Dopo una striscia impressionante di 19 risultati utili consecutivi si interrompe la rincorsa della Roma all’agognato quarto posto-Champions: la squadra di Ranieri infatti cade a Bergamo per 2-1 con un goal di Sulemana ed incassa così il mini sorpasso di Juve e Lazio. Sull’altro fronte esulta invece l’Atalanta, che da stasera è ufficialmente qualificata per la massima competizione continentale. La Roma gioca bene ed a viso aperto contro la Dea di Gasperini, riuscendo anche a pareggiare con l’ex Cristante dopo lo svantaggio iniziale a firma di Lookman, ma ad un quarto d’ora dalla fine l’ex cagliaritano Sulemana tira fuori dal cilindro il classico colpo a sorpresa, con un golazo che indirizza il match in favore degli orobici, complicando di fatto la rincorsa-Champions ai giallorossi, peraltro storici rivali dei padroni di casa.

Per la gara del Gewiss Stadium Ranieri schiera il suo 3-4-2-1 con Çelik nei tre di difesa, mentre sugli esterni di centrocampo ci sono Rensch ed Angeliño. In mezzo al campo poi c’è la conferma di Konè e Cristante, con Soulè e Shomurodov sulla trequarti a cercare di ispirare il centravanti Dovbyk. Dall’altra parte Gasp se la gioca con lo stesso modulo, con De Ketelaere e Lookman a supporto di bomber Retegui.

PRIMO TEMPO – Dopo un minuto di silenzio fatto osservare in memoria di Garlini, ex attaccante dell’Atalanta nella stagione ’87-’88, il direttore di gara Sozza apre le danze e la Roma rompe subito gli indugi, affrontando di petto il match: all’8′ Soulè serve un gran pallone a Cristante, il cui tiro viene pero’ sventato in tuffo da Carnesecchi. La risposta dei nerazzurri fa invece malissimo ai capitolini: al 9′ De Ketelaere serve in area Lookman ed il nigeriano è bravo a girarsi ed a calciare all’angolino per l’1-0 degli orobici. Grave qui la disattenzione difensiva di Rensch, che si stacca completamente dalla marcatura, lasciando troppa libertà ad Ademola. Trascorrono poi soli due minuti e lo stesso ex Leicester manda in porta Ederson: il pupillo di Sabatini ”si beve” completamente Çelik e calcia, ma la palla è alta. Al 17′ Kossounou rischia invece di combinarla grossa: il difensore perde palla a beneficio di Dovbyk, che a sua volta manda al tiro Konè, ma Pasalic ci mette una pezza, deviando in angolo il tiro del franco-ivoriano. La partita è vibrante ed aperta ad ogni possibile sviluppo, infatti dopo soli due giri di lancette è l’Atalanta ad andare vicina al goal: su azione di rimessa la Dea si muove rapidamente sull’asse Lookman-Ederson-De Ketelaere, con l’ex MIlan che pero’ la allarga troppo sul secondo palo, sprecando una chiarissima occasione da goal. La Roma ringrazia e tira un sospiro di sollievo, tuttavia non capisce l’antifona, ed infatti i padroni di casa tornano nuovamente pericolosi in contropiede: De Ketelaere e Lookman prima impegnano N’Dicka e poi costringono alla respinta Svilar. Dopo un inizio incoraggiante, ora la Roma è invece in chiarissima difficoltà tattica ed atletica. Come se non bastasse, Mancini accusa anche un problema al polpaccio e chiede il cambio, salvo poi stringere i denti e rimanere in campo. Inizialmente la squadra capitolina prova ad addormentare la gara per far ”freddare” gli avversari, ma poi il palleggio dei padroni di casa riesce comunque a prendere il sopravvento ed allora al 32′ la Roma mostra i denti: Soulè la crossa dalla trequarti destra per la testa a centro area di Cristante e Bryan è bravo ad indirizzarla sul 2° palo per l’1-1 dei giallorossi. Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione i capitolini chiudono all’attacco ed al 46′ la Roma ha anche la palla per il sorpasso: Shomurodov la crossa al centro dell’area per Konè, che pero’ la controlla malissimo, facendo così sfumare tutto.

SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con la squadra di casa in forcing, anche se poi la prima vera palla-goal la costruisce la Roma: ci prova Shomurodov al 53′, ma Carnesecchi para senza troppi problemi. Sull’altro fronte invece prova a farsi vedere Bellanova, ma l’ex Torino la calcia fuori. Con l’Atalanta in costante pressione offensiva, per la squadra di Ranieri sembra poi aprirsi uno spiraglio inaspettato al 63′: Manu Konè finisce giù in area dopo un contatto con Pasalic e Sozza indica deciso il dischetto del rigore: sembra un piacevole regalo, ma ben presto l’entusiasmo svanisce perchè l’arbitro, richiamato al Var, decide di tornare sui suoi passi ed annullare la massima punizione (peraltro piuttosto generosa, perchè dalla dinamica sembra più che Konè abbia cercato lui il penalty). Trascorrono pero’ solo quattro minuti ed il duello Konè-Pasalic si rinnova: stavolta la punizione per un fallo dell’ex Chelsea ci starebbe tutta, ma Sozza opta per far giocare. Si arriva così al 67′ e Gasperini si gioca un doppio cambio: fuori KDK e proprio il nervoso Pasalic, dentro Samardzic e Sulemana. Nessun cambio invece per la Roma, che rimane con gli stessi 11 del fischio d’inizio. Lookman intanto continua ad essere particolarmente ispirato e nel giro di pochi minuti prima manda al tiro Djimsiti (colpo di testa, fuori) e poi tenta anche la conclusione personale, ma la mira non è delle migliori. Ranieri a questo punto si goca la carta-Pisilli, nel tentativo di rinfrescare le forze in mezzo al campo, ma fermare questa Atalanta è impresa ardua per chiunque: al 76′ il solito Lookman va via sulla sinistra, Samardzic la alleggerisce all’indietro per l’arrivo di Sulemana ed il ghanese fa partire una stoccata micidiale di prima intenzione col destro, per il goal che fissa l’incontro sul 2-1. La risposta della Roma è affidata a Soulè su punizione, ma la palla è alta di poco (82′). Per un gran finale da rimonta Sir Claudio si affida a Baldanzi, El Shaarawy e Saelemaekers, mentre Gasperini risponde con Ruggeri, Brescianini e Maldini. Si entra così negli ultimi 5′ di recupero di una partita potenzialmente dai mille finali, tuttavia l’unica chiara palla goal che la Roma riesce a produrre per riacchiappare la Dea (e, con essa, Juve e Lazio…) arriva solo al 93′: Baldanzi si ritrova molto fortunosamente il pallone dentro l’area, ma l’ex Empoli spreca tutto, calciando addosso al corpo di Carnesecchi. Per l’ultimo corner della gara prova a buttarsi nella mischia anche Svilar in versione-Toldo, ma l’Atalanta non ha nessuna voglia di perdere due punti preziosissimi ed alza le barricate. Finisce con la sconfitta dei giallorossi: la squadra di Ranieri a questo punto deve cercare di fare bottino pieno negli ultimi due match con Milan e Torino, sperando che Juve e Lazio non facciano altrettanto. D’altronde si sa, la speranza è l’ultima a morire…

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Ciao! Mi chiamo Livio Cellucci ed ho conseguito la maturità scientifica nel 1999. Ho poi preso parte ad un corso di telecronista sportivo nel 2000 e, nell‘ottobre dello stesso anno, ho iniziato una collaborazione giornalistica con "Il Corriere Laziale”. Presso questa testata, mi sono occupato di calcio giovanile a livello provinciale e regionale per il biennio 2000-2002 redigendo oltre 100 articoli di cronaca sportiva. Dal gennaio 2003 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Da allora ho continuato a collaborare con Il Corriere Laziale, svolgendo anche il compito di raccolta ed inserimento dei risultati sportivi. In questi anni, ho preso parte anche ad un corso di Gestione degli archivi aziendali ed ho ampliato le mie conoscenze linguistiche, conseguendo nel 2004 un Diploma di Spagnolo presso l'Istituto “Cervantes”. Tra la fine del 2004 e l'inizio del 2005 ho inoltre preso parte ad un “Master di Telecronista Sportivo” presso la FORMASS Television, il cui direttore didattico è Bruno Longhi, noto volto televisivo di Mediaset. Altri insegnati del corso erano Marco Civoli e Maurizio Compagnoni, altrettanto noti giornalisti tv rispettivamente di Rai e Sky. Attualmente frequento il 3° anno del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma. - Tra i miei interessi c’è sicuramente tutto ciò che riguarda la comunicazione ed i mass-media, oltre ad una grande passione per lo sport e ad un grande interesse per la politica, l’attualità, la musica e per tutto ciò che succede nel mondo. Nel 2008 ho iniziato a collaborare attivamente con SoccerHouseTv.it come corrispondente da Trigoria e dallo Stadio Olimpico, per seguire la Roma. Parallelamente dal 2010 ho avuto anche alcune esperienze nel giornalismo web e social con Vavel e SuperNews e come gestore di un giornale radio. Nel 2019 nasce l'idea di un mio portale web dedicato allo sport di Roma e provincia. Nel 2020 prende finalmente forma e viene pubblicato Sportivamente Roma.