La Roma parte col piede giusto in Coppa Italia ed agli ottavi batte il Lecce 3-1, con le reti di Kumbulla, Abraham e Shomurodov, dopo il goal iniziale degli ospiti firmato dall’ex romanista Calabresi. Grazie alla vittoria odierna, i capitolini eliminano dunque i salentini dalla competizione e volano così ai quarti di finale, dove troveranno i nerazzurri di Inzaghi, da battere in gara secca proprio lì a Milano. Per quanto riguarda  invece stasera, al di là del successo ottenuto in rimonta, non c’è molto da esultare in casa romanista, visto che la vittoria ha preso il largo solo nel secondo tempo, dopo una prima frazione di sofferenza, in cui la squadra di Mourinho ha faticato ad imporre il proprio gioco, messa in difficoltà dai ragazzi di Baroni. Poi però, sul finire del primo tempo, il goal del pari di un ”ex reietto” come Kumbulla ha fatto scoccare la scintilla ed ha spianato la strada al ritorno della Roma. L’espulsione per doppio giallo di Gargiulo poco dopo l’ora di gioco ha poi fatto il resto, dando una mano ai ragazzi di Mou.

Per la gara dell’Olimpico Mourinho cambia la sua Roma: in difesa torna Karsdorp dal primo minuto, con Maitland-Niles che trasloca sulla corsia di sinistra, mentre al centro ci sono Ibañez e Kumbulla, anche perchè Mancini e Smalling sono out. A centrocampo poi si rivede Cristante, con Oliveira che si sposta qualche metro più avanti e va sulla trequarti insieme a Carles Perez ed Afena-Gyan. Davanti a loro, Tammy Abraham. Sull’altro fronte, Baroni se la gioca col 4-3-3 con davanti Di Mariano, Olivieri e Listkowski.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via al fischio di Volpi ed al 10′ il primo squillo, com’è normale che sia, è della Roma: Carles Perez crossa per Veretout ed il francese la gira altissima. La risposta degli ospiti non si fa attendere ed al 14′ Kumbulla è costretto a fare da muro su un tentativo di Gargiulo, con la palla che finisce in angolo. Dal corner però sbuca la testa di Calabresi ed il pallone va ad infilarsi in rete, con la difesa della Roma sorpresa e beffata dall’inserimento del difensore, ennesimo prodotto delle giovanili romaniste. Nell’occasione interviene anche la verifica del Var, che però alla fine convalida la rete leccese. Carles Perez non ci sta a perdere ed al 19′ l’ex Barça fa partire un tiro dalla distanza, ma Bleve respinge. Proprio il portiere di coppa dei Salentini però due minuti dopo deve arrendersi per un infortunio, al suo posto entra Gabriel. La reattività dell’ex portiere del Milan viene subito messa a dura prova da un tiro potente di Afena-Gyan, che viene respinto in angolo. A questo punto la squadra di Josè Mourinho prova a cingere d’assedio il Lecce e conquista angoli su angoli, senza però che in verità riesca a ricavarci qualcosa. Alla mezz’ora ci prova poi Oliveira a dare la scossa ai suoi nuovi compagni: prima l’ex Porto serve in profondità Afena-Gyan, ma Calabresi gli mura il tiro; quindi, Sergio manda al tiro Carles Perez, ma il pallone finisce alto; infine, lo stesso Oliveira dialoga in velocità nello stretto con Abraham, ma Tammy viene chiuso in area dalla difesa pugliese. Quando poi la Roma sembra quasi rassegnata ad andare all’intervallo sotto nel punteggio, ecco arrivare il pari: su corner Abraham sul primo palo fa da sponda di testa per Kumbulla e Marash è tempestivo nel colpire anch’egli di testa per l’1-1 della Roma al 40′. Il primo tempo si chiude con un tiro velenoso di Listkowski per il Lecce, palla fuori di poco.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con vari avvicendamenti da ambo le parti: nella Roma ci sono ora Viña, Mkhitaryan e Zaniolo per Maitland-Niles, Carles Perez e Veretout, mentre negli ospiti fanno il loro ingresso Lucioni e Coda. Proprio Zaniolo, appena entrato, si mette subito in luce con un tiro secco che va a incocciare sul palo, complice anche una decisiva deviazione di Gabriel. Sulla ribattuta ci prova poi Afena-Gyan, Gendrey col corpo (e con un braccio…) si oppone, ma il Var decide che è tutto regolare e si gioca. L’equilibrio nel punteggio dura però ancora poco, perchè al 54′ Mkhitaryan dà il là all’azione, Zaniolo col tacco serve Abraham e l’inglese è bravissimo nel crearsi uno spazio e calciare ad incrociare sul 2° palo per il 2-1 dei giallorossi. C’è poi un pò di apprensione per la verifica del Var, che deve valutare la posizione di Zaniolo, ma è tutto regolare e la Roma può esultare. La squadra di Mou si galvanizza, spinta da uno Zaniolo straripante e voglioso di segnare. Al 62′ poi Gargiulo si prende il suo secondo giallo di giornata e lascia i compagni in 10. Di fatto la gara del Lecce finisce qui, con la Roma che ora ha gioco facile nel creare palle-goal: Abraham ci prova sugli sviluppi di una punizione di Oliveira, ma Gabriel respinge; ci prova poi anche Zaniolo, ma il portiere leccese risponde ancora presente; infine, al 67′ ancora Nick alla riscossa, ma Gabriel è attento e respinge ancora. Col passare dei minuti cambiano anche alcuni protagonisti in campo, con l’ingresso di Shomurodov nella Roma e con gli inserimenti di Faragò e Björkengren tra i leccesi. Senza troppi sussulti si arriva così all’ultimo quarto d’ora con Mkhitaryan che va via in contropiede e apre per Zaniolo, palla di ritorno all’armeno ed Henrikh spreca però malamente, calciando fuori da ottima posizione. Se ”Miki” si dimostra sciupone, chi invece pagherebbe di tasca sua per segnare è Zaniolo: Nick ci riprova ai -10′ col suo sinistro da fuori, ma la palla sfila a lato. Ed allora, visto che Miki e Nick non riescono a trovare il killer-instinct, ci pensa Shomurodov a chiudere in contropiede la pratica-Lecce: all’81’ l’uzbeko riceve una grandissima palla in verticale da Mkhitaryan e poi è bravissimo a liberarsi, a mettersi la palla sul destro ed a calciare sul 1° palo per il 3-1 della Roma. In attesa poi del fischio finale di Volpi, Zaniolo e Mkhitaryan continuano con la loro personale ricerca del goal, ma la mira non è perfetta, la Roma a questo punto è ormai abbastanza sazia ed il Lecce tutto sommato non si merita neanche l’imbarcata. Finisce 3-1 per i giallorossi capitolini, con la Roma che a febbraio troverà l’Inter. Serve anche questo per diventare grandi…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.