Comincia male il campionato romanista: i giallorossi alla seconda giornata incappano infatti già nella loro prima sconfitta, a Verona per 2-1, dopo l’esordio non esaltante con la Salernitana. Anche questa volta a fare preoccupare Mou è la tenuta della difesa, visto che agli scaligeri è bastato fare due azioni in tutta la partita per uscire vincenti dal confronto coi capitolini: certamente in questo avvio di campionato la partenza di Smalling e compagni di reparto non è stata delle più lanciate, tuttavia grosse responsabilità gravano anche sul centrocampo, incapace di dare la giusta copertura al reparto arretrato. Ma andiamo con ordine.
Per cercare la prima vittoria Mou, o per meglio dire la coppia Rapetti-Conti, vara il 3-5-2 dell’esordio, con Kristensen confermato a destra, mentre a sinistra stavolta c’è Zalewski. A centrocampo poi subito dall’inizio Paredes e Pellegrini, affiancati dall’insostituibile Cristante, mentre davanti il tandem è quello a tinte rosanero formato da Dybala e Belotti. Sull’altro fronte, Baroni se la gioca a viso aperto, 3-4-2-1 di grande solidità, con davanti Folorunsho e Ngonge in appoggio al gigante Djuric. Dirige le danze Doveri.

PRIMO TEMPO – La partenza della Roma sembra incoraggiante, con Hien che dopo soli 2 minuti deve già intervenire in chiusura su un cross dalla sinistra. E’ però solo un’illusione passeggera, perchè già al 4′ lo scenario cambia radicalmente: Terracciano fa partire una bordata dalla distanza, Rui Patricio respinge corto in modo imperfetto e Duda è reattivo nell’arrivare prima di tutti sul pallone e nell’infilare il tap-in che vale l’1-0 del Verona. La risposta della Roma è veemente: al 10′ Pellegrini su punizione trova la testa di Cristante ed il tiro di Bryan va a colpire in pieno la traversa a portiere battuto. Che per la Roma non sia poi una serata fortunata lo si capisce anche poco dopo da un atterramento di Dybala in area, toccato da Djuric: Doveri va dritto ad ammonire la Joya per simulazione, mentre è palese che il contatto ci sia stato, seppur di lieve entità. Al 16′ poi nuovo squillo della Roma, Pellegrini fa un gran numero in area e si libera di ben 3 difensori, ma poi conclude di poco a lato. Arrivano poi al tiro anche Paredes per i giallorossi e Doig per i padroni di casa, ma in entrambi i casi la mira non è delle migliori. Nell’ultimo quarto d’ora poi i capitolini intensificano le loro azioni e mettono alle corde l’Hellas: prima Dybala si infila in area, ma Montipò lo chiude (28′), poi tre minuti dopo Kristensen si inserisce di gran carriera e serve un bel pallone a Zalewski, ma Magnani in ripiegamento disperato si frappone e salva i gialloblù. Quando mancano ormai 4 minuti all’intervallo, ecco l’episodio che sembra poter cambiare le sorti del match: Pellegrini con la testa costringe Hongla ad un intervento dubbio da rigore, tanto che Doveri interviene subito ed assegna il penalty ai giallorossi, anche se per la verità il difensore sembra colpire il pallone col fianco, ma a togliere le castagne dal fuoco al direttore di gara arriva il Var, che annulla tutto per un precedente (e pretestuoso…) fuorigioco di Dybala. Con la Roma tutta protesa alla ricerca del pari, il primo tempo si chiude invece con una doccia glaciale per i capitolini: al 48′ Duda dà il là al contropiede scaligero con un grande lancio che trova in profondità Ngonge, Paredes non lo tiene, l’attaccante supera con una finta anche Smalling ed infila un gran sinistro che vale il 2-0.

SECONDO TEMPO – Mou dalla tribuna ordina subito 3 cambi, per dare nuovo slancio ai giallorossi: fuori Paredes, Kristensen e Llorente, dentro Aouar, Spinazzola ed El Shaarawy, per una Roma chiaramente a trazione offensiva. Anche nella ripresa tuttavia la fortuna non sembra sorridere alla squadra di Mou, con Zalewski che si fa male alla testa dopo soli 5 minuti dal via e lo Special One è costretto a giocarsi già il secondo slot, con l’ingresso di Karsdorp. La Roma comunque non si perde d’animo ed al 54′ va vicina al goal con El Shaarawy, che spara un destro secco su una punizione di Dybala, trovando però sulla sua strada un Montipò molto reattivo e bravo a respingere in angolo. Lo stesso portiere ex Benevento, in piena trance agonistica, dal corner vola poi a sventare in tuffo anche un colpo di testa insidioso di Mancini. Al 56′ però anche Montipò deve arrendersi: Pellegrini crossa per la testa di Belotti, che anticipa in elevazione proprio il portiere novarese, il pallone finisce poi sulla testa di Aouar, che è lestissimo nell’infilare in rete il pallone del 2-1 che rimette in carreggiata la Roma e che è anche il primo goal in giallorosso per Houssem. Sulla spinta dell’entusiasmo, i giallorossi provano poi subito un nuovo affondo sull’asse Spinazzola-Pellegrini, ma la palla stavolta esce a lato. L’episodio basta e avanza pero’ a Baroni per mangiare la foglia e operare un doppio cambio: dentro Serdar e l’ex laziale Faraoni per Terracciano e Ngonge. Cambia anche la Roma al 68′, ma lo fa ancora una volta per causa di forza maggiore: Dybala esce infatti dolorante, dentro Solbakken. I minuti ormai scorrono inesorabili, tuttavia i giallorossi faticano a creare grattacapi alla rocciosa difesa veronese. Ad un quarto d’ora dalla fine El Shaarawy prova a dare un senso alla sua giornata e manda al tiro Aouar, ma Folorunsho all’ultimo lo chiude. La partita sembra poi poter girare inaspettatamente al minuto 82: Hien ferma Belotti lanciato a rete e Doveri interviene col ”rosso”, costringendo l’Hellas in 10 per il gran finale. Sulla punizione che ne nasce poi Pellegrini va vicinissimo al goal del pari, con la palla che all’85’ va a sbattere nuovamente sulla traversa, dopo il ”legno” di Cristante nel primo tempo. Beh, non si può certo dire che alla Roma giri bene in questo avvio di serie A… Per i 10 lunghi minuti di recupero finali Baroni inserisce anche Mboula e Saponara, mentre la Roma ha invece già esaurito tutti i cambi, a causa anche dei due infortuni occorsi. Nel finale del finale si fanno vedere poi al tiro Mancini e Cristante, ma senza fortuna, ed al 98′ ancora Bryan trova la testa di Aouar, ma il tiro dell’ex Lione esce fuori di poco. La Roma ci prova con tutte le sue forze, ma il Verona ormai ha alzato il muro ed al minuto 102′, su un cross di Solbakken, ci pensa il solito Montipò con un’uscita alta a scrivere la parola fine sul match del Bentegodi. Un punto in due partite, ci penserà San Romelu a salvare Mourinho dalla rovente piazza romana? Al mercato l’ardua sentenza…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.