Clamorosa sconfitta umiliante della Roma di Mourinho, che ad Udine incassa il suo primo k.o. stagionale e lo fa ”alla grande”, con un sonoro ed allucinante 4-0 senza repliche, nè giustificazioni: la nave romanista comincia ad imbarcare acqua già dopo solo 4 minuti dal via, col goal rompighiacchio di Udogie e grazie soprattutto alla complice pasticcio difensivo di Karsdorp. Di Samardzic al 56′ la rete del raddoppio bianconero, anche qui con una complice sbavatura romanista, stavolta firmata Rui Patricio. Nell’ultimo quarto d’ora di gara poi gli altri due goal di Pereyra al 75′ e di Lovric all’82’ hanno sancito definitivamente ed indelebilmente l’umiliazione giallorossa, con la squadra di Mou che invece, al cospetto dei grintosi e determinati ragazzi di Sottil, è sembrata totalmente incapace di intendere e di volere: stasera i capitolini hanno infatti messo in scena 90 minuti di nulla cosmico, con tantissimi errori nei passaggi e zero voglia di combattere, se si eccettuano un paio di iniziative di Dybala ed un colpo di testa di Mancini sfortunato sul palo. In attesa dell’esordio di giovedì in Europa League, urge invertire in fretta la rotta…

PRIMO TEMPO – Per la gara della Dacia Arena Mou si affida ai suoi titolari, con Spinazzola e Karsdorp a guidare le fasce e con l’ormai consolidata coppia Matic-Cristante al centro, mentre davanti ci sono i tre tenori Pellegrini, Dybala ed Abraham, con Tammy riferimento avanzato. In panchina di vede per la prima volta anche Camara, l’ultimo arrivato in casa giallorossa. Sull’altro fronte Sottil se la gioca con un 3-5-2 rivisitato, con Samardzic ed Arslan titolari dal primo minuto a centrocampo, a spese di Lovric e Makengo. Davanti l’escluso di turno è invece Beto, con Sottil che gli preferisce Success.
Al fischio di Maresca le cose sembrano indirizzarsi subito bene per i capitolini con Dybala che, dopo soli 25 secondi dal via, punta la porta e col suo sinistro calcia a lato. E’ però solo un fuoco di paglia, perchè già al 5′ la gara prende invece una piega assai spiacevole per gli ospiti: Pereyra crossa dalla destra, Karsdorp ”pensa bene” di appoggiare col petto al proprio portiere, ma l’olandese non si avvede di Udogie, che gli sta dietro le spalle, e per l’ex Verona è un gioco da ragazzi frapporsi tra i due con un balzo felino e bruciare così sul tempo l’intervento di Rui Patricio per l’1-0 dell’Udinese.
Il goal dà fiducia ai friulani, che iniziano a far girare palla velocemente, mandando così ancora più in confusione una Roma già sulla via del frastornamento precoce. Al 14′ però la squadra di Mou ha un sussulto improvviso, ancora per opera di Dybala: la Joya riceve palla da Spinazzola e calcia col suo sinistro, ma Silvestri respinge d’istinto e si salva in angolo. Nell’Udinese si fa male intanto Bijol, al suo posto entra Ebosse. Nonostante comunque i guizzi di Dybala, la palla rimane saldamente nei piedi dell’Udinese e poco prima della mezz’ora i padroni di casa tornano a spaventare Rui Patricio: prima Success di testa manda a lato, poi è Deulofeu a non trovare la porta da fuori area. La Roma prova poi ad iniziare finalmente a giocare: Pellegrini calcia teso, Silvestri la respinge ed Abraham per due volte non riesce a sfondare il muro bianconero; due minuti dopo poi Dybala su punizione trova la testa di Mancini, ma il pallone finisce alto. Nonostante la buona volontà romanista, il primo tempo si chiude tuttavia con un’altra palla-goal friulana: Samardzic crossa e Pereyra al volo calcia ad incrociare col destro, Rui Patricio para.

SECONDO TEMPO – Josè Mourinho si gioca subito un doppio cambio: fuori Karsdorp e Cristante, dentro Celik e Belotti, per una Roma che ora si presenta davanti col doppio centravanti. La gara potrebbe subito svoltare dopo soli 2 minuti quando Becao spintona in area proprio Celik, uno dei due neoentrati, ma  per Maresca è tutto regolare. L’equilibrio dunque non cambia ed anzi l’episodio di fatto rilancia l’orgoglio dell’Udinese, che prima va vicina al goal con Deulofeu e poi lo trova invece con Samardzic, che avanza indisturbato tra le statuine romaniste, prende la mira e spara, con Rui Patricio che interviene goffo, toccando il pallone ma non evitando un goal francamente evitabile. Prima dell’ultima mezz’ora la Roma è dunque sotto di due reti. I capitolini abbozzano a questo punto una risposta di cuore, ma su corner Mancini di testa trova solo il palo, mentre Matic sulla ribattuta viene fermato da Silvestri. Il sussulto degli ospiti apre il valzer dei cambi, con Sottil che chiama Beto, Lovric e Makengo, mentre Mou risponde con Zalewski al posto di Mancini. Lo stato confusionale della Roma però ha contagiato tutti, tanto che proprio Zalewski, appena entrato, rischia tantissimo con un retropassaggio scriteriato ”alla Karsdorp”, buon per lui e per la Roma che stavolta Rui Patricio riesce a tamponare. La Roma, mai veramente in partita quest’oggi, molla definitivamente di testa quando anche Abraham si fa male ad una spalla: è il 70′, trascorrono appena 5 minuti e l’Udinese fa tris: Makengo per Pereyra in azione di rimessa, sinistro a palombella all’angolino e Rui nuovamente beffato. Entra intanto anche Shomurodov, ma ai -10 sono ancora i bianconeri a sfiorare la rete: Makengo manda fuori di un soffio. Ormai la Roma è bella che evaporata, se mai oggi si fosse vista, e neanche il debutto di Camara riesce a rianimarla sotto i colpi dell’instancabile Udinese. Non ancora del tutto sazia, la squadra di Sottil all’82’ trova anche l’incredibile ma meritatissimo poker con Lovric, che infila sotto le gambe di un inguardabile Rui Patricio, dopo una bella ripartenza di Deulofeu. L’umiliazione romanista si completa poi con un quasi autogoal di Smalling sotto gli occhi di Southgate, e con un rigore prima assegnatogli da Maresca per un atterramento di Belotti e poi ritrattato dallo stesso per una segnalazione di offside, che in effetti c’è. Finisce così, con quattro schiaffi sonori e meritatissimi per gli spenti giallorossi. Nei prossimi giorni in quel di Trigoria Mourinho tuonerà parecchio: per la controprova basterà aspettare giovedì…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.