Al termine di una gara palpitante la Roma supera all’Olimpico 3-1 il Ludogorets ed accede così ai playoff di Europa League, che la vedranno opporsi a febbraio ad una delle terze classificate dei gironi di Champions. Serviva una vittoria stasera alla squadra di Mourinho per continuare il cammino europeo nella seconda competizione continentale ed il successo alla fine è arrivato, grazie ad una doppietta su rigore di Pellegrini ed al goal scaccia-pensieri di Nicolò Zaniolo, che di fatto ha scritto la parola ”fine” sul discorso qualificazione. Eppure, al di là del risultato positivo, la gara di stasera ha riservato in realtà parecchie insidie ai giallorossi: la squadra di Simundza infatti non solo ha venduto cara la pelle, ma nel finale del primo tempo è andata anche in vantaggio, grazie ad una grande giocata di Rick. E’ servita dunque una grande Roma nel secondo tempo per raddrizzare la baracca, con la squadra di Mou trascinata da un ottimo Zaniolo, capace tra le altre cose di conquistare ben 2 rigori. Ma stasera alla Roma serviva anche un po’ di fortuna per poter andare avanti, ed allora ecco che la Dea Bendata ha fatto capolino, con l’annullamento ex post da parte dell’arbitro del goal del momentaneo 2-2 dei bulgari, che inizialmente aveva pietrificato tutto l’Olimpico.
Per la gara da ”dentro o fuori” dell’Olimpico Mou cambia ancora la sua Roma: nei tre di difesa, con Mancini squalificato, c’è spazio per Viña. A centrocampo confermati gli esterni di Verona, mentre in mezzo la coppia è formata da Matic e Camara. Davanti poi c’è capitan Pellegrini, a supporto del doppio centravanti Abraham-Belotti. Panchina dunque per Zaniolo e Volpato. Sull’altro fronte Simundza se la gioca invece con un 4-3-3 spregiudicato, con davanti Rick, Thiago e Tekpetey. Panchina invece per Nonato, uno dei goleador dell’andata.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Dabanovic ed è la Roma a rompere subito gli indugi con Pellegrini, destro dal limite e pallone fuori di pochissimo (5′). Il Ludogorets prova a rispondere subito con Tekpetey, sul cui cross insidioso però Thiago non riesce ad arrivare. Pellegrini cerca poi il goal del vantaggio direttamente su punizione, ma senza fortuna. Entra intanto nel vivo del gioco anche Camara, col guineano che prima chiude alla grande in recupero su Rick, e poi cerca anche la sortita in avanti, ma difetta nella mira. La Roma vuole i tre punti e prova a pungere con Ibañez prima e con Matic poi, ma la porta bulgara si salva. Tenta anche Pellegrini al 24′, ma il suo destro esce a lato. Dal canto suo, la squadra bulgara non sta certo a guardare: Tekpetey viene chiuso all’ultimo da Smalling in calcio d’angolo, mentre al 27′ Piotrowski su azione di rimessa ci prova dal limite, chiamando in causa Rui Patricio. La Roma in questa fase sembra attaccare più per onor di firma, che per convinzione: Belotti in particolare appare un po’ come un pesce fuor d’acqua, totalmente slegato dal resto della squadra. Non si può dire invece lo stesso per il Ludogorets, che nel finale del primo tempo spinge decisamente sull’acceleratore: al 38′ Tekpetey punta con decisione la porta romanista e calcia col sinistro, pallone a lato di poco. Poi al 41′ ancora il ghanese pesca libero Cauly al limite dell’area, ma il tiro del brasiliano esce fuori di un soffio e la Roma si salva. Non si salva tuttavia nell’azione successiva, quando Rick strappa in verticale e va via centralmente, resiste al ritorno dei difensori della Roma e poi calcia a rete con grandissima precisione il pallone che vale lo 0-1. L’unica reazione accennata in casa romanista prima di scendere negli spogliatoi è affidata ad un tiraccio senza pretese di Matic: decisamente pochino per chi punta a passare il turno…
SECONDO TEMPO – Serve chiaramente tutt’altra Roma per poter sperare di ribaltare la situazione: Mou allora al nuovo pronti-via si presenta con Zaniolo al posto dello spaesato Belotti, mentre Volpato e Cristante vanno a sostituire Camara e Karsdorp. Il nuovo assetto spiccatamente offensivo, soprattutto nell’atteggiamento mentale, ridà nuova linfa alla Roma ed intimorisce i bulgari: già alla prima azione Zaniolo viene murato dalla difesa, mentre El Shaarawy per ben due volte calcia in porta, fermato in entrambe le occasioni da un ottimo Padt. La partenza di fuoco della Roma porta nel giro di pochissimo Zaniolo e Smalling a cercare quel goal che serve a rientrare in partita, ma la difesa bulgara, seppur in grandissimo affanno, per il momento sembra tenere. La resistenza della squadra di Razgrad dura però esattamente dieci minuti, perchè al 55′ Abraham la mette giù col petto per Zaniolo e Cicinho ingenuamente lo manda giù in area: è rigore e dagli 11 metri un lucido Pellegrini spiazza Padt e fa 1-1, rimettendo in carreggiata la sua Roma. La squadra capitolina a questo punto sale ancora più di intensità ed inizia a vedere vicino il sorpasso: un minuto dopo il goal infatti Matic recupera un grandissimo pallone e serve quindi un bel passaggio a Zaniolo, sul cui diagonale Padt però è bravo e para. Scocca intanto l’ora di gioco all’Olimpico e Mou potenzia ancora di più la spinta: fuori Matic e dentro Zalewski, per una Roma superoffensiva. Dal canto suo il Ludogorets prova invece con le maniere dure ad intimorire gli avversari: ne fa le spese Ibañez per una bruttissima entrata su di lui da parte di Thiago, per l’attaccante c’è solo il giallo. E’ invece decisamente più ingenuo del suo compagno Verdon, che da dietro spinge in area Zaniolo, procurando il secondo rigore della serata in favore dei giallorossi: dal dischetto va ancora una volta Pellegrini, stavolta però Lorenzo cambia traiettoria e sceglie il lato sinistro, ma l’esito è identico, con Padt spiazzato e con la Roma che al 65′ torna a segnare il 2-1 che vuol dire qualificazione. Gli ospiti sono ormai in totale sbandamento e Simundza allora corre ai ripari e ne cambia tre: entrano Despodov, Tissera e Nonato per gli ultimi 20 minuti di fuoco di una partita ancora tutta da scrivere. La Roma prova intanto a chiuderla subito sull’asse Zalewski-Zaniolo, ma Padt, seppur con fare incerto, riesce ad evitare una nuova capitolazione. Al 74′ poi tocca invece a Rui Patricio salvare con i piedi su una botta da fuori area del Ludogorets. Col trascorrere dei minuti comunque le sicurezze acquisite dalla Roma sembrano vacillare sempre più, ed in effetti tutto il castello di carte sembra venire all’improvviso giù al minuto 77: Tissera tira, Cristante devia il pallone con la schiena e finisce per favorire involontariamente Nonato, prontissimo a fare il 2-2 che gela l’Olimpico. La Roma protesta però col direttore di gara per un fallo ad inizio azione su Ibañez da parte di Rick ed in effetti i giallorossi hanno ragione: dopo aver visionato le immagini, Dabanovic annulla, ristabilendo il 2-1. Mourinho però ormai ha mangiato ampiamente la foglia e per gli ultimi 10 minuti si copre: dentro Bove per Volpato, che pure si è mosso benissimo, ma in questo caso serve portare la croce. Tissera cerca intanto di riaprire tutto, ma Rui Patricio fa buona guardia. All’85’ poi arriva la pietra tombale per il Ludogorets: Zaniolo va via alla sua maniera in verticale, ne supera 3 di slancio e con freddezza infila alle spalle di Padt il pallone del 3-1 finale. I bulgari chiudono poi malissimo la loro partecipazione all’Europa League con un rosso nel finale a Verdon per un intervento ”criminale” su Zalewski. I sette minuti finali di recupero assegnati non cambiano nulla, la Roma prosegue nel suo cammino in Europa League, in attesa del sorteggio di lunedì. Ed in attesa soprattutto del derby di domenica…