La Roma di Mourinho ritrova il sorriso grazie all’ultimo arrivato: è infatti solo grazie alla prima doppietta in serie A del diciottenne Felix Afena-Gyan nell’ultimo scampolo di gara che la squadra giallorossa è riuscita a sbloccare nel finale la partita del Marassi, col Genoa tutto arroccato in difesa e con la Roma che ad un certo punto sembrava quasi rassegnata allo 0-0 di partenza. Ad un certo punto però Mou, stufo del possesso palla stantìo dei suoi, piuttosto che puntare su Zaniolo, ha scelto proprio lui, Felix, classe 2003, alla terza apparizione con la Roma, ed il giovane ha ripagato appieno il mister: doppietta in 13 minuti, con due reti che hanno messo in mostra tutto il repertorio del ghanese. Particolarmente bello poi il goal del raddoppio, con una parabola ad effetto dalla lunga distanza, che ha battuto un portiere esperto come Sirigu. A Genova è nata dunque una nuova stellina per i giallorossi, aspettando che anche i senatori ritrovino lo smalto dei giorni migliori. Per il gioco, meglio invece ripassare più tardi…

Per il tredicesimo turno di campionato Mou conferma il 3-4-1-2 già visto a Venezia, con Kumbulla a guidare il reparto arretrato, mentre Karsdorp ed El Shaarawy vanno a presidiare le fasce laterali, con Pellegrini che per l’occasione arretra in mezzo, per sostituire l’assenza di Cristante. Sulla trequarti poi c’è spazio al centro per Mkhitaryan, con davanti il tandem composto da Abraham e dall’ex genoano Shomurodov. Sull’altro fronte c’è invece l’esordio assoluto di Shevchenko sulla panchina del Grifone: Sheva vara per l’occasione un 3-5-2 molto denso e difensivo, con i soli Pandev ed Ekuban a cercare di creare insidie a Rui Patricio.

PRIMO TEMPO – Al fischio d’inizio di Irrati è la Roma a prendere subito in mano le sorti del match, al 4′ Veretout crossa dalla trequarti per la testa di Shomurodov, ma l’uzbeko non inquadra la porta. La squadra di Mou continua poi a tenere saldamente in mano il timone delle operazioni ed al 14′ Mkhitaryan gonfia anche la rete avversaria con una sassata, ma Irrati con decisione e senza tentennamenti annulla la rete per un tocco col braccio di Abraham, la cui ”colpa” è quella di trovarsi sulla traiettoria del bolide dell’armeno. Si resta dunque sullo 0-0, ma l’episodio sfortunato condiziona in qualche modo l’umore dei romanisti, che da questo momento in poi di fatto rallentano l’intensità del gioco offensivo, facilitando e di molto il compito ai difensori rossoblù. L’unico tentativo velleitario dei capitolini è tutto in un tiro debole di Shomurodov, parato facilmente da Sirigu. Non che sull’altro fronte la squadra di Sheva faccia di più, eh: l’unico tiro in porta dei padroni di casa nel primo tempo arriva al 24′ con Ekuban, ma Rui Patricio para con una facilità disarmante la conclusione debole dell’attaccante. L’ultimo lampo di un primo tempo non trascendentale arriva poi al 29′: è ”l’azione degli ex”, con El Shaarawy che va via in contropiede e serve poi un gran pallone a centro area a Shomurodov, ma l’uzbeko, forse in preda all’emozione, sbaglia clamorosamente e spreca tutto, sparando altissimo.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre sotto una pioggia torrenziale, ma per fortuna il terreno di gioco regge bene la botta e la fluidità del gioco non ne risente. Il primo lampo è della Roma, Abraham serve Mkhitaryan, che si libera bene al tiro, ma poi calcia alto col suo sinistro. La squadra di Mou vuole inaugurare al meglio la sua nuova terza maglia, ma il Genoa ha bisogno come il pane di punti per dare ossigeno alla sua classifica asfittica, e così la squadra di casa si difende in undici, rendendo sempre più arduo il compito ai capitolini. I ritmi, tutt’altro che sostenuti, si abbassano ulteriormente ed a risentirne è naturalemente lo spettacolo. Per perfezionare ulteriormente l’arrocco, Shevchenko dopo la prima ora di gioco leva anche una punta (Pandev) ed inserisce un altro centrocampista (Hernani). Per vedere un qualche sprazzo di occasione bisogna poi attendere il 69′ con Abraham che crossa e con Shomurodov e Pellegrini che temporeggiano troppo in area, vanificando di fatto tutto. Si entra così stancamente negli ultimi 20 minuti di gara con El Shaarawy che serve sulla corsa Mkhitaryan, ma il sinistro dell’ex Arsenal è ancora una volta alto. Con la squadra di Mou che trotterella, al 71′ il Genoa prova allora dal nulla a trovare anche il colpo gobbo: Vasquez crossa dalla sinistra per Sturaro e Rui Patricio salva la Roma dalla beffa, con l’aiuto prezioso in copertura di un generoso El Shaarawy. L’episodio riaccende le polveri della squadra di Mou e tre minuti dopo Abraham, ancora in veste di assistman, crossa per Mkhitaryan, il cui tiro sfila però a lato con la decisiva deviazione di Cambiaso. Si entra così nell’ultimo quarto d’ora del match e Mourinho decide di affidarsi all’estro ed all’imprevedibilità di Felix Afena-Gyan, col ghanese che rileva uno stanco Shomurodov. Ed Afena-Gyan entra subito nel vivo del gioco: al 78′ serve già un bel pallone ad Abraham, ma la conclusione di Tammy è debole e Sirigu para; poi però all’82’ la musica cambia, Mkhitaryan va via centralmente alla sua maniera, palla sulla destra per Afena e tiro secco di prima intenzione del classe 2003, col pallone ad incrociare sul 2° palo per il vantaggio della Roma. A questo punto Shevchenko tenta il tutto per tutto ed inserisce Ghiglione, Bianchi, Galdames e Buksa, mentre Mou si limita a sostituire l’acciaccato Kumbulla col rientrante Smalling. Gli assalti del Genoa tuttavia non arrivano e la Roma sembra tenere saldamente in mano la partita. Si entra così negli ultimi 4 minuti di recupero, Rovella prova a servire in profondità Ekuban, che però non aggancia e Rui Patricio è reattivo e pronto a chiudere. Al 92′ Mourinho manda poi un altro messaggio ai suoi, inserendo un altro prodotto della Primavera (Bove) al posto di qualche senatore (vedere alla voce ”Diawara”…). Ed al minuto 94′ la Primavera romanista risponde ancora presente: Afena-Gyan supera in agilità un avversario e fa partire poi un gran tiro a giro dalla distanza che vale lo 0-2 finale. Grazie a questa vittoria la Roma balza in avanti, superando di un colpo Juventus, Fiorentina e Lazio e ripiombando al 5° posto della classifica. Aspettando il ritorno di Zaniolo ed il completo inserimento di Abraham…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.