E’ notte senza fine per la Roma di Paulo Fonseca: i giallorossi incappano infatti nella terza sconfitta in una settimana, incassando il 2-1 dal Napoli, dopo i k.o. con Milan ed Udinese. A volerla vedere male, continuando di questo passo la squadra capitolina rischia di finire addirittura fuori dalle Coppe Europee, col Napoli che grazie a questo successo ha agganciato proprio i romanisti al 5° posto e col Milan che ora insegue a 2 soli punti di distanza. A voler invece cercare la proverbiale lucina in fondo al tunnel, c’è da dire che la sconfitta odierna (la decima dall’inizio del campionato…) tra le ultime tre è quella più contenuta, contro un avversario di valore e per giunta con la squadra che è rimasta in campo per tutta la gara, seppure solo con l’intento di difendere. Inoltre, per quello che conta, almeno stavolta Paulo Fonseca ha provato ad invertire la tendenza, puntando su un altro assetto tattico, con la difesa a 3 ed un centrocampo più folto. Tuttavia, al di là delle buone intenzioni, il bottino rimediato è da incubo: urge un pronto cambio di passo dalle parti di Trigoria, uno scossone che riporti la Roma sulla terra e che faccia rimboccare le maniche ad una squadra sempre più sperduta ed incerta.
PRIMO TEMPO – Per la sfida del San Paolo, Fonseca sceglie un assetto nuovo col 3-4-2-1: davanti al rientrante Pau Lopez ci sono infatti ben tre centrali, con Mancini ed Ibañez ai lati di Smalling. A centrocampo poi larghi sulle fasce ci sono Zappacosta e Spinazzola, con Pellegrini e Veretout centrali. Davanti, Mkhitaryan e Kluivert hanno il compito di innescare Edin Dzeko. Nei padroni di casa Gattuso va invece sul sicuro col suo 4-3-3, con in difesa gli ex romanisti Mario Rui e Manolas e con davanti il trio Callejon-Milik-Insigne. La gara, diretta da Rocchi, inizia su ritmi insolitamente blandi, per poi accendersi improvvisamente al 12′: Fabian Ruiz si incunea in area e calcia, ma Pau Lopez da distanza ravvicinata respinge prontamente in calcio d’angolo. Due minuti dopo altra occasionissima per gli azzurri: da ottima posizione Zielinski calcia, Pau Lopez respinge alla grande in uscita ed Insigne prova il tap-in, ma lo spagnolo para ancora, salvando la Roma. Al 19′ prova poi ad uscire lentamente la squadra giallorossa, Zappacosta crossa per Mkhitaryan, che però non riesce a dare pericolosità al suo tiro e Meret para facile. Tocca poi a Pellegrini cercare la soluzione personale da fuori, ma il tiro del numero 7 viene smorzato dall’ex Manolas ed il pallone si perde sul lato. Che la situazione psichica in casa-Roma non sia comunque tranquilla lo si intuisce al 27′ quando un giocatore del valore e dell’esperienza di Smalling sbaglia completamente nell’impostare l’azione e regala palla al Napoli, con un cross di Callejon che viene poi però chiuso dallo stesso Smalling. Proprio il giocatore di proprietà del Manchester deve poi abbandonare la contesa al 29′ per un problema muscolare, al suo posto entra Fazio. Il Napoli cerca di approfittare della confusione romanista ed al 32′ Milik colpisce la traversa, mentre Callejon sulla ribattuta spreca tutto, mandando alto di testa a porta sguarnita. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo vede il Napoli costantemente all’attacco, con Demme e Milik che cercano la rete del vantaggio, ma il primo tentativo finisce fuori, mentre sul tiro del polacco è Pau Lopez a chiudere ogni varco. Al 41′ poi arriva un inatteso sussulto della Roma: Spinazzola e Zappacosta dalle fasce mettono palloni velenosi in mezzo e Pellegrini cerca il goal, ma calcia alto. Il primo tempo si chiiude su una conclusione da fuori di Zielinski, che si perde alta.
SECONDO TEMPO – Non ci sono cambi nell’intervallo ed allora si ricomincia col solito copione fin dall’inizio: già al 47′ Insigne fa partire uno spiovente velenoso dalla trequarti e Pau Lopez è costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo. Il Napoli ora attacca con continuità ed a ranghi compatti, tanto che alla Roma non resta che rimanere unita e fare le barricate al limite dell’area. L’equilibrio precario dura però solo una decina di minuti, poi al 55′ l’ex Mario Rui pennella dalla sinistra per Callejon, che brucia sull’anticipo Ibañez ed al volo infila in rete l’1-0. La Roma accusa il colpo ed il Napoli ora spadroneggia, con Fabian Ruiz che 4 minuti dopo calcia a giro e manda di pochissimo fuori il pallone del raddoppio. Goal mangiato, goal subìto, il vecchio adagio del pallone colpisce sempre ed infatti allo scoccare dell’ora di gioco Mkhitaryan riceve palla a centrocampo da Dzeko, arriva al limite dell’area e fa partire un destro secco ed angolato che non perdona: 1-1 e Roma che torna incredibilmente dentro la partita, grazie anche e soprattutto all’estro delle sue individualità. Con la nuova parità si apre allora la giostra delle sostituzioni e su tutte a spiccare è quella che vede finalmente il ritorno in campo di Nicolò Zaniolo, dopo il bruttissimo infortunio al ginocchio. Gli lascia il posto un Kluivert che definire ectoplasma è dire poco… Mkhitaryan intanto cerca con un tiro dalla lunghissima distanza di vincere la partita praticamente da solo, ma stavolta Meret è attento e para senza problemi. Nè va meglio sull’altro fronte a Zielinski, che prova anch’egli da fuori ma con un diagonale che non trova la porta. Il giro palla continuo e martellante del Napoli tuttavia non si arresta, così al 78′ un Mario Rui al veleno cerca il goal dell’ex da due passi, ma un ottimo Pau Lopez gli dice di no e tiene in corsa i suoi. L’ex Betis non può però davvero nulla poco dopo, quando all’82’ Fazio sbaglia un disimpegno regalando palla ad Insigne ed il talento partenopeo realizza un grandissimo goal con un tiro a giro da posizione assai defilata che vale il 2-1 finale, oltre che tanti applausi dagli amanti del bel calcio. Sulle ali dell’entusiasmo e con la Roma ormai mentalmente k.o., la squadra di Gattuso va poi vicina al terzo goal anche con il subentrante Lozano (Pau Lopez alza ancora il muro…) e con Di Lorenzo, che infila in rete ma da posizione di offside e l’arbitro correttamente annulla. Prima del fischio di chiusura, Edin Dzeko riesce poi ad effettuare il suo unico tiro in porta del match e lo fa al minuto 95, ma il suo colpo di testa telefonato non spaventa di certo Meret. Finisce con la vittoria del Napoli e con la decima sconfitta in campionato della Roma, ora raggiunta anche al 5° posto proprio dai partenopei. Fonseca rischia sempre di più…