La Roma espugna San Siro con un goal di Soulè, che vale tre punti pesantissimi contro l’Inter di Simone Inzaghi, ormai ex capolista e scavalcata in vetta dal Napoli. Con questo successo invece i giallorossi di Ranieri hanno raggiunto il loro diciottesimo risultato utile consecutivo, e scusate se è poco, per una squadra che fino all’arrivo di Sir Claudio Ranieri annaspava invece nei pericolosi bassifondi della classifica. Ora i capitolini sono invece sesti ed in piena corsa europea, in attesa naturalmente anche del risultato della Lazio.
Per la gara dell’Olimpico Ranieri opta per un 4-2-3-1 con Konè e Cristante a dare equilibrio e con Dovbyk riferimento avanzato, mentre sulla trequarti ci sono Soulè, il redivivo Pellegrini e Shomurodov, schierato un po’ a sorpresa lì. Nel 3-5-2 di Inzaghi invece manca Thuram: il tandem d’attacco nerazzurro è dunque formato da Lautaro ed Arnautovic.
PRIMO TEMPO – Il primo squillo è dei padroni di casa con Dimarco, che al 4′ su punizione chiama già in causa Svilar. La partenza dell’Inter è di quelle brucianti e dopo soli altri due minuti la squadra di Inzaghi trova anche la via del goal sull’asse Arnautovic-Frattesi, con l’ex romanista che a centro area infila Svilar, ma per fortuna dei capitolini l’assistman Arnautovic è in posizione di offside e il direttore di gara Fabbri annulla prontamente il tutto. Svilar poi è costretto ad uscire di testa quasi ai confini dell’area per anticipare Calhanoglu. Al quarto d’ora di gara i nerazzurri perdono per infortunio Pavard, al suo posto c’è Bisseck. Nei primi 19 minuti è l’Inter col proprio giro-palla a cercare di creare gioco, poi però esce fuori anche la Roma: Konè ci prova da fuori, ma il suo destro esce di poco. Poi al 22′ ecco la svolta del match: Soulè dalla destra manda al tiro Pellegrini, che calcia dalla distanza, Carlos Augusto la ribatte ed il pallone arriva dalle parti di Shomurodov, prima di carambolare a mo’ di flipper nel cuore dell’area interista, dove sbuca Soulè, bravo e lesto nel battere a rete per l’1-0 della Roma. L’Inter accusa il colpo, mentre la Roma spinge ulteriormente sull’acceleratore: al 25′ Konè ruba palla e serve poi in profondità Pellegrini, che a sua volta la crossa per Cristante, ma l’ex atalantino spreca una ghiotta occasione per raddoppiare calciando con l’esterno fuori. La Roma straborda da tutte le parti ed al 27′ la squadra di Ranieri ha un altra grossa palla-goal per chiudere anticipatamente la partita: Dovbyk col tacco serve Pellegrini, che a sua volta trova Angeliño ed il cross dello spagnolo per Shomurodov viene chiuso all’ultimo da un buon intervento difensivo di Carlos Augusto. Alla mezz’ora i meneghini provano poi a farsi vedere con Arnautovic, ma l’austriaco non trova la porta. Nell’ultimo quarto d’ora i nerazzurri spingono con convinzione, senza tuttavia produrre vere palle-goal, se si eccettua una conclusione allo scadere di Carlos Augusto, comunque abbondantemente fuori bersaglio. La squadra di Ranieri può dunque arrivare all’intervallo meritatamente in vantaggio.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con la Roma ancora potenzialmente pericolosa, con Pellegrini che in contropiede viene chiuso da Darmian. Quasi all’ora di gara poi Ranieri si gioca il suo primo cambio: fuori Shomurodov e dentro Baldanzi. Il gioco in questa fase è molto spezzettato, di conseguenza a prevalere sono i muscoli, piuttosto che la creatività. Soulè prova allora a metterci del suo al 62′, ma il suo sinistro a giro è fuori, seppur di poco. Inzaghi a questo punto si gioca la voglia di rivalsa dell’ex Zalewski ed il ritorno di Dumfries, fuori Dimarco e Darmian. Calhanoglu ci prova dalla distanza, ma non inquadra di poco la porta (63′). Il buon momento dell’Inter prosegue poi con un colpo di testa di Dumfries (66′, parato da Svilar) e con Lautaro che manda al tiro in area Barella, ma la conclusione dell’ex Cagliari esce fuori sul 2° palo. Ranieri sente puzza di bruciato e corre subito ai ripari: dentro Gourna-Douath e Pisilli per Konè e Pellegrini. E proprio Pisilli si inserisce subito in area al 72′, ma poi spreca tutto calciando fuori. Se non altro pero’, il break del centrocampista ha il merito di riportare su il baricentro giallorosso, fino a quel momento invece troppo schiacciato all’indietro, sotto la spinta nerazzurra. Trascorre un minuto e la Roma ha un’altra occasione per raddoppiare: in ripartenza Angeliño trova in area Dovbyk, il cui tiro a botta sicura da posizione ravvicinata viene poi pero’ vanificato da una chiusura all’ultimo di Acerbi. Lo stesso ucraino prova poi anche l’azione personale, ma stavolta è Sommer a neutralizzarlo ad un quarto d’ora dalla fine. Riguardo all’Inter, Calhanoglu prima ed Arnautovic poi provano a cercare il pari salva-baracca, ma entrambi non centrano la porta. Con un tiro dalla distanza e un po’ troppo pretenzioso di Gourna-Douath si entra poi negli ultimi dieci minuti del match: Inzaghi si affida all’ex laziale Correa ed a Zielinski, mentre Ranieri risponde all’attacco con El Shaarawy e Rensch. E proprio l’olandese al 90′ di testa chiama in causa Sommer. La gara di chiude con 5′ di recupero e con le proteste dell’Inter per un contatto in area tra N’Dicka e Bisseck, ma Fabbri ed il Var valutano l’intervento regolare e la Roma puo’ così esultare e tornarsene a Roma coi tre punti. La corsa all’Europa continua…