Finisce male all’AFAS Stadion di Alkmaar per la Roma, sconfitta dai padroni di casa dell’Az per 1-0 con un goal a dieci minuti dalla fine di Parrott. Ora il cammino europeo della Roma si fa decisamente più a rischio, coi giallorossi scivolati al 21° posto e con l’ultima gara della prima fase da disputare sì All’Olimpico, ma contro una squadra di tutto rispetto come l’Eintracht. Servirà dunque una vittoria contro Francoforte per essere tranquilli del passaggio di turno.
Per la gara odierna Ranieri torna alla difesa a 4 con Çelik che ritrova una maglia da titolare, mentre Mancini rimane a riposo. A centrocampo poi si rivede Pisilli dal primo minuto, insieme agli insostituibili Konè e Paredes, mentre davanti ci sono Saelemaekers e Dybala a supporto di Dovbyk. Per quanto riguarda invece gli olandesi, Martens sceglie il 4-2-3-1 con Poku, Koopmeiners e Lahdo ad agire in appoggio al centravanti Meerdink.
PRIMO TEMPO – La gara prende il via agli ordini di Peljto e nei primi dieci minuti è la Roma a fare possesso in mezzo al campo, pur senza creare nulla dalla trequarti in su. Va invece più al sodo l’Az Alkmaar, con Poku che al 14′ viene chiuso al centro dell’area da Hummels. Gli olandesi poi iniziano anche a palleggiare in avanti e Mijnans riceve un bel pallone in area da Poku, ma poi sbaglia completamente la conclusione. Arriva intanto anche il primo giallo della gara e va a Dovbyk per una gomitata in viso a Goes: il difensore inizia anche a sanguinare, riuscendo comunque poi a recuperare, al punto che solo tre minuti dopo è proprio lo stesso Goes ad intercettare un bel pallone filtrante di Dybala per Dovbyk, neutralizzando così il tutto. Al 25′ è invece la Roma a dover tamponare dietro: Meerdink trova Mijnans in area e Konè chiude tutto in calcio d’angolo, con Svilar in uscita. Trascorrono tre giri di lancette ed arriva anche il primo tentativo offensivo dei Capitolini: Paredes trova in verticale Çelik ed il turco va allo scambio con Dybala, che poi lo manda al tiro, ma Penetra ha già capito tutto ed infatti gli sforza il tiro, facilitando così il compito al proprio portiere Owusu-Oduro. E’ il miglior momento della Roma in un primo tempo non certamente esaltante da ambo le parti: Dovbyk cerca la conclusione personale dalla distanza al 29′, ma il suo sinistro in diagonale è facile preda di Owusu-Oduro. Il primo tempo si chiude invece col forcing dell’Az Alkmaar e con un tiraccio di Lahdo su invito di Meerdink.
SECONDO TEMPO – Ranieri vuole dare una scossa ai suoi e soprattutto non vuole assolutamente correre il rischio di finire in inferiorità numerica, così al nuovo pronti-via ecco che l’ammonito Dovbyk rimane precauzionalmente fuori, per fare posto alla voglia di emergere di Soulè. Nessun cambio invece per i rossi di casa, che ripartono con una lunga ed articolata azione corale di squadra, conclusa tuttavia malissimo da Wolfe, che sparacchia abbondantemente fuori (47′). L’occasionissima per rompere l’equilibrio capita pero’ alla Roma due minuti dopo: Angeliño la crossa a centro area per Dybala, che la gira col suo sinistro a botta secca, ma la palla esce alta di pochissimo. Ora è la Roma a fare possesso ed Angeliño sulla sinistra è una minaccia costante per tutti gli olandesi. Martens capisce che se continua così rischia di finire in trappola, così, valicata l’ora di gioco, inserisce Belic e Buurmeester, per poi completare l’opera dieci minuti dopo con gli ingressi anche di Daal e Parrott. La squadra di Ranieri in questa fase tiene spesso palla, senza tuttavia riuscire ad impensierire mai l’Az. L’unico vero lampo offensivo è per un atterramento in area di Pisilli da parte di Maikuma: sembra rigore, ma il direttore di gara non è di questo avviso ed anzi correttamente fischia contro, visto che nell’azione è Pisilli ad iniziare il corpo a corpo. Quando manca poi poco più di un quarto d’ora al 90′ Ranieri si affida anche ad El Shaarawy per cercare di tornare a Roma con l’intera posta, tuttavia a risultare decisivi saranno invece i cambi operati da Martens poco prima: L’Az Alkmaar inizia infatti a giocare con maggior vigore e Koopmeiners la crossa per Maikuma, il cui colpo di testa viene parato poi da Svilar (76′). Trascorrono quindi solo quattro minuti e la Roma va sotto: Parrott (uno degli ultimi entrati) dà il là all’azione, che viene poi rifinita da Clasie per Wolfe, il cui assist a centro area per lo stesso Parrott è decisivo per l’1-0 all’80’. Ranieri le tenta tutte e si affida per gli ultimi 10′ anche a Baldanzi, tuttavia tutta la voglia di furore romanista si traduce in un sinistro troppo largo di Soulè ed in una conclusione assolutamente non indimenticabile di N’Dicka dalla distanza. Si entra così negli ultimi 4′ di recupero con la Roma che cinge sempre più d’assedio l’area olandese, ma la squadra di Martens sul gioco aereo difensivo si dimostra molto valida, così per il tiro della disperazione Dybala si affida alle sue doti balistiche dal limite dell’area, ma il sinistro della Joya viene parato da Owusu-Oduro, con la Roma che può solo masticare amaro…