La Roma chiude con una vittoria per 3-0 sullo Sheriff il suo girone di Europa League, che vede arrivare i giallorossi secondi, alle spalle dello Slavia Praga e quindi ”condannati” a giocare gli spareggi, contro una delle terze che sono scese dalla Champions League. Anche nell’ultima gara del girone G dunque, nonostante la larga vittoria sui moldavi firmata dai goal di Lukaku, di Belotti e della new entry Pisilli, non c’è stato nulla da fare per la squadra di Mourinho, con i ceki che nell’altra gara hanno tenuto il passo ed affossato con un poker il Servette.

Per la gara dell’Olimpico Mou schiera un 3-5-2 emergenziale, viste le numerose assenze ed i limiti imposti dalle liste Uefa: tra i pali c’è il ”solito” Svilar, mentre la linea di difesa è totalmente inedita, con Çelik nei 3 marcatori, insieme a Cristante stopper e Llorente. Sulle fasce poi ci sono Karsdorp e Zalewski, mentre al centro lo Special One concede una chance a Renato Sanches ed Aouar, insieme al sempre più imprescindibile Bove. Davanti poi con Lukaku c’è Belotti. Sull’altro fronte, Pylypchuk se la gioca a specchio col 3-5-2, con davanti la coppia formata dal camerunense Ngom Mbekeli e dal nigeriano Ankeye.

PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Brisard e la Roma mette subito in chiaro quali sono le sue intenzioni: al secondo giro di lancette Lukaku crossa già dalla sinistra e dalla parte opposta sbuca Karsdorp, la cui conclusione termina di poco a lato sul 2° palo. Al 6′ poi ecco un’altra occasione sull’asse Zalewski-Belotti, Koval all’inizio pasticcia in uscita, ma poi con l’aiuto di un rimpallo fortunoso riesce a salvare la pelle. L’assedio dei giallorossi però prosegue ed all’11’ la squadra di Mou raccoglie i frutti del suo lavoro: ancora Zalewski la crossa bassa dalla sinistra verso l’area piccola, dove Lukaku è prontissimo a spingerla in goal per il vantaggio della Roma. Non appagato, Big Rom si veste anche da assistman per Aouar al 19′, ma il franco-algerino a tu per tu con Koval controlla male ed il raddoppio sfuma. Dopo i primi venti minuti sotto il fuoco incrociato, lentamente lo Sheriff inizia poi ad organizzarsi a centrocampo col suo giro-palla ed al 27′ conquista anche il suo primo corner, per fortuna dei giallorossi senza conseguenze. Due minuti dopo pero’ Joao Paulo va via sulla sinistra e fa partire un tiro-cross insidioso che, complice anche una deviazione, per poco non mette in difficoltà Svilar, col pallone che termina di poco a lato. Viste queste prime avvisaglie, la squadra capitolina torna poi ad imbastire un palleggio insistito che la riporta in attacco, spegnendo al contempo anche gli ardori dello Sheriff: al 32′ Sanches inventa e ”scucchiaia” dentro l’area sulla sinistra per Zalewski, Nicola prova col pallonetto a beffare Koval, il portiere pero’ respinge, ma non puo’ fare nulla sull’immediata ribattuta di testa di Belotti che vale il 2-0. A questo punto Pylypchuk si gioca il primo cambio, fuori Apostolakis e dentro Zohouri. La mossa rivitalizza un po’ la squadra di Tiraspol, che al 38′ ha una grossa occasione in contropiede con Ankeye, ma Svilar si fa trovare prontissimo in uscita nel chiudere lo specchio all’attaccante. Si va così negli spogliatoi con la Roma avanti di due reti, anche se da Praga la larga vittoria che sta maturando per i padroni di casa non lascia spazio ad illusioni.

SECONDO TEMPO – Mourinho lascia negli spogliatoi Aouar, dentro subito El Shaarawy. E proprio il Faraone al 47′ va via in contropiede con un numero dei suoi, prima di servire in profondità Zalewski che penetra in area, ma la difesa dello Sheriff si salva in angolo. Trascorrono quattro minuti ed è Sanches a mandare al tiro Lukaku, diagonale fuori di pochissimo. Quindi ci prova anche Belotti da fuori, ma il Gallo non inquadra la porta. Sale intanto l’incitamento della Sud, ma la partita in realtà non ha più molto da dire in questa fase, con la Roma ormai rassegnata agli spareggi e con lo Sheriff in campo solo per onor di firma. Così, allo scoccare dell’ora di gioco, Mou ne toglie due: fuori Llorente e Sanches, dentro Paredes e Pagano. Proprio l’ex Primavera si fa vedere subito al tiro, ma la sua conclusione è centrale e Koval para (64′). Visto che la partita sembra aver già detto tutto, a poco più di un quarto d’ora dal 90′ dalle due panchine entrano anche Luvannor per lo Sheriff ed il giovane Niccolò Pisilli al posto di Belotti: Mou non lo sa ancora (o forse sì…), ma ha appena inserito il terzo marcatore della serata… Prima pero’, per la precisione al 78′, Pisilli fa le prove generali, in collaborazione con El Shaarawy: il Faraone va via in contropiede con una giocata delle sue e poi manda in porta dalla parte opposta proprio Pisilli, che emozionato calcia pero’ verso Koval, che para in due tempi. Stephan potrebbe poi segnare lui un minuto dopo su assist di Lukaku, ma il Faraone da ottima posizione calcia altissimo. La partita ormai volge sempre più verso i titoli di coda, in campo entrano anche Vardar per gli ospiti e Mattia Mannini per la Roma, con il giovane prodotto della ”cantera” giallorossa che fa il suo debutto assoluto con la prima squadra. Prima del fischio finale dell’arbitro però c’è ancora il tempo per vedere una risposta pronta di Svilar su un colpo di testa ravvicinato di Tovar (87′) e, soprattutto, c’è da assistere al primo goal con la Roma dei ”grandi” di Pisilli: siamo al 93′, Niccolò conquista palla con autorevolezza a centrocampo e, sempre a testa alta, avanza palla al piede, prima di trovare in verticale Lukaku, pallone di ritorno di Big Rom proprio per Pisilli e tiro all’angolino del numero 61, la deviazione di un difensore ci mette anche lei il suo contributo e la palla va ad infilarsi lenta ma inesorabile alle spalle di Koval per il 3-0 finale. Pisilli è incredulo ed esulta esplodendo in un pianto di felicità, mentre l’Olimpico dà il suo tributo di onore all’ennesimo prodotto vincente del suo vivaio. Un finale migliore non potrebbe esserci…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.