All’Anoeta di San Sebastiàn la Roma chiude il fortino e porta a casa un prezioso 0-0 che elimina la Real Sociedad e fa qualificare i giallorossi ai quarti di finale di Europa League. Dopo il 2-0 maturato all’Olimpico nella gara di andata, stasera alla squadra di Mou serviva una gara di grande attenzione ed equilibrio per  poter proseguire nel cammino europeo: obiettivo pienamente raggiunto, con i capitolini autori di un’eccellente prestazione difensiva, capace di rendere del tutto improduttiva la grande mole di gioco creata a centrocampo dai padroni di casa.
Per la gara in terra basca Mourinho all’ultimo deve fare a meno di Matic, fermato da un attacco influenzale: al suo posto in mezzo al campo c’è Wijnaldum, mentre sulle fasce ci sono Karsdorp a destra e Spinazzola a sinistra, con Pellegrini che ritrova una maglia e va a dare man forte sulla trequarti a Dybala, alle spalle di Belotti, preferito ad Abraham. Per quanto riguarda invece i biancoblù, Alguacil stavolta lascia in panchina Kubo, uno dei migliori nella gara dell’Olimpico: al suo posto c’è Oyarzabal, con l’esperto attaccante che va a fare compagnia davanti a Sørloth, con dietro David Silva a dettare legge e ad insegnare calcio.

PRIMO TEMPO – La gara parte al fischio di Kovacs ed è la Roma a prendere subito l’iniziativa: al 2′ la squadra capitolina usufruisce già del primo tiro d’angolo, ma Remiro ”smanaccia” fuori sulla battuta di Pellegrini e Wijnaldum sugli sviluppi non trova la porta. Al 6′ poi, alla prima scorrettezza, Karsdorp si vede già sventolare davanti un ”giallo”, con la conseguenza che la Roma, per non rischiare, decide che forse è meglio lasciar giocare l’avversario e limitarsi a controllare la situazione. L’iniziativa passa dunque ben presto in mani spagnole, con la squadra dello Special One che si piazza compatta con grandissima attenzione a protezione degli ultimi 20-25 metri. Ogni sistema tuttavia ha la sua eccezione e quella dello schema mourinhiano si chiama Spinazzola: l’esterno, con le sue improvvise accelerazioni sulla fascia, manda letteralmente in confusione la Real Sociedad e Zubeldia al 12′ è costretto al fallo ed all’ammonizione, proprio nel tentativo vano di fermare l’ex Atalanta. Al quarto d’ora poi la Roma va anche vicinissima al goal: Pellegrini serve Dybala, che calcia, Sørloth si frappone sulla traiettoria e spiazza completamente il proprio portiere, col pallone che esce di un soffio sul 2° palo. Passato lo spavento, la squadra di San Sebastiàn torna poi a palleggiare in mezzo al campo, nel tentativo di segnare il goal frangi-flutti che potrebbe riaprire il discorso-qualificazione: al 23′ ci prova Rico dalla distanza, ma calcia malissimo a lato. Lo stesso Rico poco dopo entra quindi duro su Dybala, ma Kovacs sorvola. Non ci va tenero neanche il gigante Sørloth su Cristante, ma il direttore di gara ancora una volta non sanziona il gioco violento dei padroni di casa. Alla mezz’ora di gara arriva poi la prima vera occasione per la Real Sociedad: da Silva a Oyarzabal e pallone per il sinistro di Mendez, Rui Patricio para senza troppi problemi. E’ il miglior momento per i biancoblù, con Mendez che due minuti dopo calcia anche lui dal limite, ma Rui para ancora, quasi in fotocopia. Nel finale di un primo tempo avaro di palle-goal clamorose, la Real Sociedad prova poi a guadagnare ulteriori metri, ma il fortino difensivo giallorosso tiene alla grande, anche se al 41′ Mourinho perde Karsdorp per infortunio, al suo posto entra Zalewski. Quando è già scoccato poi il 45′ la Roma trova anche la via del goal con Smalling su corner di Dybala, ma Kovacs correttamente annulla la rete romanista per un tocco col gomito dello stesso difensore. Si va dunque all’intervallo sullo 0-0 di partenza, un risultato che alla Roma va strabene.

SECONDO TEMPO – Non ci sono cambi sulle due panchine, le ostilità stavolta si riaprono con la Real Sociedad che parte lei all’attacco: al secondo giro di lancette Mendez pennella a centro area per la testa di Sørloth, ma il norvegese spreca malamente, colpendo fuori. Il forcing basco porta quindi anche Merico al tiro, ma all’ultimo arriva un ottimo Zalewski a tamponare e ad alzare il muro. La Roma ora stringe i denti e si posiziona con una sorta di prudente 5-3-2, con i due esterni di fascia allineati alla difesa e con Wijnaldum basso, con i soli Dybala e Belotti a cercare di non far schiacciare troppo la squadra. Col nuovo equilibrio tattico passa intanto indenne anche il primo quarto d’ora della ripresa e Alguacil allora inserisce Carlos Fernandez per Sørloth, nel tentativo di dare più incisività davanti. Il giro-palla dei padroni di casa prosegue senza sosta, con una Roma letteralmente sontuosa a livello difensivo, prontissima a ribattere colpo su colpo e molto reattiva nel chiudere ogni possibile varco all’avversario. Si arriva così al momento-clou del match: al 68′ Mendez calcia dall’angolo e trova Oyarzabal, tiro del numero 10 e Rui Patricio respinge con le gambe, il pallone torna pero’ sui piedi dell’attaccante, che stavolta calcia a botta sicura, ma il pallone sbatte sulla traversa e torna poi nelle mani di Rui Patricio, con l’aiuto di Belotti che va ad evitare un possibile nuovo tap-in da parte di Carlos Fernandez. Roma dunque anche fortunata nella circostanza. Si entra negli ultimi 20 minuti con un doppio cambio per la Real Sociedad: entrano Kubo e Sola per Oyarzabal e Gorosabel. Proprio Kubo prova subito ad innescare in area Carlos Fernandez, ma Ibañez lo anticipa all’ultimo e salva la Roma. Ci prova anche Zubeldia ad un quarto d’ora dalla fine, ma il pallone esce ancora sugli sviluppi di un corner. Mourinho per il gran finale di una partita totalmente sotto il controllo si affida ad El Shaarawy, Abraham e Bove, mentre Alguacil manda in campo anche Cho, nel tentativo disperato di sfondare l’inaccessibile fortino romanista: l’unica mezza occasione infatti per i padroni di casa nell’ultimo quarto d’ora capita sul piede di Kubo, che ci prova a giro, ma manda a lato. Si alza intanto il cartello del recupero finale, sono 7 minuti di speranza per la Real e di resistenza per la Roma. Al 94′ ci prova Carlos Fernandez di testa, ma senza trovare la porta. E quando al 96′ Rui si erge in presa alta su un cross di Rico, è chiaro a tutti, anche agli spagnoli, che sul passaggio del turno non c’è più ormai il minimo dubbio… La partita si chiude con un brutto scontro tra Smalling e Carlos Fernandez, con Kovacs che estrae il giallo per entrambi, ma il secondo è già ammonito e la Real Sociedad abbandona dunque la sua avventura europea con un uomo in meno. Al minuto 99 anche Kovacs dice che puo’ bastare, la Roma vola ai quarti della seconda competizione continentale e domani dalle 13:00 si scoprirà la sua avversaria. Dopodichè, testa alla Lazio, domenica sarà derby…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.