa con Sigurdsson al posto di Crnigoj. Il primo lampo della ripresa è ancora della Roma, con Shomurodov che vede negarsi il goal del tris solo da un salvataggio prodigioso in acrobazia sulla linea di porta da parte di Haps. La squadra capitolina continua poi ad attaccare costantemente la porta avversaria, El Shaarawy da ottima posizione spreca però malamente, calciando centrale. Sull’altro fronte l’unico che invece lotta è Aramu, che prova con due spioventi velenosi a creare insidie, ma predica nel deserto. Per cercare il pari allora meglio manovre organizzate: Kiyine va all’1-2 con Busio e conclude poi a lato di poco. Senza che la Roma abbia faticato chissà quanto a contenere i padroni di casa, si arriva quindi all’episodio-clou della giornata: al 65′ Caldara e Cristante si toccano leggermente in area in uno dei tantissimi contatti che avvengono solitamente dentro le aree di rigore, ma Aureliano no ha dubbi ed indica con sorprendente sicurezza il dischetto, assegnando dunque il penalty a Venezia, decisione poi avallata in pochissimi istanti dal ”solertissimo” Var: dagli 11 metri Aramu spiazza Rui Patricio e fa 2-2. Mourinho a questo punto inserisce Carles Perez. La Roma riprende a spingere e proprio lo spagnolo appena entrato ha la palla per riportare avanti i suoi, ma temporeggia troppo dopo un’uscita a valanga di Romero su Abraham e l’occasione sfuma. Zanetti corre ai ripari ed inserisce Modolo. Intanto Romero prova a tenere su la baracca, salvando prima su El Shaarawy e poi anche su Karsdorp. Al 73′ altra palla goal gigante per la Roma, Pellegrini manda al tiro Abraham e la palla esce di pochissimo. Goal sbagliato, goal subìto, in azione di rimessa Okereke parte sul filo del fuorigioco ed in totale solitudine, a tu per tu con Rui Patricio, infila in rete il 3-2 del controsorpasso veneto al 74′. A questo punto i due tecnici si affidano alle panchine: Mou sceglie Zaniolo, Borja Mayoral e Zalewski, mentre Zanetti si copre con Ebuehi e Tessmann. Il nuovo assetto nell’immediato sembra premiare i lagunari, con Rui Patricio che su due corner compie due grandissimi interventi su Modolo ed Okereke, tenendo a galla i suoi. Al 90′ poi Haps serve una grandissima palla al neo entrato Henry, che colpisce la traversa. Si entra così negli ultimi 5 minuti di un match che ha ancora tante cose da dire, e sono tutte a tinte giallorosse: al 91′ Cristante colpisce da posizione ravvicinata e vede il suo tiro deviato in angolo; un minuto dopo Pellegrini cerca la testa di Borja Mayoral, ma il suo spiovente è troppo forte; infine, al 94′, Carles Perez ha sui piedi la palla del 3-3, ma il suo tiro ravvicinato viene deviato all’ultimo in modo decisivo da Busio e la palla finisce di poco alta, condannando la Roma alla sua quinta sconfitta in campionato.

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.