La Roma di Ranieri è inarrestabile e con un goal di Dovbyk allo scadere del primo tempo piega anche la Fiorentina, conquistando così il suo diciannovesimo risultato utile consecutivo, per quella che è la striscia di risultati più lunga d’Europa. Grazie a questo successo i giallorossi ora sono al sospirato 4° posto, in coabitazione con Juventus e Lazio: davvero un finale di campionato tutto da vivere per una Roma che ad inizio anno sembrava invece destinata ad un’annata ben più buia.
Per la gara dell’Olimpico Ranieri sceglie Çelik nei tre di difesa e conferma Soulè come esterno a tutta fascia, mentre in mezzo a fare legna ci sono Konè e Cristante. Davanti poi c’è la coppia Dovbyk-Shomurodov, supportata da dietro da Pellegrini. Sull’altro fronte Palladino se la gioca invece col 3-5-2, con Ndour e Richardson a fare da scudieri in mezzo al campo a Mandragora, mentre davanti c’è la coppia formata da Moise Kean e dall’ex al veleno Zaniolo.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Chiffi e si indirizza fin da subito su ritmi molto sostenuti, con Comuzzo che al 3′ deve già intervenire in chiusura per fermare l’asse Cristante-Dovbyk. La Roma prova a fare la partita ed al quarto d’ora Pellegrini tenta il tiro da fuori, ma non trova la porta. Due minuti dopo è invece Richardson a sparare col suo sinistro, stavolta pero’ è la difesa della Roma a fare muro. Senza particolari sussulti offensivi, si arriva poi al 27′ con Richardson che serve in verticale Kean e l’ex Juve si ”beve” Çelik e poi calcia in porta, ma Svilar esce e respinge col corpo, salvando la Roma. Lo stesso portierone belga torna protagonista anche tre minuti dopo, quando sempre Kean cerca da posizione defilata la porta, ma Mile para ancora in tuffo. La risposta della Roma arriva al 34′: Soulè manda al tiro Çelik, che ci prova col destro, ma De Gea si fa trovare prontissimo e respinge con i pugni. Il finale del primo tempo è invece sotto il predominio degli ospiti, che provano col loro giro-palla a far uscire dalla tana la Roma, anche se di fatto l’unico vero tentativo viola nell’ultimo quarto d’ora è tutto racchiuso in un destro di Kean, parato senza difficoltà da Svilar. Negli minuti di recupero pero’ ad uscire fuori è la Roma e per la Viola sono dolori:al 49′ Shomurodov calcia quasi di controbalzo e costringe De Gea ad una respinta impegnativa; poi, proprio sul gong di chiusura del tempo, al 50′ sugli sviluppi di un corner Angeliño la mette in mezzo per la testa dello stesso Eldor, che stavolta fa da torre sul secondo palo per Dovbyk, bravo ad infilare di testa a tuffo il pallone dell’1-0, che è anche il suo dodicesimo centro in serie A. Si va così negli spogliatoi con la Roma avanti.
SECONDO TEMPO – Palladino e Ranieri si giocano la ripresa subito con un cambio: dentro Fagioli per Gosens negli ospiti, mentre nella Roma Pellegrini lascia il posto a Pisilli. La Roma prova subito a fare male con Dovbyk, che cerca in area Cristante, ma l’occasione sfuma. Ci prova anche Konè al quarto giro di lancette con un destro a giro, ma De Gea para. Poi è la Fiorentina a fare possesso in mezzo al campo. Al 58′ si fa vedere anche Zaniolo, ma il suo è un tiraccio dalla distanza che finisce in curva. La gara dell’ex golden boy giallorosso finisce sostanzialmente qui, perchè tre minuti dopo Palladino gli preferisce Gudmundsson, ed allora anche Ranieri ne approfitta per inserire forze fresche: dentro Baldanzi e Gourna-Douath per Shomurodov e Cristante. Al 66′ fiammata improvvisa degli ospiti: Mandragora calcia una gran botta e Svilar salva la propria porta respingendo col piede destro. La Roma invece ora gioca di contropiede e due minuti dopo Gourna-Douath manda al tiro Pisilli, il cui destro esce fuori sul 2° palo. Ci si prepara ormai per il gran finale ed allora Palladino si affida a Colpani e Beltran, mentre Ranieri risponde con Rensch ed El Shaarawy, nel tentativo di non farsi schiacciare. In effetti la Fiorentina alza il tono del suo forcing, ma la squadra giallorossa si difende con ordine, senza rischiare granchè. L”occasionissima per pareggiare arriva pero’ all’83’: Mandragora manda il porta Kean e Svilar respinge il tiro dell’azzurro, che poi prova anche a ribadire in rete, ma il portierone romanista lo chiude di nuovo con un balzo felino. Nei cinque minuti di recupero poi il neoentrato Adli prova direttamente su punizione a salvare la baracca, ma spreca tutto calciando alto, nonostante in area ci siano praticamene tutti i suoi compagni. Buon per la Roma, che può così festeggiare la vittoria e continuare a sperare di sentire la ”musichetta” il prossimo anno…