Finisce 1-1 a Rotterdam tra i padroni di casa del Feyenoord e la Roma di De Rossi, nel playoff di andata di Europa League: vanno in vantaggio gli olandesi con un goal di Paixão nel recupero finale del primo tempo, ma poi a metà ripresa Lukaku rimette a posto le cose, fissando la gara sull’1-1 e rinviando il discorso-qualificazione alla gara di ritorno, tra 7 giorni nella bolgia dell’Olimpico.

Per la gara del ”de Kuip” De Rossi conferma il suo 4-3-3 ma tra i pali punta su Svilar, mentre sulle fasce ci sono l’ex Karsdorp e Spinazzola. A centrocampo a rimanere inizialmente fuori è Cristante (dentro Bove), mentre davanti ci sono Dybala a destra, Lukaku al centro e Zalewski a sinistra, con l’italo-polacco preferito ad El Shaarawy. Per quanto riguarda invece il Feyenoord, Slot sceglie anche lui il 4-3-3, con davanti il trio Minteh, Ueda e Paixão.

PRIMO TEMPO – Il match prende il via al fischio di Petrescu e le due squadre partono subito con un ritmo assai sostenuto. Nei primi minuti è il Feyenoord ad impostare il giro-palla a centrocampo, anche se poi ad arrivare per prima al tiro è invece la squadra di De Rossi: Bove ci prova da fuori all’8′, ma la difesa si salva in calcio d’angolo. Due minuti dopo ancora Roma all’attacco: Pellegrini si infila in area sul filo del fuorigioco, ma Wellenreuther esce tempestivamente e lo chiude, il pallone poi finisce a Dybala, prima di perdersi alto. Con la Roma in controllo totale della situazione, si arriva al 19′ con Lukaku che ci prova di testa, ma Wellenreuther para senza problemi. Trascorre un minuto ed anche i padroni di casa iniziano a fare sul serio: Hartman la gioca dentro e Minteh la devìa, ma Svilar para in tuffo. Un minuto dopo poi ancora biancorossi in avanti, Paixão si muove molto bene in diagonale dentro l’area e poi calcia sul 2° palo, mandando fuori di un soffio il pallone del possibile vantaggio. Ora è un assalto continuo ed un minuto dopo Stengs va via con un’azione personale dentro l’area e poi calcia, per fortuna della Roma però il suo tiro è facile preda di Svilar. Il tiro al piattello dei padroni di casa continua anche al 24′ con Wieffer, che ci prova da fuori area, Svilar para ancora. Due minuti dopo la Roma prova a rialzare la testa ed a rispostare il baricentro in avanti, ma Zalewski dentro l’area da ottima posizione anzichè tirare cerca al centro un prevedibile passaggio per Lukaku, facendosi così intercettare il pallone e sprecando una potenziale palla-goal. Ora pero’ quanto meno è la Roma ad impostare il suo palleggio, anche se per la verità la velocità di circolazione della sfera è talmente bassa che anche il ritmo di gioco della partita ne risente notevolmente. A risvegliare allora tutti dal torpore ci pensa Paredes al 40′: l’argentino fa partire un bolide da fuori e Wellenreuther la devìa contro la traversa, salvando il Feyenoord. Quattro minuti dopo ancora un altro lampo romanista, con Dybala che viene chiuso in angolo dal portiere avversario e sugli sviluppi del corner poi la colpisce Lukaku di testa, ma Wellenreuther para ancora. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi in parità ed anzi, a dirla tutta, il pareggio starebbe anche un po’ strettino alla Roma, ma nel primo dei due minuti di recupero le cose cambiano: Hartman la crossa indisturbato dalla sinistra per Paixão che, altrettanto indisturbato, salta liberissimo al centro dell’area di testa ed infila in rete l’1-0. Si va dunque all’intervallo con un piano-partita tutto da riscrivere per DDR…

SECONDO TEMPO – Non ci sono cambi dalle due panchine e la Roma riparte all’attacco con Dybala che in apertura spreca però tutto, calciando altissimo col suo piede migliore. Nè va meglio al suo partner d’attacco: Lukaku si avvita di testa, ma colpisce male e la palla si impenna altissima. Il ritmo di gara in questa seconda frazione stenta tuttavia a decollare, così al 63′ i due tecnici iniziano a muovere le loro pedine: Slot cambia due terzi del suo attacco richiamando Ueda e Minteh per Gimenez e Lingr, mentre De Rossi leva Zalewski ed inserisce El Shaarawy, nel tentativo di dare maggiore spinta offensiva sulla sua fascia sinistra. Dobbiamo dire che la mossa smuove subito le cose su quella corsia. visto che quattro minuti dopo la Roma pareggia, partendo proprio da lì: Paredes apre sulla sinistra per Spinazzola, il cui cross trova al centro Lukaku, Big Rom va per colpirla di testa, ma la prende invece con la spalla e tanto basta per indirizzare il pallone lì dove Wellenreuther non può arrivare. E’ l’1-1 della Roma al 67′. Con più di 20 minuti ancora da giocare, i giallorossi provano allora anche a vincerla, ma Pellegrini su punizione manda a lato. Si entra intanto nell’ultimo quarto d’ora di gioco con Slot che si affida ad Ivanusec, Read e Milambo, mentre De Rossi, con l’intensificarsi del possesso palla olandese, inserisce Çelik, Cristante e Baldanzi, nella speranza di tenere maggiormente testa ai padroni di casa. Ormai pero’ gioca solo il Feyenoord, la squadra di Slot cinge d’assedio i giallorossi per gli ultimi 600 secondi ed all’89’ Svilar è chiamato alla respinta su Gimenez, al termine di una lunga ed organica azione dei padroni di casa. Petrescu intanto assegna 7 lunghi minuti di recupero, gli olandesi continuano ad attaccare a testa bassa e la Roma l’unica cosa che riesce a fare è serrare i ranghi. Al 91′ pero’ il fortino romanista rischia grossissimo: su punizione Ivanusec colpisce un palo clamoroso da posizione defilata e con Svilar fuori causa. Il forcing biancorosso poi continua per tutto l’extratime, ma la squadra capitolina stringe i denti e riesce a portare a casa un pari prezioso. La sfida infinita tra Roma e Feyenoord ripartirà dunque tra una settimana, stavolta pero’ col calore del pubblico giallorosso…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.