La Roma cade ancora ed incappa così nel suo ottavo k.o. in campionato, stavolta sotto i colpi del Milan, che a San Siro umilia i giallorossi con un netto 3-1. C’è da dire che la squadra di Mourinho ci ha messo anche molto del suo per uscire con le ossa rotte dal confronto coi rossoneri: prima mostrando il fianco con un calcio di rigore al primo affondo della partita, e poi calandosi definitivamente le braghe al 17′, grazie ad una vergognosa ”vaccata” di Ibañez, che dal nulla ha inspiegabilmente spianato la strada al raddoppio di Messias. Tammy Abraham in chiusura del primo tempo ha provato poi a riportare in partita i giallorossi, ma nel momento più caldo del secondo tempo Karsdorp ha pensato bene di lasciare i compagni in 10 per doppio giallo ed il goal finale di Leao all’82’ ha poi scritto la parola fine sul match. C’è infine da dire che nell’ultimo minuto di recupero della gara Ibra dagli 11 metri ha anche graziato la Roma, per cui la disfatta romanista avrebbe potuto assumere proporzioni ancora più grandi. Insomma, dopo la sosta natalizia, per lo Special One c’è ancora tanto, tanto lavoro da fare…

Per la gara del Meazza i giallorossi scendono in campo col loro 3-5-2 consolidato, con Smalling abile, arruolabile e pronto a guidare la difesa, mentre in mezzo a fare da fare da frangiflutti c’è Veretout, con Pellegrini e Mkhitaryan ai lati. Davanti, conferma per la coppia Abraham-Zaniolo. Per quanto riguarda invece i padroni di casa, Pioli deve fare i conti con moltissime assenze da infortuni e da covid: in campo i rossoneri si posizionano col loro 4-2-3-1, con l’ex Florenzi sulla corsia di destra, mentre in mediana Krunic la spunta su Bakayoko, poi spazio davanti a Saelemaekers, Brahim Diaz e Messias alle spalle di Giroud. Ibra parte invece inizialmente in panchina.

PRIMO TEMPO – Al fischio di Chiffi la gara prende il via e sono subito emozioni: al 4′ un diagonale velenoso di Theo Hernandez da fuori chiama già alla difficile respinta Rui Patricio, ma interviene subito il Var ed assegna un penalty in favore del Milan per un tocco di braccio da parte di Abraham, che si trova sulla traiettoria del tiro del francese. Dal dischetto va Giroud ed all’8′ porta già in vantaggio i suoi, con un’esecuzione che spiazza Rui Patricio. Gara dunque subito in salita per la squadra di Mou. Al 13′ Mkhitaryan prova a rianimare subito i suoi con un cross dal fondo, ma Maignan esce e neutralizza il tutto. La Roma sembra ora sul punto di riorganizzarsi per ripartire di slancio, ma Ibañez riapre in fretta e furia l’album degli errori difensivi: il brasiliano. in ripiegamento difensivo, sbaglia completamente il retropassaggio al portiere ed innesca clamorosamente la partenza di Giroud, che si trova da solo davanti a Rui Patricio, il tiro del francese va poi a stamparsi sul palo, ma Messias è prontissimo per il tap-in sull’altro palo rimasto sguarnito per il 2-0 del Milan dopo soli 17 minuti dal via. La risposta della Roma arriva al 24′ con Zaniolo, che punta la porta e calcia sul 1° palo, ma Maignan respinge col piede e si salva in angolo. Resta comunque un tentativo abbastanza isolato da parte della Roma, in mezzo a tante azioni rossonere. Al 29′ per esempio ci prova Messias con una girata a lato, su invito di Florenzi, mentre un minuto dopo è la volta di Theo Hernandez da fuori, ma la palla esce ancora. Poi, con pazienza, la Roma torna ad affacciarsi in avanti sul finire del primo tempo: al 40′ Zaniolo trova la testa di Abraham e Maignan è reattivo nel salvare in angolo sulla deviazione dell’inglese. Dal corner che ne nasce però arriva il goal della Roma: Pellegrini raccoglie e calcia in porta, Abraham in mezzo all’area la tocca e mette fuori causa Maignan, deviandola dalla parte opposta e segnando così il 2-1 che è anche il suo 13° centro in 26 partite con la maglia della Roma. Il primo tempo si chiude con tanto, forse troppo pepe: in campo sono scintille tra Karsdorp e Theo Hernandez, Chiffi li ammonisce entrambi e nel vespaio che si solleva anche Pellegrini si becca il suo giallo, mentre dalla panchina del Milan è il team manager Romeo ad essere allontanato anzitempo. Il primo tempo si chiude invece con le proteste di Zaniolo, che finisce giù in area dopo un evidente strattonamento di maglia, ma per Chiffi non c’è nulla.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con una Roma decisamente più intraprendente in avanti, anche se poi la prima palla-goal evidente è invece del Milan, con Brahim Diaz che calcia violentemente e colpisce una rabbiosa traversa al 51′. Sette minuti dopo lo scenario si inverte, con Mkhitaryan che serve in verticale Abraham, ma Maignan in tuffo si salva in angolo. Sale il forcing romanista, con la squadra di Mou che ora attacca a pieno organico alla ricerca del pari. Al 62′ ancora Roma all’attacco, Mkhitaryan fa partire una gran botta, ma Maignan respinge da campione, Ibañez prova poi la ribattuta ed il portiere ex Lille respinge ancora, anche se più per il pubblico che per gli annali, visto che il difensore è in chiaro offside ed il suo tentativo è dunque reso nullo dalla segnalazione arbitrale. Il Milan ora è in chiarissima sofferenza ed allora Pioli ricorre ai cambi: dentro Bakayoko e Leao per Krunic e Saelemaekers. La doppia mossa fa ritrovare un po’ di freschezza ai padroni di casa, che tornano ora a cercare la porta con Brahim Diaz e Messias. A questo punto è allora il ritrovato forcing del Milan a chiamare le mosse sull’altra panchina: Josè Mourinho si affida ad Afena-Gyan ed agli ex rossoneri El Shaarawy e Cristante per ritrovare freschezza atletica e tornare a pungere. I piani dello Special One si infrangono tuttavia contro lo scoglio della dura realtà, rappresentata in questo caso da un singolo episodio: al 74′ Theo Hernandez scappa a Karsdorp e l’olandese, già provato sul piano nervoso dai movimenti e dai comportamenti del francese, lo stende in tackle al limite dell’area. Chiffi estrae subito il secondo giallo, che significa rosso per Rick. Roma dunque in 10 per l’ultimo rovente quarto d’ora del match. Dalla punizione che ne nasce poi è il grande ex Florenzi a far tremare la Roma, con un tiro a giro che va a sbattere sull’incrocio dei pali. Si entra intanto nell’ultima fase di gara con 3 facce nuove in campo: sono quelle di Shomurodov, Ibrahimovic e Conti. L’equilibrio delicato dura però solo fino all’82’, quando Leao si infila nello spazio centralmente e va a battere Rui Patricio per il 3-1 finale. La partita sembra poi poter svoltare ancora due minuti dopo, quando Ibra frana addosso ad Ibañez in area, ma per Chiffi non c’è nulla. Ed allora gli ultimi fuochi d’artificio della gara ci pensa il buon vecchio Ibra a portarli: prima Zlatan mette in mezzo un pallone velenosissimo, ma Mancini all’ultimo chiude e salva la Roma (91′), infine al 94′, dopo un fallo in area di Mancini su Leao (che costa il rosso al difensore, già ammonito) ancora Ibra dal dischetto potrebbe portare la gara sul 4-1, ma Re Zlatan si fa ipnotizzare da Rui Patricio. Finisce dunque male per la Roma, che esce sconfitta da Milano ed ora ha solo pochissimi giorni per preparare la gara con la Juve senza Karsdorp e senza Mancini: che scatti già l’ora di Maitland-Niles? Sembrerebbe proprio di sì…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.