Serata sfortunata per la Roma a Bergamo, con la squadra di Mou che esce sconfitta per 3-1 dalla Dea grazie ai goal nerazzurri di Pasalic, Toloi e Koopmeiners. Di Pellegrini invece il goal della bandiera romanista. Al di là del punteggio però, fin troppo duro nelle sue dimensioni finali, a piegare i giallorossi sono stati anche gli episodi non certo fortunati, a partire dalla ”papera” decisiva di Rui Patricio subito dopo il goal di Pellegrini. che aveva rimesso in carreggiata la Roma. E poi il palo dello stesso capitano giallorosso che avrebbe invece potuto significare il goal del 3-2, con un finale tutto da vivere. Infine, ultima nota stonata della serata, gli infortuni di Llorente e Dybala, che hanno costretto la squadra di Mourinho a giocare gli ultimi minuti sostanzialmente in 9, avendo già esaurito i cambi. La zavorra degli infortuni condizionerà poi i capitolini anche per le prossimi gare cruciali, ma intanto già stasera ha pesato sull’esito del match.

Per la gara del Gewiss Stadium lo Special One cambia ancora la sua Roma e prova a fare un pò di turnover, con Llorente a sostituire l’infortunato Smalling in difesa, mentre sulle fasce ci sono Çelik a destra e Zalewski a sinistra, con Bove-Cristante in mezzo. Partono dunque dalla panchina sia Spinazzola, che Matic. In attacco poi manca Wijnaldum e Dybala rimane precauzionalmente fuori, con Pellegrini e Solbakken sulla trequarti ed Abraham davanti. Sull’altro fronte, Gasp se la gioca specularmente col 3-4-2-1, con davanti Pasalic e Koopmeiners a supporto di Zapata.

PRIMO TEMPO – La gara si preannuncia fin da subito molto nervosa, con Mancini e Maehle che già nei primi cinque minuti ricevono dei colpi e rimangono a terra doloranti. L’Atalanta prova in avvio col suo possesso a prendere in mano il centrocampo, ma la prima azione pericolosa la porta la Roma al 18′ sull’asse Pellegrini-Çelik-Bove, con la difesa atalantina che si chiude ed allontana. Quattro minuti dopo tocca invece ai padroni di casa, Ederson si beve Ibañez e la crossa in mezzo, ma stavolta è la Roma a fare muro. La partita fatica a decollare, anche a causa del gioco molto spezzettato impresso dalle due squadre, frutto del grande nervosismo che aleggia, e che porta anche Toloi e Pellegrini a farsi male in due scontri di gioco. Al 27′ iniziano a fioccare anche le ammonizioni sulle due panchine, con un dirigente della Roma redarguito e con Gasperini che non vuole essere da meno e che si becca anche lui un ”giallo”. Stessa sanzione alla mezz’ora anche per De Roon dopo una brutta entrata su Pellegrini. Al 32′ la partita potrebbe svoltare in favore della Roma con Abraham che finisce giù in area toccato da Toloi, ma Irrati, col consulto del Var, ritiene che sia tutto regolare e lascia giocare. La Roma cresce col passare dei minuti: Solbakken la gioca si sponda per Mancini e Zalewski entra prepotentemente in area sulla sinistra, ma il suo tiro-cross viene sventato in angolo dalla difesa della Dea. Mancini intanto continua ad avere giramenti di testa dopo il colpo ricevuto in avvio, tanto che Kumbulla inizia a scaldarsi. Si arriva così al 39′ con la prima svolta della serata: Abraham perde palla sull’out di destra a beneficio di Scalvini, che innesca subito Zapata, buona giocata del colombiano e cross al bacio per Pasalic, ottimo nel movimento a centro area e pronto a calciare col sinistro ad incrociare sul primo palo per l’1-0 dell’Atalanta. E’ il primo ed unico tiro dei nerazzurri, ma tanto basta per andare in vantaggio. Nel finale la Roma prova a rispondere con Solbakken, che col tacco libera al tiro Abraham, ma la conclusione dell’inglese è da dimenticare.

SECONDO TEMPO – I giallorossi partono a spron battuto nella ripresa, col chiaro intento di ribaltare il punteggio: la squadra di Mou ora cinge d’assedio la metà campo nerazzurra ed Abraham con una bella spizzata di testa cerca subito di pareggiare, ma la palla esce fuori di poco. Il monologo della Roma continua incessante per tutti i primi dieci minuti e viene interrotto solo da una punizione della Dea calciata da Koopmeiners sulla barriera e ribattuta poi da De Roon, sinistro altissimo. Senza sussulti sul piano delle occasioni, si arriva così al 64′ con la giostra dei cambi: Mourinho ne cambia 4 tutti insieme ed inserisce Dybala, Matic, El Shaarawy e Spinazzola nel chiaro tentativo di cercare la rimonta. Proprio Dybala prova subito a calciare dopo una respinta di Sportiello, ma la difesa alza il muro. Sull’altro fronte ci prova invece Pasalic, ma manda alto. Si fa intanto male anche Djimsiti e Gasperini inserisce Palomino: sembra una sostituzione trascurabile ed invece è un momento-chiave della gara, perchè sull’immediato angolo atalantino proprio Palomino va a colpire di testa nel cuore dell’area, Rui Patricio respinge come può e Toloi castiga la sua ex squadra col goal del 2-0, con la partecipazione di Llorente, che prova di testa ad evitare la rete, senza però riuscirci. Nel centro del campo piove intanto una torcia dal settore caldo del tifo atalantino e per poco non va a colpire Dybala. La Roma intanto riprende a spingere, soprattutto con l’ex Spinazzola sulla sua zona di competenza. Dybala ci prova invece col suo sinistro, ma non inquadra la porta. Si entra negli ultimi 10′ di gara con Abraham che gioca di sponda per la Joya e con De Roon che devia il tiro dell’argentino in calcio d’angolo. Per gli assalti finali a questo punto Mou richiama Tammy ed inserisce il bergamasco Belotti, Gasp risponde invece col doppio ingresso di Demiral e Hojlund. Proprio il ”Gallo” Belotti, appena entrato, serve subito un bel pallone con l’esterno a Pellegrini, bravo col sinistro ad accorciare le distanze per il 2-1 all’83’. Sembra la svolta decisiva per i giallorossi, con 7 minuti di forcing da fare dalle parti di Sportiello, ma il destino evidentemente ha in serbo ben altro per la Roma, perchè sull’azione immediatamente successiva Rui Patricio combina una bella ”frittata” e pasticcia su un pallone comodissimo, regalando così a Koopmeiners un insperato goal del 3-1. Neanche il doppio vantaggio basta tuttavia a frenare l’irruenza dei padroni di casa, visto che all’86’ una bruttissima entrata di Palomino costa cara a Dybala, con Irrati che si limita nella circostanza ad un semplice e generoso ”giallo”. Pellegrini si incarica della battuta della punizione, ma la sfortuna si sa che ci vede benissimo, ed infatti Lorenzo colpisce il trentesimo palo della stagione romanista, tra l’altro a portiere battuto. Si fa poi male anche Llorente, al punto che è costretto ad uscire in lacrime dal dolore, lasciando la squadra in 10, visto che i cambi sono già finiti. Lo stesso Dybala resta in campo stoicamente, ma zoppica in modo vistoso e di certo non può dare un contributo negli ultimi 8 minuti di recupero concessi da Irrati. Nonostante il doppio handicap, la Roma gioca col cuore e con la grinta anche in 9 contro 11, costringendo ugualmente l’Atalanta sulla difensiva. Ormai però c’è ben poco da sperare per i giallorossi ed al fischio finale di Irrati Mourinho esce dal campo abbracciato a Rui Patricio: un uomo ”Special” si vede anche da queste cose…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.